domenica 14 ottobre 2012


SEI REGIONI A RISCHIO NUBIFRAGI NELLE PROSSIME ORE: LIGURIA, LOMBARDIA, FRIULI VENEZIA GIULIA, TOSCANA, LAZIO, CAMPANIA

Sono le previsioni di Antonio Sanò, de IlMeteo.it, secondo cui il ciclone "Cleopatra" già da questa sera in Liguria, colpirà le nostre regioni con una certa violenza, per raggiungere la massima potenza nella notte tra lunedì e martedì. "Cleopatra", spiega Sanò, nasce dai contrasti tra l'aria più fredda che sta scendendo da latitudini artiche verso la Spagna e il Marocco, con l'aria più calda di risposta dall'entroterra sahariano. Da questa sera e per 12 ore, dalle ore 20 fino alle 8 di domani, sarà massima allerta in Liguria e in particolare nella provincia di Genova con punte di 100mm di pioggia. Poi nella notte sarà la Lombardia e in particolare il bergamasco ad essere violentemente colpito con 60mm di pioggia. Lunedì i nubifragi si porteranno sul Friuli dove si attendono 150mm in 24 ore con punte di 200m tra le 8 di lunedì e le 8 di martedì. Nubifragi previsti anche sull'alta Toscana e dal pomeriggio sul Lazio e Roma con punte di 50-100m in 12 ore. Nella serata i nubifragi colpiranno la Campania e Napoli con 50mm e altri temporali transiteranno anche sulla Sicilia. Nella notte e Martedì il maltempo si porterà al sud e ancora piogge interesseranno il nordest con la neve che scende a 1600m, ma la tendenza, conclude Sanò, è per un miglioramento con un calo delle temperature. ROMA, ALEMANNO: SCUOLE APERTE-«Ho discusso con il capo della Protezione Civile Nazionale, Gabrielli, ed abbiamo concordato che non ci fossero gli estremi per la chiusura delle scuole. Però grande prudenza ed evitare spostamenti non necessari», spiega il sindaco di Roma Gianni Alemanno.Ieri il capo della Protezione Civile Franco Gabrielli ha invitato però ad evitare allarmismi e polemiche e chiede ai cittadini di dare una mano alla Protezione Civile, limitando gli spostamenti ai soli caso di necessità. La perturbazione, ha spiegato il capo della Protezione Civile, interesserà buona parte dell'Italia ma saranno le zone centrali tirreniche ad essere interessate dai fenomeni più significativi. Piogge che potranno interessare anche bacini di fiumi importanti, come il Tevere, l'Aniene e l'Arno, "con possibili effetti sui corsi d'acqua principali e sul reticolo idraulico primario". Il Dipartimento ha dunque "sensibilizzato" tutte le componenti del sistema di protezione civile affinché predispongano tutti gli interventi necessari e siano preparate ad affrontare ogni situazione. "Avremo questo inizio di autunno molto importante - prosegue Gabrielli - che andrà a colpire un territorio che ha avuto una serie di episodi critici in estate, con molte aree percorse dal fuoco". E quindi ci saranno "sicuramente dilavamenti con possibilità di smottamenti e frane". Dunque un "quadro non rassicurante" che, però, non va affrontato nella maniera sbagliata: "non non dobbiamo fare l'errore di entrare in un loop di panico - dice infatti Gabrielli - al contrario dobbiamo entrare nell'ordine di idee che questi fenomeni sono sempre più frequenti e che quindi dobbiamo prepararci per tempo". Anche con il contributo dei cittadini. "Le amministrazioni da sole non bastano, ci vogliono cittadini consapevoli e che tengano comportamenti corretti. La gente deve dare una mano alle strutture di protezione civile". LA PROTEZIONE CIVILE: «NON USCITE SE POTETE» L'invito è dunque quello di "limitare gli spostamenti, se non strettamente necessari, in questi giorni in cui sappiamo che arriverà questa perturbazione, perché gli spostamenti, abbiamo visto in questi anni, sono il momento in cui abbiamo registrato più vittime e danni». E ancora, conclude Gabrielli, «invito a fare attenzione agli scantinati, se ci sono cose deperibili a rimuoverle, e a mettere l'auto in sicurezza se so che si trova in una zona depressa».
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