sabato 24 novembre 2012


ROMA,PETARDI CONTRO MINISTERO ALCUNI STUDENTI:«DISTRUGGERE ISRAELE»STUDENTI IN PIAZZA ANCHE IN ALTRE CITTÀ D'ITALIA: PROTESTANO CONTRO I TAGLI ALLA SCUOLA E PER IL DIRITTO ALLO STUDIO

 ALCUNI MANIFESTANTI "ISRAELE VA DISTRUTTO" «Lo stato di Israele va distrutto». Lo hanno urlato alcuni manifestanti alla testa del corteo ora in Piazza Venezia e diretto al Colosseo. Lo slogan è stato seguito da urla e insulti, oltre a un coro di approvazione.BOTTIGLIE E PETARDI A MINISTERO GIUSTIZIA-Lancio di bottiglie e petardi contro il ministero della Giustizia a via Arenula dove sta sfilando il corteo degli studenti a Roma. Il ministero è protetto da blindati e un cordone delle forze dell'ordine. Durante il passaggio al megafono glistudenti hanno scandito i nomi delle «vittime della polizia: Carlo Giuliani e Gabriele Sandri» PISA, BRUCIATA BANDIERA DEL PD- A Pisa alcuni manifestanti hanno bruciato una bandiera del Pd. «Ci preoccupa che ci sia qualche gruppo o qualche singolo che vuole, come un apprendista stregone, sfruttare il disagio sociale di tanti cittadini che perdono il lavoro per colpa della recessione e le comprensibili proteste degli studenti e degli operatori della scuola in difesa della scuola pubblica». Lo affermano in una nota i segretari provinciale e cittadino del Pd di Pisa, Francesco Nocchi e Andrea Ferrante. «Bruciare in piazza la bandiera di un partito politico - aggiungono - è un gesto di enorme gravità, che ricorda momenti tristi e bui della nostra storia. Oltre che un'espressione di violenza e di intolleranza, è una manifestazione di inciviltà e povertà culturale. Non accettiamo un gesto di questo genere. C'è qualcuno che cerca di dare al disagio e alle proteste una veste violenta. Il Pd, in Parlamento e nel Paese, è il solo partito che si è impegnato per contrastare i progetti di riforma della scuola pubblica che riteneva inaccettabili e di riforma del mercato del lavoro che non condivideva». BERNOCCHI, 10MILA AL CORTEO COBAS- Cresciuto lungo il percorso che da piazza della Repubblica lo ha portato in piazza s. Andrea della Valle, il corteo dei Cobas in difesa della scuola dichiara 10mila partecipanti. «Sono entusiasta - ha affermato il portavoce Pietro Bernocchi - Quella di oggi è stata una giornata di massima democrazia, in cui quest'ultima ha fatto un passo importante, in un paese che ne ha tanto tanto bisogno».Quanto all'autorizzazione, ottenuta da parte delle Forze dell'Ordine, per la deviazione del percorso e l'arrivo a pochi passi da palazzo Madama, Bernocchi ha tenuto a sottolineare che «oggi siamo arrivati a 40 metri dal Senato dove lunedì si comincerà la discussione per la legge di instabilità. Perché - ha chiesto - non ci hanno fatto arrivare fin qui il 14 novembre? Perché l'Italia è l'unico paese dell'Europa occidentale nel quale non si può manifestare liberamente sotto i palazzi del Governo?». Riguardo infine alla mancata adesione alla manifestazione della Cgil, che ha scelto un presidio in piazza Farnese, il portavoce dei Cobas ha ricordato che «la Cgil non ha voluto manifestare con noi per paura di scontri. Invece è stata una manifestazione pacifica, come potrebbe e dovrebbe essere sempre se polizia e governo si comportassero come oggi». STUDENTI BLOCCATI DA FORZE DELL'ORDINE ALLA FINE DI CORSO VITTORIO-Roma, le forze dell'ordine stanno blindando la fine di corso Vittorio Emanuele, all'altezza del Lungotevere, dove sta arrivando latesta del corteo degli studenti. A corso Rinascimento un cordone di Finanzieri in tenuta anti-sommossa blocca il passaggio verso il Senato.STUDENTI, IN PIAZZA DA TREVISO A PALERMO PER CAMBIAMENTO- In una nota congiunta la rete degli studenti medi e l'unione degli universitari scrivono: «Oggi, 24 novembre, in concomitanza con lo sciopero generale della scuola, anche gli studenti italiani sono in piazza, per denunciare le drammatiche condizioni delle scuole e delle università. Le scuole cadono a pezzi, una su due non è a norma e un istituto su dieci è ospitato da privati. l'università vive un aumento delle tasse che negli ultimi 10 anni è stato del 75%, 45 mila studenti sono senza borsa di studio, anche se ne hanno diritto inquanto capaci e meritevoli ma privi di mezzi». «Siamo in piazza, da Treviso a Palermo - spiega Daniele Lanni, portavoce nazionale della rete degli studenti medi - , al grido di 'siamo il cambiamento che vogliamo vedere nel mondo', con cortei oceanici ovunque. Vogliamo fermare il disegno di legge Aprea, vogliamo una legge quadro nazionale sul diritto allo studio. vogliamo un cambiamento vero nel nostro paese, partendo da noi». Michele Orezzi, coordinatore nazionale dell'unione degli universitari spiega: «Oggi gli studenti sono in piazza al fianco dei lavoratori della scuola perché abbiamo bisogno di cambiare questo paese, partendo dagli investimenti su scuola, università e cultura. non siamo disposti ad aspettare, il cambiamento del nostro paese deve iniziare oggi e le folle oceaniche che sono in piazza in tutta italia sono il grido di speranza della nostra generazione».ROMA, FORZE ORDINE BLOCCANO ACCESSO A LUNGOTEVERE- Il corteo di studenti è alla fine di corso Vittorio Emanuele, a Roma. Le forze dell'ordine al momento bloccano l'accesso al Lungotevere con due blindati e un ingente schieramento di uomini. ROMA, CAMIONETTE POLIZIA FANNO PASSARE CORTEO A CORSO VITTORIO- Le camionette della Polizia si sono spostate da Corso Vittorio per lasciare passare il lungo corteo degli studenti e dei Cobas, salutate dagli applausi dei manifestanti. Ora il corteo percorre Corso Vittorio in direzione di piazza della Chiesa nuova. ROMA, CORTEO STUDENTI SI UNISCE A COBAS - Il corteo degli studenti, dopo aver raggiunto Piazza Venezia, ha proseguito a piazza del Gesù, piazza di Torre Argentina e Corso Rinascimento e si è unito a quello dei Cobas. Vanno verso il Lungotevere. Chiuse dalla polizia le strade laterali di accesso a Parlamento e Senato.PISA; CORTEO SU AURELIA, TRAFFICO IN TILT PER UN'ORA-Traffico bloccato per circa un'ora sull'Aurelia a Pisa a causa del corteo studentesco e dei Cobas che da stamani sta sfilando per le vie della città. Il serpentone con circa 250 manifestanti dopo avere attraversato il centro e avere sostato alcuni minuti davanti alla sede chiusa di Confindustria, ha invaso l'Aurelia provocando forti rallentamenti al transito dei veicoli. Dopo quasi un’ora studenti e militanti dei Cobas hanno ripreso la marcia verso il centro e attraversato di nuovo i lungarni fino a sciogliere la manifestazione in pieno centro storico.ROMA,LE STRADE CHIUSE E LE LINEE DEVIATE-Nell’aggiornamento delle 12.45,l'Agenzia per la mobilità di Roma fa sapere che il corteo dei Cobas si trova in via dell'Aracoeli e si sta dirigendo verso piazza Sant'Andrea della Valle. Chiuse tutte le strade di accesso a piazza Venezia, corso Vittorio Emanuele II e corso Rinascimento.Per quanto riguarda la manifestazione degli studenti partita da Piramide,il corteo si trova sul Lungotevere in direzione piazza Venezia.Deviate le linee della zona. Linea tram 3 ripristinata su intero percorso. La linea 116 risulta ancora deviata in corso Vittorio Emanuele II a causa della manifestazione della Cgil a piazza Farnese.STUDENTI A ROMA:”OLTRE 20MILA IN PIAZZA VENEZIA”Gli studenti sono arrivati a piazza dell'Ara Coeli Roma.«Siamo oltre 20mila in piazza»,dicono gli studenti che da stamattina sfilano in corteo per le vie della Capitale in protesta contro i tagli alla scuola,alla ricerca e per il diritto allo studio.Gli studenti sono a piazza dell'Ara Coeli,nei pressi di via Vittorio Emanuele,e dovrebbero arrivare a piazza Sant'Andrea della Valle,a pochi metri dal Senato.Per ora tutto tranquillo. Dopo avere percorso il Lungotevere, teatro degli scontri del 14 novembre, una volta arrivati a Piazza Venezia «decideremo cosa fare», dicono alle agenzie.Ma resta l'intenzione di «arrivare ai palazzi del potere».FIRENZE, STUDENTI OCCUPANO BINARIO: BLOCCATI TRENI-A Firenze un gruppo di circa duecento studenti si è staccato dal corteo principale ed è entrato nella stazione centrale di Firenze durante la manifestazione di protesta in centro. Un centinaio si è seduta sul binario 10 di Santa Maria Novella, davanti al treno Frecciargento che era in partenza per Venezia. Limitata la circolazione ferroviaria da circa tre quarti d'ora per motivi di sicurezza. Risultano in orario i treni a lunga percorrenza, fermi i regionali.LE STUDENTESSE: 'PICCHIAMI SONO UNA DONNA'«Picchiami, sono una donna», recita uno striscione rosa, retto solo da studentesse passate alla testa del corteo degli studenti. Le ragazze inscenano una corsa davanti alle forze dell'ordine.Lo sprint ricorda una carica.Pacifica ovviamente.Le studentesse spiegano di voler ricordare così la giornata contro la violenza sulla donne che si celebra domani.Intanto la manifestazione, dopo aver percorso via della Marmorata,è sul Lungotevere in direzione Bocca della Verità.BLITZ DONNE, FORBICI PER DIFENDERCI DA VIOLENZA-Durante la manifestazione, giunta sul Lungotevere, un gruppo di studentesse e precarie ha esposto uno striscione rosa dalla scritta: «Picchiami sono una donna».Le manifestanti espongono anche dei cartelli con la scritta «l'autodifesa non è violenza» con l'immaginedi alcune forbici.L'iniziativa è stata messa in atto in occasione della Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne,che ricorre domani. In un flash mob è stato rivendicato il diritto «alla difesa dagli uomini violenti anche con le forbici».COBAS VERSO IL SENATO- I manifestanti del corteo dei Cobas sono arrivati a piazza Venezia, dove stanno sostando.Al megafono uno di loro ha annunciato: «attraversiamo la piazza diretti al Senato, a Sant' Andrea della Valle». Il corteo, dunque, non si fermerà a piazza SS. Apostoli come previsto. «La polizia ha accordato l'allungamento del percorso, fino a piazza Sant'Andrea della Valle - spiega il portavoce nazionale del Cobas, Piero Bernocchi-gli studenti stanno ancora a Testaccio, noi ci avviamo». STUDENTI SFILANO CON SCOLAPASTA IN TESTA-Scolapasta in testa per polemizzare contro le dichiarazioni del prefetto di Roma, Giuseppe Pecoraro,che ieri ha annunciato denunce contro chi avesse partecipato al corteo di oggi con il casco in testa.Alcuni studenti sfilano indossando scodelle al posto dei caschi.STUDENTI: LA CULTURA NON SI VENDE«La cultura non si vende».Questo è scritto su uno striscione che gli studenti hanno affisso davanti al Macro-Museo d'Arte contemporanea di Roma. Un altro cartello è stato messo davanti a 'Porta futuro', ovvero l'agenzia di orientamento al lavoro della Provincia di Roma: «il futuro non è uno slogan' e accanto la A di anarchia.
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