giovedì 21 marzo 2013

E' MORTO PIETRO MENNEA L'ATLETA CHE FECE SOGNARE IL MONDO

di Sergio Conti

Lutto per l'atletica italiana e in generale mondiale. All'età di 61 anni, si è spento Pietro Mennea, ex velocista, oro olimpico nei 200 metri alle Olimpiadi di Mosca nel 1980 ed ex primatista del mondo con il tempo di 19''72 a Città del Messico nel 1979, un record che è durato fino ai Giochi di Atlanta del 1986 quando fu aggiornato da Michael Johnson. Il campione olimpico, la «freccia del Sud», nato a Barletta il 28 giugno 1952, da tempo lottava con un male incurabile. È stato uno dei simboli dello sport italiano: detiene i primati nei 100, 200 metri e nella staffetta 4x200. Al di fuori dello sport è stato un avvocatoe politico. Tutto lo sport italiano è in lutto per la morte di Mennea. Il presidente del Coni, Giovanni Malagò, appresa la notizia telefonicamente mentre era in viaggio verso Milano, ha deciso di annullare gli impegni istituzionali e di far rientro a Roma. Sconforto anche nella sede romana della Fidal dove la notizia è stata comunicata a tutti dal presidente Alfio Giomi. «L'atletica italiana - si legge sul sito della Federazione atletica - nel pieno di una profonda commozione, esprime pubblicamente il proprio cordoglio, per la morte di uno degli uomini che più hanno saputo onorarla, raggiungendo successi sportivi, vette di popolarità ed ammirazione in tutto il mondo, come pochi altri nella storia dello sport italiano». Nel pomeriggio sarà allestita la camera ardente al Coni. «L'atletica italiana, nel pieno di una profonda commozione,esprime pubblicamente il proprio cordoglio, per la morte di uno degli uomini che più hanno saputo onorarla, raggiungendo successi sportivi, vette di popolarità ed ammirazione in tutto il mondo, come pochi altri nella storia dello sport italiano». Così scrive in una nota la Fidal, ricordando Pietro Mennea, scomparso questa mattina all'età di 60 anni. «Sintetizzare in poche righe cosa abbia significato per lo sport italiano - si legge ancora - la favola della 'freccia del sud' (il suo soprannome più riconosciuto) è impossibile. In questo momento, prevale il dolore, la commozione. L'atletica piange uno dei suoi figli predilettiAggregatore notizie RSSShareContatore visite gratuito