sabato 21 gennaio 2012

SCUSE SOTTOVOCE DEL FATTO PER LA VIGNETTA SCHETTINO-PD

Alla fine le scuse sono arrivate. Sottovoce, per parafrasare il famoso motto di di Gigi Marzullo. E soprattutto senza dare alla retromarcia una adeguata pubblicità. Il direttore del Fatto Antonio Padellaro ha scritto una lettera a Carla Boto, la segretaria del Circolo Pd Marconi di Roma, quello che con più forza aveva fatto sentire la sua protesta per quella vignetta che, facendo il verso alla nuova campagna Pd per il tesseramento, “iscriveva” ai democratici Franco Schettino, il famigerato comandante della nave Concordia.Una vignetta che aveva scatenato i militanti del Pd sul Web, che avevano gridato allo «sciacalllaggio» da parte del giornale di Padellaro e Travaglio. «Quella vignetta non andava pubblicata», scrive il direttore. «Capita (ma non dovrebbe capitare) che i giornali sbagliano e che l’errore non sia riparato in tempo prima della pubblicazione. Questo è avvenuto ma ciò naturalmente non mi libera dalla responsabilità che ho come Direttore del giornale». «Abbiamo il massimo rispetto per il Partito democratico (a cui non risparmiamo critiche quando lo riteniamo opportuno) ma soprattutto per i suoi iscritti», prosegue Padellaro. «Possiamo sbagliare ma nessuno ci toglierà mai il diritto e il dovere di riconoscere i nostri errori». «Di riconoscere gli errori è capitato anche a noi, è segno di onestà intellettuale», replica la segretaria del circolo Pd via Internet. «E tuttavia correttezza vorrebbe che la lettera del direttore venisse pubblicata anche sul Fatto, con le stesso risalto di quella vignettaccia». Sul Fatto però non c’è traccia della lettera di Padellaro. E neppure al Nazareno, sede dei democratici. Né un biglietto, né una telefonata informale di scuse.

Contatore visite gratuitoAggregatore notizie RSSShare