sabato 3 marzo 2012


LUCIO DALLA TORNA IN PIAZZA GRANDE IN 40MILA ALLA CAMERA ARDENTE. LUNGHI E COMMOSSI APPLAUSI IN VIA D'AZEGLIO. DOMANI I FUNERALI.GIANNI MORANDI IN LACRIME: «CI HA FATTO UNO BRUTTO SCHERZO»
  
di Paola Maurizio

Una lunga fila di gente comune e vip alla camera ardente allestita per Lucio Dalla nel cortile di Palazzo D'Accursio. Sono state circa 40mila le persone che hanno reso omaggio al cantante. Ben 24 mila, invece, le firme di coloro che hanno voluto scrivere qualcosa sul libro delle partecipazioni. I funerali si svolgeranno domani, 4 marzo, giorno in cui avrebbe compiuto 69 anni, nella Basilica di San Petronio alle 14.30. Come richiesto dalla Cei all'interno della chiesa non risuonerà alcuna canzone di Lucio Dalla. Unico strappo alla regola sarà la lettura del testo di "Le rondini", la canzone-poesia sul senso della vita scritta da Dalla nel 1990. Da casa alla camera ardente. Il feretro di Lucio Dalla è uscito dalla sua casa in via D'Azeglio 15 a Bologna intorno alle 9 di questa mattina. Il carro funebre lo ha trasportato nel cortile di Palazzo D'Accursio, dove è stata allestita la camera ardente. La piccola folla che attendeva l'uscita della bara ha reagito commossa e con un applauso. Subito dietro alla bara in lacrime l'attore Marco Alemanno e i collaboratori più stretti, insieme agli amici.Bandiera a lutto. In piazza Maggiore sventola la bandiera del Comune listata a lutto, mentre risuonano le note delle canzoni dell'artista che saranno diffuse in piazza per tutto il giorno.L’Ultima Cena dietro il feretro. Una immagine dell’Ultima cena, in una rivisitazione moderna con Gesù e gli Apostoli raffigurati da giovani uomini, campeggia su un pannello nero alle spalle del feretro. Sul feretro una rosa, una sigaretta e un cornetto portafortuna. Una sigaretta, un cornetto portafortuna e una rosa rossa. Questi gli oggetti che sono stati sistemati sopra al feretro di Lucio Dalla. Il cornetto è un regalo inviato da un suo amico professore di Napoli. La sigaretta, invece, era un oggetto che Dalla aveva spesso fra le mani. Ai piedi del feretro la corona di fiori inviata da Julio Iglesias. Ai lati il gonfalone del Comune di Bologna e quello dell'Università.In coda vip e gente comune. Tra i primi a rendergli omaggio il sindaco di Bologna, Virginio Merola, che ha atteso l'arrivo del feretro dalla vicina via D'Azeglio, dove Dalla viveva. E poi Ron, l'amico di una vita, Bobo Craxi, l'ex primo cittadino Giorgio Guazzaloca, Romano Prodi e la moglie Flavia, Samuele Bersani, la vedova di Luciano Pavarotti, Nicoletta Mantovani, e Claudio Sabatini, il presidente della Virtus Bologna Basket, una delle grandi passioni del cantante scomparso. «Se ne va un pezzo di Bologna» il commento del ministro del Turismo, Piero Gnudi. E poi una coda interminabile di gente comune, giovani e meno giovani. «Veniamo da Prato - hanno spiegato padre e figlio, che per dire addio a Dalla hanno dovuto aspettare quasi due ore -. Non potevamo non venire: ci ha migliorato la vita con le sue canzoni». «È stato un re e lo è ancora, ancora nessuno lo ha battuto» ha detto Marco Masini. Morandi: ci ha fatto uno brutto scherzo. Con la sua morte «ci ha fatto un brutto scherzo. Lui ne faceva tanti di scherzi, ma questo era veramente inaspettato» ha detto commosso Gianni Morandi- «Stiamo vivendo delle giornate molto tristi - ha aggiunto - non solo noi che amiamo la musica e amiamo Lucio: mi sembra tutta la città di Bologna e tutta l'Italia. C'è un ondata di affetto meravigliosa - ha proseguito Morandi - per un uomo che ci ha lasciato tante cose belle, tante canzoni, tante suggestioni, tante emozioni». Il cantante di Monghidoro, per quasi mezzo secolo amico fraterno di Dalla, ha poi commentato l'ipotesi di tenere un concerto con grandi artisti in ricordo di Dalla. «Penso che siano tutte cose che si potranno fare, ma noi, in questo momento, non siamo contenti, non riusciamo a pensare a quello che faremo. Io - ha sottolineato ancora - sono venuto qui a salutare un amico che non c'è più». Ron: se ne è andato in leggerezza. «Quello che ha lasciato in eredità è la sua leggerezza nel prendere la vita ma anche la morte, non si è mai arrabbiato per qualcosa, ha vissuto la vita in maniera leggera e se ne è andato in leggerezza». Queste le parole del cantante Ron, che ha passato quasi tutto il giorno alla camera ardente. «Mi dicono che era di una felicità immensa -ha continuato Ron parlando con i cronisti nel cortile d'onore di palazzo d'Accursio - e se ne è andato come un fringuello, come faceva al ristorante quando si siedeva e dopo 5 minuti si alzava e si spostava: così faceva e così ha fatto».Romano Prodi: manifestazione d'affetto impressionante. «Oggi il ricordo non lo fanno i singoli, c'è una manifestazione d'affetto impressionante». L'ex premier Romano Prodi ha parlato così di Lucio Dalla, visitando, insieme alla moglie Flavia, la camera ardente. «Queste cose - ha aggiunto Prodi - accadono non quando c'è solo ammirazione, ma quando c'è un grande affetto. Ci incontravamo sempre qui, il mio ricordo è legato a piazza Maggiore, piazza dei Celestini, Santo Stefano e il portico».Casini: è come se mancasse una delle Torri. «Essere qui senza Lucio è come essere qui senza la Torre degli Asinelli o la Garisenda, per questa città è una menomazione fortissima». Sono le parole del leader dell'Udc, Pier Ferdinando Casini, che ha reso omaggio alla salma di Dalla. «Lucio Dalla - ha aggiunto Casini - è uno degli ultimi simboli di Bologna, lo abbiamo molto amato per questo e anche per come era. Con me ha sempre solo avuto parole affettuose e carine e lo ringrazio anche per questo».Caterina Caselli. Visibilmente commossa la cantante Caterina Caselli ha portato il suo saluto al feretro dell'amico e collega Dalla. «Ricordo gli inizi, quando si cantava insieme, ricordo il suo ultimo messaggio alle 9 di mattina in cui mi scriveva 'sei sveglia?'» ha detto l'artista ricordando che si erano visti anche a Sanremo. Al Festival, ha aggiunto Caselli, «l'ho salutato e mi ha detto: "sono qui davanti al mare, sto benissimo, la giornata è meravigliosa"».L'omaggio della Virtus Basket. L'intera squadra della Virtus Basket ha portato il suo saluto al feretro. I ragazzi hanno deposto vicino alla bara una cannottiera della squadra con tutte le loro firme e con su la scritta "Grazie Lucio per averci regalato la tua musica e la tua passione". «Per me era un onore vederlo lì in parterre a tifarci - ha detto il playmaker Giuseppe Poeta- era una persona che ha firmato la colonna sonora di molte generazioni». «Abbiamo portato il saluto di tutta la squadra - ha aggiunto il giocatore - perché non ci ha mai fatto mancare la sua vicinanza. È un grande che se ne va, merita tutto questo e anche di più». I giocatori, tutti vestiti con i colori nero e bianco della Virtus, erano accompagnati dal patron Claudio Sabatini.La squadra del Bologna. Anche la squadra del Bologna calcio ha portato il suo ultimo saluto al feretro. «Abbiamo perso un amico, un pezzo di Bologna ed era anche un grande tifoso», ha detto il presidente del club Albano Guaraldi. «Abbiamo perso una persona che rappresentava Bologna nel mondo» ha aggiunto Guaraldi concludendo che «domani ci darà un posto vuoto allo stadio».Le canzoni scelte dallo staff. Su piazza Maggiore riecheggiano le note delle dieci canzoni scelte dall'entourage più stretto di Dalla, che andranno in loop tutto il giorno e anche domani mattina fino a quando inizieranno i funerali. Le canzoni sono nell'ordine “Tu parlavi una lingua meravigliosa”, “E non andar più via”, “Tango”, “Notte”, “Felicità”, “Cara”, “Ayrton”, “Apriti cuore”, “Le rondini” e infine “Caruso”.Ai funerali non ci saranno le sue canzoni. «Il modo migliore per ricordare un grandissimo come Lucio Dalla è quello di far suonare le sue canzoni in tutte le case, visto che sono state vietate in chiesa» ha affermato in una nota il responsabile diritti civili e associazionismo dell'Italia dei Valori, Franco Grillini, che esprime «perplessità per l'indicazione della Cei di non suonare le sue canzoni durante le esequie». «Una scelta dettata forse dalla paura dei riferimenti alla libertà d'amare di moltissime sue canzoni», aggiunge Grillini. «A differenza di altri, e di una certa ipocrisia che aleggia in questi giorni, noi non ci esimiamo - conclude - dall'esprimere condoglianze e vicinanza al suo compagno».Nella Basilica come per don Giuseppe Dossetti. A presiedere la cerimonia - come ha confermato anche Paolo Castaldini, responsabile dei servizi tecnici della Curia bolognese - sarà probabilmente il vicario generale della Diocesi, un segnale di grande rispetto da parte della Chiesa bolognese nei confronti di Lucio Dalla. Come lo è, del resto, l'apertura delle porte della Basilica di San Petronio: l'ultimo bolognese a cui era toccato l'onore di un funerale nella chiesa più importante della città è stato don Giuseppe Dossetti. L'omelia invece, come già annunciato, la farà il confessore di Lucio Dalla, Padre Boschi. Nella basilica ci saranno 550 sedie, riservate a familiari, amici ed autorità, a cui si aggiungeranno 6.500 posti in piedi. Gli altri potranno invece seguire la messa dal maxischermo in piazza Maggiore, mentre non sono previste dirette televisive. Il viaggio dalla Svizzera a Bologna. Ieri il carro funebre era partito intorno alle undici e mezza dalla Cappella Saint-Roch di Losanna, dove l’avevano vegliato per tutta la notte gli amici di una vita: il cantante Ron, il manager Bruno Sconocchia, il corista Marco Alemanno - quello che si è accorto del malore di Dalla e ha dato l’allarme -, il produttore Enzo Milani e il suo avvocato, Eugenio D’Andrea.Si fermerà anche il calcio. Bologna-Novara, in programma alle tre, è stata spostata alle sei, perché tutti, proprio tutti, possano salutare «questo grande amico, questo grande bolognese» come lo ha definito un bolognese come lui, il leader dell’Udc Pierferdinando Casini. I giocatori saranno in campo con il lutto al braccio.
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