martedì 16 ottobre 2012


MCDONALD'S CHIUDE A MILANO ULTIMO PASTO "SOCIALE" GRATIS

C'è l'anziano banchiere che scendeva qui a pranzo tutti i giorni; c'è la 70enne «dispiaciuta che vi caccino»; la mamma che è passata qui a consumare il suo pasto prima di andare in Mangiagalli a partorire; ci sono i ragazzi, tantissimi, che qui sono cresciuti o che ci stavano crescendo; ci sono quelli che confessano di aver bigiato per l'occasione; ci sono soprattutto quelli che hanno fatto oltre un'ora di coda e che alla fine, hamburger e patatine alla mano, giurano che «ne valeva la pena». C'è, insomma, il popolo di McDonald's, accorso oggi in Galleria Vittorio Emanuele in risposta all'invito dell'amato fast food a 'celebrare' insieme 20 anni di attività nel giorno della chiusura, dell'ultimo pasto, offerto gratis. L'appuntamento era per le 13, le circostanze l'hanno fatto anticipare alle 12.30. Circostanze che si chiamano grande affluenza, coda lunga all'inverosimile per tutto il braccio principale della Galleria, fino a spuntare laggiù, all'ombra del Duomo. Si aspetta con pazienza, c'è tempo fino alle 15 per raccontare di esserci stati in Galleria, quando in Galleria c'era McDonald's e quando organizzò questo grande 'pasto sociale'. A tutti, il menù semplice dell'offerta, quello più rappresentativo: un hamburger, una bibita, un piccolo cartoccio di patatine fritte. Si arriva alla cassa e si agguanta, si mangia e si va. Magari lasciando un saluto scritto su una parete divenuta per l'occasione '16 ottobre - the end', una sorta di libro delle memorie e qui, i 'grazie' si sprecano («Per la cortesia», scrive qualcuno; «per i sorrisi», aggiunge un altro, «per tutto il mangiare che hai dato a noi ragazzi», firmano in tre). C'è chi ricorda vecchie «emozioni» perchè tra questi tavoli è andato in scena «il primo appuntamento»; c'è chi confessa che era «come a casa mia» e chi i ringraziamenti li fa siglare dal 'diretto interessato': «Grazie di tutto - si legge -. Il mio stomaco».Una «scelta sbagliata», che «dimentica i giovani». L'ad di McDonald's Italia, Roberto Masi, non risparmia critiche alla scelta dell'amministrazione milanese di sfrattare il celebre fast food dalla Galleria Vittorio Emanuele e, dopo aver avviato le procedure legali, si sfoga, nell'ultimo giorno di apertura: «Penso che quella del Comune sia una scelta sbagliata. Siamo un punto di riferimento per molti e in Galleria siamo un buon complemento perchè è frequentata anche dai ragazzi e dimenticarsi di loro aprendo soltanto alla moda e al lusso credo sia sbagliato». Masi, dunque, se le prende non soltanto con la decisione specifica di non rinnovare l'affitto a McDonald's, ma anche con l'operazione «inspiegabile» nel suo complesso, condotta con un bando che, a suo vedere, ha delle ombre e che porterà, probabilmente, una grande firma dell'alta moda (Prada) ad occupare i locali dove da venti anni si vendono hamburger e patatine. L'ad di McDonald's spiega, infatti, come il bando si rivolga ad attività «a prevalenza tecnologica». «Ovviamente - fa notare -, noi non abbiamo neanche partecipato. Tutti pensavamo fosse stato fatto per Apple. Ora pare abbia vinto Prada che, onestamente, non capisco cosa abbia di più tecnologico di noi», prosegue. «Non capiamo poi perchè solo per McDonald's ci sia stata questa volontà di non rinnovo. Per carità, sono cose che possono capitare, ma così come è stato gestito no, questa è una situazione unica nel suo genere e in Italia non ce l'aspettavamo. Per questo chiediamo giustizia». Il riferimento è alla causa legale avviata da tempo, che avrà la sua prima udienza nel febbraio 2013. L'ultimo rimpianto è proprio per la clientela, quei tanti ragazzi che per questo ristorante sono passati e che oggi hanno invaso la Galleria per esserci e mangiare, gratis, l'ultimo tipico pasto a 'burger, cola e patatinè: «Se si guarda a questa risposta dei consumatori - sottolinea Masi - noi non avremmo dubbi. Se si ascoltano le opinioni della gente sappiamo di essere dalla parte del giusto, spiace che chi governa questa città non voglia sentirli».Secondo quanto reso noto dall'amministratore delegato, McDonald's sarebbe ancora alla ricerca di una location per sostituire sia la sede della Galleria, sia quella in piazza Cordusio mantenuta fino al 2011; a proposito, sarebbe stato escluso l'ex Cobianchi, non adatto a cucine e cappe perchè interamente interrato, mentre si starebbe trattando con la proprietà di un paio di locali tra via Dante e via Vittorio Emanuele. Occhi aperti anche sull'ex Ricordi, dove la concorrenza però è vasta e comprensiva, a quanto pare, anche della Apple. Infine, è stata scongiurata la possibilità che la chiusura del ristorante in Galleria potesse avere ripercussioni sui dipendenti: «Abbiamo dovuto chiedere loro un po' più di sacrifici e flessibilità - conclude Masi -, hanno accettato e ne siamo felice
                                                                                                              c.p.m.s.r.d.
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