lunedì 5 dicembre 2011

SPECIALE MANOVRA: ECCO COSA CAMBIA



Intervento netto di 20 miliardi, lordo di 30. Rivalutazione delle pensioni: si salvano solo quelle sotto 900 euro. Prelievo sui capitali scudati. Circa 10 miliardi di maggior gettito dalla tassazione sulla casa. Ecco tutti i punti:PENSIONI 1: Aumento dell'età delle donne a 63 anni. Si accelera sull'aumento dell'età di vecchiaia delle donne dipendenti del settore privato. Dal 2012 andranno in pensione a 63 anni mentre entro il 2018 saranno a quota 66 come gli uomini (l'età salirà a 64 nel 2014, 65 nel 2016). Alle lavoratrici pubbliche si chiedono 66 anni dal 2012). Lo scalino tra 2011 e 2012 sarà quindi di due anni dato che quest'anno le donne dipendenti del settore privato uscivano a 60 anni più 12 mesi di finestra mobile (quindi a 61). Per le donne sarà prevista una fascia flessibile per il pensionamento tra i 63 e i 70 anni mentre per gli uomini sarà tra i 66 e i 70. Inoltre, è previsto un aumento delle aliquote contributive degli autonomi di 0,3 punti ogni anno per arrivare a due punti in più nel 2018 (adesso sono al 20-21% per i commercianti e gli artigiani).PENSIONI 2: Aboliti di fatto i trattamenti di anzianità. Abolite le cosiddette quote (età più contributi) e per i dipendenti dal 2012 sarà possibile uscire dal lavoro in anticipo rispetto all'età di vecchiaia solo con almeno 41 anni di contributi per le donne e 42 per gli uomini. Per gli autonomi si andrà in pensione con 41 anni e mezzo di contributi per le donne e 42 e mezzo per gli uomini. Scompare il meccanismo della "decorrenza" di 12 mesi per i dipendenti e 18 per gli autonomi previsto dalla manovra 2010 a partire dal 2011 che allungava di fatto i tempi per l'accesso al pensionamento. Il periodo sarà però assorbito nei requisiti che per la vecchiaia degli uomini dipendenti saranno dall'anno prossimo quindi pari a 66 anni (65 anni attuali più 12 mesi di finestra). Gli autonomi andranno in pensione a 66 anni e mezzo (andavano a 65 ma a questi si aggiungevano 18mesi di attesa di finestra mobile).IRAP: più bassa per chi assume giovani e donne. Il Governo ridurrà l'Irap alle aziende con dipendenti giovani e donne. In particolare, l’intervento avviene attraverso la deducibilità integrale dell'Irap-lavoro, in modo da favorite le imprese che assumono lavoratori e lavoratrici, per un importo pari a 1,5 miliardi di euro nel 2012 e 2 miliardi nel 2013 e nel 2014. Vengono previsti con l'Irap interventi a favore di donne e giovani per un miliardo di euro per ciascuno degli anni del periodo considerato. Ed ancora, con l'introduzione del meccanismo denominato Ace di favore fiscale alla raccolta di capitale di rischio, in modo da favorire la patrimonializzazione delle imprese, si interviene con un'ulteriore azione il cui valore viene quantificato in 1 miliardo di euro nel 2012, 1,5 nel 2013 e 3 nel 2014.ICI: si chiamerà Imu con estimi coma da mercato. Ampiamente annunciato, il ritorno dell’Ici sulla prima casa, anche se con altro nome, è previsto nella manovra economica già a partire dal 2012. Il comunicato di palazzo Chigi non fornisce dettagli, ma indiscrezioni parlano di un’aliquota dello 0,4%. L'istituzione dell'imposta municipale è così anticipata, in via sperimentale, a decorrere dal 2012 ed è applicata fino al 2014. L'andamento a regime dell'imposta è fissato al 2015. L'aliquota ordinaria dell'imposta è in realtà pari allo 0,76% sulla rendita catastale, ed i Comuni potranno aumentarla o ridurla sino a 0,3%. Ma, come detto, nel caso della prima casa e delle relative pertinenze l'aliquota è invece ridotta allo 0,4%. Rendite catastali: estimo più 60%. Vale a dire come per il mercato.EVASIONE: Pagamenti "in chiaro" e fatture elettroniche. La soglia per la tracciabilità dei pagamenti scende dagli attuali 2.500 euro a quota 1000 euro. La riduzione, assieme all'obbligo di fatturazione elettronica, è una delle misure per contrastare l'evasione fiscale. È previsto anche che gli stipendi, le pensioni e «i compensi comunque corrisposti dalla pubblica amministrazione centrale e locale e dai loro enti, in via continuativa a prestatori d'opera e ogni altro tipo di emolumento a chiunque destinato, di importo superiore a cinquecento euro, debbano essere erogati con strumenti diversi dal contante». In arrivo anche un super-prelievo su auto di grande cilindrata, 20 euro per ogni chilowatt di potenza del veicolo superiore a centosettanta Kilowatt. La tassazione sul lusso riguarda anche imbarcazioni, aerei e elicotteri privati.IVA: Sale di due punti da settembre 2012. Alla fine ha prevalso l’esigenza di far cassa, e così anche un provvedimento come il rincaro dell’Iva, fortemente indiziato di avere effetti recessivi sull’economia, è stato varato dall’esecutivo. A piccola consolazione dei consumatori, colpiti tutti con buona pace del principio dell’equità, c’è il differimento dell’aumento, con l'imposta sul valore aggiunto che salirà di due punti percentuali a partire dal secondo semestre dell’anno prossimo. Un incremento, peraltro, a largo raggio visto che non dovrebbe riguardare soltanto l’intervento sull'Iva ordinaria, che salirà quindi dal 21% al 23%, ma anche, capitolo ancor più delicato, quella agevolata che dall'attuale 10% sarebbe quindi destinata ad arrivare al 12% a partire dal primo di settembre del 2012.POLITICA: Tagli alle Province, spariscono le Giunte. Il governo ha adottato un decreto legge che verrà sottoposto al capo dello Stato dove viene deliberato che l'organizzazione delle province sia profondamente modificata. «Non abbiamo il potere di cancellare le province - ha detto il premier - ma asseconderemo iniziative legislative costituzionali in questo senso». Con il decreto si rivede l'organizzazione dei consigli provinciali che saranno solo di 10 componenti eletti da consigli comunali e dai territori. Vengono poi eliminate le giunte provinciali. Inoltre, sempre in tema di costi della politica, Mario Monti ha annunciato la rinuncia ai suoi compensi come presidente del Consiglio e ministro delle Finanze: «Mi è sembrato doveroso in un momento in cui vengono chiesti sacrifici ai cittadini». SANITA' E TRASPORTI: Aumento delle accise e addizionale Irpef.Non ci sarà il taglio di 2,5 miliardi di euro (108 miliardi) al Fondo sanitario nazionale: maggiori entrate per la sanità dovrebbero arrivare da un intervento su Irpef (le addzionali locali) «concordato con le Regioni ma perequato a livello nazionale». E anche sul trasporto pubblico locale, le Regioni sembrano averla spuntata: avrebbero infatti ottenuto dall'esecutivo l'assicurazione di un aumento dell'accisa sui carburanti dello 0,038% con la quale finanziare il trasporto che altrimenti, dal 1 gennaio, dicono da tempo i governatori, è in serio pericolo. Manovra quindi sulle addizionali Irpef mentre a dispetto delle anticipazioni della vigilia non ci sarà alcun aumento dell’aliquota sui redditi oltre i 75mila euro. «Alzare l’Irpef- ha spiegato Monti - sarebbe stata la via più semplice di gravare sui soliti noti». AUTHORITY: Scure dalla Consob all'Antitrust. Taglio dei componenti dell’Authority, dalla Consob all’Antitrust. Più precisamente i numero dei componenti dell'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni è ridotto da otto a quattro, escluso il presidente; quello dell'Autorità di vigilanza sui contratti pubblici di lavori, servizi e forniture è ridotto da sette a cinque, compreso il presidente. Quello dell'Autorità per l'energia elettrica e il gas è ridotto da cinque a tre, compreso il presidente, come anche quello dell'Autorità garante della concorrenza e del mercato (Antitrust) e quello della Commissione nazionale per la società e la borsa (Consob). Tagli anche per il numero dei componenti del Consiglio dell'Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni private e di interesse collettivo, ridotto da sei a tre. RENDITE FINANZIARIE: prelievo dell'1,5% sui capitali rientrati. Il decreto « salva Italia» prevede anche una misura che era sfuggita alle indiscrezioni della vigilia, un’imposta una tantum sui capitali a suo tempo rientrati nel nostro Paese grazie al discusso meccanismo dello scudo fiscale. Si tratta di un prelievo dell’1,5% che, applicandosi ai circa 100 miliardi di euro ritornati in patria, garantirà anche un gettito di dimensioni cospicue. «Questi interventi - ha dichiarato il premier Mario Monti - hanno valore di giustizia e di contributo al sacrificio». Non solo, nell’ottica di un maggiore impegno al risanamento della «ricchezza finanziaria», il governo ha deciso di estendere l'applicazione del'imposta di bollo, che nella manovra estiva era limitata ai conti correnti, ai titoli e ad altri prodotti finanziari.                           c.p.s.m.
Contatore visite gratuitoAggregatore notizie RSSShare