venerdì 14 dicembre 2012



IL PPE VUOLE MONTI. BERLUSCONI RIPIEGA: ANCH'IO 


Il Ppe vuole Monti e lo ha detto a chiare lettere il presidente del Partito popolare europeo, Wilfred Martens. «Il risultato di questa riunione a Bruxelles è un appoggio marcato all'azione politica di Monti da parte del Ppe, non solo per ciò che ha fatto in Italia, ma al di là dell'Italia, dove è stata essenziale per conseguire la relativa stabilità di cui gode oggi l'euro», ha detto Martens alla fine del vertice definito come «un chiarimento» sulla situazione politica in Italia. E dove si sono ritrovati faccia a faccia Silvio Berlusconi e Mario Monti, invitato a sorpresa, di fronte ai capi di governo e di partito. «Se Monti scomparisse dalla vita politica sarebbe una perdita, ma la decisione su chi sarà il candidato premier del centro destra deve essere presa in Italia; noi diciamo solo - ha precisato il presidente del Ppe - che devono proseguire gli elementi essenziali che apprezziamo nell'azione politica di Monti». Il 'processo' al Cavaliere «PPE APPOGGIA MONTI E NON BERLUSCONI»
Il Partito popolare europeo «sostiene Mario Monti e non Silvio Berlusconi». Lo ha detto il primo ministro olandese Mark Rutte, a margine del vertice del Ppe a Bruxelles. «I popolari europei- ha aggiunto apprezzano i risultati raggiunto da Monti». DOCUMENTO A SOSTEGNO AZIONE POLITICA MONTI- I leader del Ppe sostengono l'azione politica e le riforme realizzate in Italia dal Governo Monti, perchè hanno contribuito alla stabilizzazione dell'euro. I leader del Ppe esprimono l'auspicio che i leader italiani di centrodestra trovino un modo per continuare su questa strada. Questi i contenuti principali, secondo quanto si apprende da fonti del Ppe, del documento che i Popolari europei hanno approvato questa sera nella riunione a Bruxelles, presenti il Presidente del Consiglio Monti e il leader del Pdl Silvio Berlusconi. Le stesse fonti del Ppe sottolineano che nessuno ha chiesto a Monti di candidarsi, tanto meno Angela Merkel. Monti ha incassato il sostegno del Ppe con soddisfazione. D'altronde era stato Angelino Alfano, segretario del Pdl, partito che aderisce al Ppe, a dichiarare in aula alla Camera di «considerare conclusa» l'esperienza Monti. Resta da stabilire se ora il Pdl seguirà le indicazioni del Ppe oppure se seguirà un'altra strada.BERLINO: MERKEL NON SI E' ESPRESSA SU MONTI- Fonti governative di Berlino hanno smentito le posizioni attribuite ad Angela Merkel da alcuni organi di stampa italiani, secondo cui la cancelliera tedesca avrebbe chiesto al premier Mario Monti di candidarsi come leader della coalizione di centro destra alle prossime elezioni, durante il vertice dei leader del Ppe oggi a Bruxelles. Merkel «non si è espressa a proposito di specifiche candidature» alle elezioni,«spetta al popolo italiano scegliere», si precisa nella dichiarazione.RIUNIONE DEL PPE CON MONTI A SORPRESA-E'cominciato poco dopo le 14 con l'arrivo a sorpresa del presidente del Consiglio, Mario Monti, nella sede dell'Academie Royale de Belgique a Bruxelles, il vertice del Ppe che tradizionalmente precede il Consiglio europeo.Monti è entrato senza fermarsi con i giornalisti pochi istanti dopo l'arrivo della cancelliera Angela Merkel. Berlusconi era arrivato poco prima delle 13. Nella stessa sala sono anche presenti i vertici Ue, il presidente del Consiglio Herman Van Rompuy e il presidente della Commissione Josè Manuel Barroso, oltre al presidente dell' Eurogruppo e premier lussemburghese, Jean-Claude Juncker.Il premier Mario Monti partecipa al vertice del PPE a Bruxelles su invito del presidente Wilfrid Martens. Lo si apprende da fonti europee.Da presidente del consiglio, Monti ha partecipato all'incontro del gruppo PPE di Fiesole di settembre. Ma è la prima volta che partecipa ad un pre-vertice dei popolari prima dei summit dei leader Ue.A spiegare il motivo della sua presenza è lo stesso premier italiano, che dice di essere intervenuto per spiegare i motivi della crisi italiana. «Qualunque sarà l'esito delle elezioni italiane - rassicura il premier - ci sarà in Italia un governo che si collocherà nella linea tradizionale di un forte appoggio all'integrazione europea», perché questo «é nell'interesse nazionale italiano».Monti non risponde ad una domanda su una sua eventuale candidatura nelle prossime elezioni.«Nessun commento.Non sarebbe questo il momento e il luogo», ha affermato. C'è però chi lo vedrebbe di nuovo in campo. La cancelliera tedesca Angela Merkel gli avrebbe infatti chiesto di ricandidarsi.A tirarlo per la giacca, ancora una volta, è poi Berlusconi, presente anche lui a Bruxelles. «Monti si deve candidare», avrebbe detto il Cavaliere, secondo quanto si apprende da fonti popolari.Ma per Berlusconi, annunci a parte, non è una giornata facile. Joseph Daul, capogruppo del Ppe al Parlamento Ue, ha ribadito la sua stigmatizzazione contro «contro chi non dice la verità ai cittadini sperando di ottenere voti con vane promesse populistiche».E Barroso rincara la dose. «Ho parlato con Silvio Berlusconi e gli ho ribadito molto francamente l'importanza di avere un'Italia stabile e che prosegua sulla strada delle riforme. Questo è cruciale per l'Italia e per l'Europa».E se il messaggio non fosse chiaro, Barroso ha poi aggiunto lodi al presidente del consiglio Monti per le riforme avviate e i risultati conseguiti finora per risolvere la crisi in Italia.
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