giovedì 8 novembre 2012


«DI PIETRO HA TRADITO IL PROGETTO» IDV, DONADI E FORMISANO LASCIANO

Massimo Donadi e Nello Formisano lasciano l'Idv. La decisione, nell'aria già da giorni e che ha preso corpo nella serata di ieri, è stata ufficializzata questa mattina dai due parlamentari durante una conferenza stampa a Montecitorio. «Dopo una notte di riflessione annuncio le mie dimissioni dal partito Italia dei valori, ma non è certo una resa di fronte alla voglia di fare politica che oggi più che mai è tanta». Così Massimo Donadi, ex capogruppo Idv alla Camera, durante la conferenza stampa a Montecitorio, dove denuncia il «progressivo snaturamento e tradimento» del progetto da parte di Di Pietro.Secondo Donadi Di Pietro ha portato ad un «progressivo tradimento e snaturamento della natura dell'Idv: del radicalismo riformista di cui questo Paese ha bisogno, è rimasto solo un radicalismo arrabbiato e spesso ideologico. Ma la mia non è certo una resa di fronte alla voglia di fare politica - ha aggiunto Donadi, che ha annunciato la nascita di un nuovo soggetto che «dialogherà con i movimenti e con le esperienze civiche collocandosi fermamente nell'area del centrosinistra». Il nuovo soggetto che sarà lanciato entro fine mese, hanno spiegato Donadi e Formisano, si porrà «saldamente» nell'area del centrosinistra, sosterrà Bersani alle primarie e dialogherà, anche attraverso una forma federativa, con la galassia dei movimenti e dei soggetti espressione della sinistra 'legalitarià: da Giustizia a Libertà al popolo Viola, fino a De Magistris. In questi sei mesi - ha continuato Donadi - Di Pietro «ha bruciato la foto di Vasto e ogni speranza che quella foto venisse ricomposta: sei mesi caratterizzati da attacchi sconsiderati, nei toni e nelle modalità, verso il Presidente della Repubblica, da continue aggressioni a quello che doveva essere il nostro principale potenziale alleato, sei mesi nei quali stando alle principali rilevazioni, il consenso di Italia dei valori è diminuito del 50-60%, nei quali ci sono state le elezioni siciliane, che sono state sia numericamente che politicamente una assoluta debacle».Il risultato, ha continuato «è l'immagine di un partito senza una linea chiara, senza alcun indirizzo, senza alcun orizzonte». Donadi, per sottolineare la differenza con Di Pietro rispetto al rapporto con il Capo dello Stato sulla presunta trattativa tra Stato e mafia, ha concluso dicendo che «chiederemo al più presto un incontro a Napolitano per testimoniare la stima e l'apprezzamento per quello che ha fatto per il Paese». Secondo Formisano, che si è dimesso da tutti gli incarichi, compreso quello di coordinatore per la Campania, si è esaurito il ciclo di Berlusconi e parallelamente anche quello di Di Pietro: «la fase dei personalismi e delle figure carismatiche è conclusa - ha detto - ora servono idee e serve lavorare insieme». A questo punto Antonio Di Pietro, rischia di perdere il gruppo autonomo anche a Montecitorio. Senza Donadi e Formisano i deputati Idv scendono a 18, due in meno della soglia minima rischiesta dal Regolamento. Dovrà quindi essere richiesta la deroga all'Ufficio di presidenza. Attese in giornata anche le decisioni di Fabio Evangelisti che dopo l'assemblea dei parlamentari si è riservato fino a oggi per decidere se confermare o meno le annunciate dimissioni dalla Camera e da segretario toscano di Idv.                                                        m.c.p.r.d.s.            
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