giovedì 28 febbraio 2013





GRILLO: ORA GOVERNO M5S. BERSANI: «STOP BATTUTE»

«Se proprio Pd e PdL ci tengono alla governabilità possono sempre votare la fiducia al primo Governo M5S». Lo scrive Beppe Grillo su Twitter aggiungendo il link a una pagina del suo blog intitolata 'Fiducia? What's fiducia' in cui il blogger Claudio Messora dice ai grillini: «Voi siete arrivati adesso con le valigie di cartone, ma questi conoscono l'arte di mettervelo in quel posto meglio di chiunque altro, avendo una lunga scuola alle spalle». E a stretto giro arriva la replica di Bersani: «Come noi rispettiamo gli elettori, anche Grillo li rispetti. I numeri li vede anche lui. Non pensi di scappare dalle sue responsabilità con delle battute. Ci si vede in Parlamento e davanti agli italiani». «Cercate di non farvi fregare - ha scritto Messora sul blog - e rimettete, con lucidità, ogni tassello al suo posto. Voi, per la vostra storia e per la natura radicale delle vostre rivendicazioni, che sono quelle che gli italiani vi hanno chiesto esplicitamente di portare avanti, non potete votare la fiducia a un partito che si è reso corresponsabile dello stato in cui versa questo Paese. Tutt'al più, se proprio Pdl e Pdmenoelle ci tengono alla governabilità, possono sempre votare, loro, la fiducia al primo Governo targato MoVimento 5 Stelle». «Quindi improvvisamene - si legge sul blog di Grillo - gli attivisti del M5S si sarebbero bevuti il cervello. Tutti insieme. Dopo avere combattuto per anni il Pdl e il Pd-L, dopo avere mandato 'affa' tutto e tutti, improvvisamente sarebbero tutti per votare la fiducia a Bersani & Co. Lo stesso Pd che ci ha regalato la tassa da 4 miliardi servita a pagare i conti di MPS, che non ha mai fatto la legge sul conflitto di interessi, che va a chiudere la campagna elettorale a Berlino. Lo stesso PD che copia le parlamentarie di Grillo ma riserva i posti chiave per le solite Bindi & Co. Lo stesso Pd di Violante, quello di 'abbiamo una banca'. Quel PD lì». «E questi duri e puri del M5S, arrivati in Parlamento al ritmo di 'vi apriremo come una scatoletta di tonno' - scrive Messora - al primo canto delle sirene di gente corresponsabile di tutto questo sfascio, si metterebbero a invocare l'accordo, addirittura la fiducia, come un qualsiasi partitucolo da prima repubblica? Ma lo sanno questi signori che, se votano la fiducia, si rendono corresponsabili di tutto quello che farà dal giorno dopo il Governo di Bersani & soci? Lo sanno che questi sono vecchi squali della politica, controllano i ministeri e conoscono tutti i trucchi possibili per fare tutto l'ostruzionismo di questo mondo, per cui, conoscendo la tattica della melina meglio di chiunque altro, avendola praticata per intere legislature, prometteranno per l'ennesima volta di tagliarsi gli stipendi, di togliere i rimborsi e tutto il resto, ma poi troveranno tutte le scuse per ritardare fino ad arenare ogni progetto di legge del M5S, mentre cercheranno di far passare nuove ignominie ai danni del popolo italiano, e queste ignominie ricadranno sulla testa delM5S?».Il leader CinqueStelle rivendica poi lo svecchiamento del nuovo Parlamento e il record di laureati (superiore a Pdl, Lega e soprattutto Pd)- «L'acqua è frizzante, ripeto l'acqua è frizzante». Beppe Grillo non abbandona il divertissement delle parole d'ordine stile Radio Londra, e non molla neanche sul piano del rinnovamento incarnato dai suoi 5 Stelle. «Lo Tsunami che ha travolto la politica italiana ha spazzato via uno tra i Parlamenti più vecchi d'Europa (55 anni di media) restituendo i parlamentari più giovani di tutto il mondo occidentale e dell' intera storia della Repubblica», sottolinea dal suo blog. «L' età media, tra Camera e Senato, è di 48 anni, più bassa rispetto non solo a quella dei paesi dell'UE, ma anche a quella degli Stati Uniti, tutti con un'età media di oltre 50 anni. I deputati eletti avranno un'età media di 45 anni e i senatori di 53 anni» mentre, annota, «nella scorsa legislatura l'età media dei deputati era di 54 anni (9 anni di differenza) mentre quella dei senatori di 57 anni (4 anni di differenza)». Ovvio che il gruppo parlamentare con l'età media più bassa, «quello che maggiormente ha inciso nel rinnovamento, è quello del MoVimento 5 Stelle, con 37 anni (33 alla Camera e 46 al Senato), il più vecchio quello del Pdl con 54 anni (50 alla Camera e 57 al Senato). E per sintetizzare l'alfa e l'omega del nuovo Parlamento ecco i simboli scelti da Grillo: »La parlamentare più giovane è la portavoce Marta Grande (25 anni), del M5S Lazio. L'eletto più anziano è il senatore Sergio Zavoli (89 anni) del Pd». «Quello del MoVimento 5 Stelle - riprende Grillo - è anche il gruppo con la maggiore percentuale di laureati: l'88%, in coda alla classifica il Pd con il 67% e la Lega con il 40%». «Lo Tsunami - rivendica ancora - ha tinto di rosa l'arco parlamentare: non c'erano mai state così tante donne in tutta l'avventura repubblicana». Peccato però che a portare il più alto numero di donne non sia stato il Movimento Cinquestelle, bensì il Partito democratico, che farà entrare in Parlamento, tra Camera e Senato, 115 donne (41%). Non a caso, Grillo accenna vagamente che la percentuale tra i parlamentari M5S è «superiore alla media». Ad ogni modo, anche senza il contributo di Grillo, nel nuovo Parlamento italiano la presenza femminile sale al 31 per cento e risulta superiore a quella della Francia ferma al 25%, della Gran Bretagna con il 22% e degli Stati Uniti (18%).L'epilogo del leader M5S è questo: «La classe dirigente rimane invece, per ora, la più vecchia d'Europa con una età media di 59 anni, con punte di 67 anni per i banchieri, di 63 per i professori universitari e di 61 per i dirigenti delle partecipate statali». Vincenzo Atella direttore del Ceis («Centre for Economic and International Studies») di Tor Vergata, ha realizzato uno studio sul problema della gerontocrazia in Italia e ha dichiarato: 'Il breve orizzonte di vita della classe dirigente non permette di investire in innovazione. In particolare dal nostro studio emerge la correlazione tra gerontocrazia e mancati investimenti in Ict a causa dell'incapacità di comprendere le opportunità offerte dalle nuove tecnologie. Un Parlamento con un età media più giovane è in grado di cogliere queste opportunità. In questo momento è questo ciò di cui il Paese ha bisogno per ritornare sul sentiero di crescità».                                         
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