martedì 9 ottobre 2012


LE FINTE DIMISSIONI DI PODESTÀ LA RETROMARCIA IN POCHE ORE


«Oggi credo che ci sia il motivo per non dare» le dimissioni. Lo ha detto il presidente della Provincia di Milano Guido Podestà in conferenza stampa, dopo aver annunciato, in tarda mattinata, le sue dimissioni. «Esiste un patto con il territorio che porta a difendere l'interesse dei cittadini anche quando è scomodo, anche quando ti senti abbandonato da chi ci rappresenta a Roma», ha detto Podestà. Circa un paio d'ore prima, lo stesso Presidente della provincia di Milano aveva annunciato le proprie dimissioni, convocando una conferenza stampa per spiegare le sue ragioni. PODESTA': «Mai detto mi dimitto» «Non ho detto che mi dimettevo, ma che avrei parlato delle ragioni delle dimissioni». Guido Podestà ha replicato così a chi, citando il comunicato stampa con cui ha convocato la conferenza stampa di oggi, gli ha chiesto spiegazioni sull’ annuncio di dimissioni fatto poche ore fa e che poi il presidente della provincia di Milano non ha concretizzato. «Non ho parlato di dimissioni, ma di ragioni di dimissioni - ha detto Pisapia-. Restare qua è un atto che ha un significato: chiamare tutti di più al rispetto dell'interesse generale dei cittadini». Podestà ha quindi escluso che la sua decisione sia legata all'inchiesta sulle firme false per le elezioni regionali 2010 che lo vede coinvolto: «Ciò che pesa - ha detto - è il patto con la gente e con gli amministratori. Mi sembra di vivere una situazione di neo centralismo che avanza sempre di più. Mi sembra che ci sia il rischio che si muoia di asfissia. Noi parliamo con gli esponenti del governo e con i partiti che ci rappresentano e troviamo una non comprensione di quello che sta avvenenendo sul territorio». Podestà, incalzato sull'argomento, ha negato di aver indetto una conferenza stampa per spiegare le ragioni delle sue dimissioni: «Ho ragionato a lungo, anche ieri sera con la mia famiglia se fosse opportuno proseguire con tutte le difficoltà. Non ho mai detto mi dimetto». Ma, ha aggiunto: «Non si può neanche essere così legati a un incarico. Ma chiedere che si possa lavorare con serenità, chiarezza sulle risorse per i servizi ai cittadini, non è chiedere la luna». Podestà ha quindi affermato di non aver parlato del suo proposito, poi rientrato, con Silvio Berlusconi ma con Angelino Alfano, con il quale «ho solo spiegato le ragioni di questa scelta».QUEL TWEET...A quanto si era appreso da ambienti di Palazzo Isimbardi, la decisione sarebbe stata dettata dalla volontà di dare una «sferzata al governo» per denunciare i tagli all'istituzione imposti dalla spending review avviata dall'esecutivo. E lo stesso Podestà - prima della retromarcia sulle dimissioni - su twitter aveva scritto: «Governare una Provincia in queste condizioni è (quasi) impossibile».
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