mercoledì 29 febbraio 2012

VELTRONI A VENDOLA: «IO DESTRA? SCUSE O PROBLEMA POLITICO

Walter Veltroni chiede le scuse a Vendola per aver descritto il parlamentare Pd come esponente di una destra “colta e con il loden” a proposito dell'articolo 18. Altrimenti, segnala Veltroni nella sua prima conferenza stampa dal 2009, il problema non è delle scuse personali, è politico, quindi incide sui rapporti tra Democratici e Sel. «È un vecchio e pericolo vizio quello di mettere le etichette agli altri. Rispetto chi è di destra - afferma Veltroni - è una convinzione legittima ma l'idea che qualcuno possa dare etichette e patenti e collocare le persone in modo diverso da dove uno è stato per una vita è inaccettabile. Ne ho vista di gente che faceva così maoisti, filosovietici, ci si crede più a sinistra degli altri.... Non è accettabile che Vendola dica che chi non la pensa come lui è di destra e gradirei mi chiedesse scusa», afferma l'ex segretario Pd. E aggiunge: «Spero sia stato un incidente e che Nichi abbia la bontà di dire che quelle parole gli sono sfuggite, non posso pensare che la sua sia un'intenzione politica altrimenti sarebbe un problema. Io non ho fatto altro che esprimere la linea del Pd e in questo momento credo non si debbano nutrire elementi divisivi nel centrosinistra. Spero questa vicenda non sia la spia di qualcosa di più profondo che rischia di pesare...». E qui l'ex segretario Pd spiega come la pensa: «La sinistra per me è una categoria politica, culturale, civile, l'idea di un mondo che porta libertà, opportunità, diritti e si sforza di portare innovazione senza considerarla qualcosa di estraneo. Berlinguer innovò e infatti fu accusato di tradimento ma quando la sinistra si è fermata è diventata conservatrice». Dopo «una vita spesa sulla base di certi valori - si arrabbia - non posso accettare sia mesa in discussione da una battuta su un giornale e mi indigno. Non sono un tipo di facili arrabbiature ma non sopporto alcune cose». «Naturalmente non porterò rancore ma ritengo davvero sbagliato che tra persone cresciute insieme si possa arrivare a questo - ha concluso Veltroni -. Per me la sinistra è un arcipelago, non un isolotto, non un posto dove guardarsi in cagnesco per mettersi in cattiva luce gli uni con gli altri» ed «escludo che nel Pd ci siano tentazioni di questo tipo» nei miei confronti. BINDI E D'ALEMA: VELTRONI HA RAGIONE,  VENDOLA NON METTA ETICHETTE «Veltroni ha ragione a ricordare a Vendola la sua storia di uomo di sinistra. Anziché attribuire etichette, ci si dovrebbe concentrare sulle risposte necessarie al paese», commenta Rosy Bindi, presidente dell'assemblea nazionale del Pd. «Certamente Veltroni non è di destra...», risponde Massimo D'Alema a chi gli chiede di commentare la polemica. MUSSI: ETICHETTE LE HANNO MESSE A NOI Sinistra Ecologia Libertà affida al presidente della Direzione, Fabio Mussi la replica a Veltroni: «Sì, caro Walter, brutta cosa appiccicare etichette. Come quelle che nel 2008 portarono all'esclusione della sinistra 'per definizione' solo e sempre 'radicale' e a una drammatica sconfitta elettorale del centrosinistra. Vendola ha parlato dopo una tua intervista dove tra l'altro si leggeva il mantra che va per la maggiore: 'l'articolo 18 non è un tabù'».
                                                                                           p.r.c.d.m.s.
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