domenica 18 marzo 2012


PICCHIATI IN DISCOTECA PERCHÉ GAY VARESE, ENNESIMA AGGRESSIONE

La scora notte a Luino, in provincia di Varese, presso una nota discoteca cittadina nella frazione di Germignaga, sette ragazzi, tra i quali Marco Coppola, Presidente provinciale di Arcigay Verbania e componente della Segreteria nazionale dell' associazione, sono stati vittima di una gravissima aggressione omofoba da parte della security del locale. Lo rende noto l'Arcigay secondo cui i ragazzi stavano solo ballando su un cubo tra di loro quando, «identificati» come omosessuali, sono stati costretti a scendere, insultati, brutalmente pestati e infine allontanati dal locale. Su richiesta dei ragazzi sono intervenuti i carabinieri e al pronto soccorso dell' ospedale locale sono state prestate loro cure immediate e prodotti i relativi referti. «Questo episodio - dichiara Paolo Patanè, Presidente nazionale di Arcigay - segna davvero un limite insopportabile. È tragicamente simbolico che uno dei massimi dirigenti nazionali di Arcigay sia stato vittima di questa spregevole aggressione omofoba. A Marco Coppola e agli altri ragazzi la mia solidarietà, carica di rabbia per la brutalità ingiustificabile e l'odio subito, e per una battaglia che si infrange sempre su un muro di scandaloso silenzio ideologico». «Dov'è la coscienza della politica in questo Paese?Dov'è il legislatore?», continua Patanè che chiede l'immediato intervento delle Istituzioni locali e nazionali e delle Associazioni di categoria nei confronti di quel locale.Concia, pd: «Serve una legge» «Mentre si è consumato l'ennesimo inaccettabile atto di omofobia nei confronti di sette ragazzi colpevoli solo di divertirsi in una discoteca, il contrasto alla violenza omofoba e transfobica sembra proprio non avere spazio nell'agenda del governo Monti». Lo dichiara Anna Paola Concia, deputata del Partito democratico. «Anche a seguito della sollecita richiesta del presidente di Arcigay Paolo Patanè, domani mattina presenterò un'interrogazione parlamentare ai ministri Fornero e Cancellieri per chiedere loro quali azioni intendano intraprendere per combattere l'emergenza della violenza omofoba e transfobica nel nostro paese e come pensano di procedere affinchè si arrivi al più presto all'approvazione di una norma contro l'omofobia e la transfobia».                                                      m.s.p.r.d.c.
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