giovedì 15 novembre 2012


SPECIALE PRIMARIE DEL CENTROSINISTRALE PRIME CINQUEMILA FIRMEGRILLO: «FIDUCIA A SALSI E FAVIA?  POCHE DECINE DI PERSONE»

La polemica del «punto G» sollevata da Beppe Grillo contro Federica Salsi, la consigliera comunale del Movimento 5 stelle a Bologna colpevole di aver partecipato come ospite a Ballarò, non era all'ordine del giorno. Ma anche se dopo la sua apparizione a Ballarò non ha più la fiducia di Beppe Grillo, Federica Salsi, la consigliera comunale bolognese del Movimento 5 Stelle che il comico genovese aveva attaccato, ha quella dei militanti bolognesi. È stata infatti, per lei, un successo l'assemblea periodica con la quale i consiglieri del M5s rendono conto ai loro elettori.Così, nel giorno in cui i deputati dell'Assemblea regionale siciliana decidono di restituire i rimborsi elettorali, chi a Bologna si attendeva un processo alla Salsi, ha dovuto prendere atto del sostegno che, nonostante le parole di Grillo, gode ancora fra i militanti. L'assemblea, alla fine, non si è chiusa con una votazione, ma il clima, gli applausi e il fatto che i critici siano stati pochi ed isolati hanno segnato un indiscutibile apprezzamento per Federica Salsi. «Ritengo importante - ha detto - far conoscere la collegialità del nostro movimento. Da un lato c'è Beppe che è il megafono e dà la sveglia, dall'altro ci siamo noi che lavoriamo nelle istituzioni. Il movimento è uno e spero che vada avanti unito anche con opinioni diverse e ritengo sia doveroso avere un confronto anche su opinioni diverse». Ma l'assemblea è stata anche un sostanziale  ricompattamento del gruppo, dopo che gli altri due consiglieri, Massimo Bugani e Marco Piazza, la avevano lasciata da sola in consiglio comunale. I militanti, in compenso, hanno ricoperto di urla ('vergogna, vergogna'), i giornalisti presenti, accusati di raccontare solo i dissidi interni al movimento. L'altro 'ribelle' bolognese, il consigliere regionale Giovanni Favia, non c'era, impegnato nell'assemblea semestrale per il rinnovo della fiducia a Ferrara. Ma dopo la vicenda del fuorionda con rispettiva denuncia di mancanza di democrazia dentro il movimento, che ha scatenato le ire di Grillo, ha lanciato una nuova iniziativa destinata a far  discutere: ha infatti chiesto ai militanti, via Facebook, cosa ne pensassero del fatto di aver chiesto una 'sponda parlamentare', al deputato Idv Barbato.Non si è fatta attendere la replica del leader del Movimento 5 Stelle: «I leader del M5S non li decide la stampa. Anzi, i «pennivendoli» ai quali Beppe Grillo conferma la 'presa' sul Movimento spiegando che, nonostante le voci fuori dal coro che hanno tanta presa sui media, questo sembra essere lo spirito del post di oggi, 5 Stelle non è il mitico «asilo Mariuccia». «I giornalisti insistono con la fiducia a questo o a quell'altro esponente del M5S data con l'applausometro o con il voto per alzata di mano di poche decine di persone la cui l'iscrizione al M5S non viene certificata formalmente», mette i puntini sugli i. «I ragazzi del M5S - ricorda ancora Grillo - da sempre si riuniscono per discutere con i loro portavoce, ma la fiducia va gestita in modo formale». «Non siamo all'asilo Mariuccia, cari pennivendoli», è il nuovo ruvido appunto di Grillo ai media che riporta un articolo dello 'statuto' M5S: «R come Remissione del mandato: il consigliere, il sindaco o il parlamentare non ha alcun obbligo di rimettere il mandato  periodicamente (ad esempio ogni sei mesi). Nel caso questo avvenisse deve essere preceduto da un'informazione pubblica e dettagliata del suo operato sul portale del M5S con una votazione estesa a tutti gli iscritti del Comune e della Regione di rifermento, o dell'intero corpo elettorale in caso del Parlamento».Anche ieri, Grillo ha guardato con grande attenzione all'esito  dell'incontro bolognese, in una regione che ormai è un feudo elettorale del M5s, ma anche il luogo da dove sono partite le principali  polemiche interne. E intanto se l'è presa con il candidato alle primarie Bruno Tabacci, «un uomo così smaccatamente di destra, centro  destra, destra centro, in Parlamento per quattro legislature, non  poteva che diventare una risorsa per la sinistra. Tabacci è il badante politico di Pisapippa». Nel suo blog ha montato un filmato in cui  compaiono fotomontaggi del candidato alle primarie del  centrosinistra in immaqini della propaganda sovietica con  l'Internazionale come colonna sonora. E ha commentato anche gli scontri nelle varie manifestazioni, lanciando un appello ai poliziotti: «Togliti il casco e abbraccia chi protesta,  cammina al suo fianco».                                                                              m.d.c.r.p.s.d.
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