sabato 26 novembre 2011

TREDICESIME FALCIDIATE SOTTO L'ALBERO PER LA PRIMA VOLTA IN VENT'ANNI



Per la prima volta da venti anni in Italia cala il monte tredicesime (-0,8 miliardi di euro, un calo del 2,2% rispetto al 2011). Lo affermano le associazioni dei consumatori Adusbef e Federconsumatori. Fra tre settimane, spiegano, saranno pagate infatti le tredicesime, che ammontano quest'anno a 35,0 miliardi di euro (-0,8 miliardi, con un decremento del 2,2% per cento rispetto al 2010), così ripartite: 10,20 miliardi ai pensionati (-1,92%); 9,20 miliardi ai lavoratori pubblici (-1,07%); 15,6 mld (-3,10%) ai dipendenti privati (agricoltura,industria e terziario). Dunque, commentano i presidenti di Adusbef, Elio Lannutti, e Federconsumatori, Rosario Trefiletti, «dopo un anno durissimo di rincari che hanno falcidiato i redditi delle famiglie costrette ad indebitarsi per sopravvivere, con una perdita ulteriore del potere di acquisto, resterà poco per festeggiare. La tredicesima sarà ancor più falcidiata sotto l'albero di Natale. A fine anno, oltre alla busta paga più pesante, arrivano infatti anche le consuete scadenze fiscali, quali tasse, bolli, rate e canoni, che durante il mese di dicembre i contribuenti sono chiamati a versare. Con il risultato di ridurre dell'79,7 per cento l'attesa gratifica natalizia. Nel rincorrersi dei pagamenti da effettuare entro il 31 dicembre, dei 35,0 miliardi di euro di tredicesime che verranno pagate quest'anno, soltanto il 20,28 per cento, ossia 7,1 miliardi di euro, per la prima volta un quinto del monlte tredicesime, resterà realmente nelle tasche di lavoratori e pensionati». Anche perchè «il 46,5 % del totale (20,3 mld di euro) verrà speso per pagare tasse, imposte,bolli,mutui e assicurazioni. Adusbef e Federconsumatori prevedono quindi un Natale durissimo sul fronte dei consumi, destinati a calare del6,9%perchè almeno 3 famiglie su quattro taglieranno lespese perl'incerta situazione economica.A «bruciare» un' ampia fetta delle tredicesime saranno bollette, ratei e prestiti per un valore di 10,7 miliardi (ben il 30,4% del monte totale). La RC Auto, che continua a salassare le tasche degli automobilisti con rincari ingiustificati pari al 15% a fronte di una riduzione dei sinistri, mangerà 5,6 miliardi di euro, il 16% delle tredicesime, mentre 5,8 miliardi di euro, serviranno per pagare le rate dei mutui. Il salasso non è però ancora finito: 3,9 miliardi di euro (11,14%) se ne andranno per pagare le tasse di auto e moto, mentre 1,9 miliardi (5,43 %) spariranno per il canone Rai che sarà incrementato nonostante un deterioramento della qualità del servizio pubblico. La tredicesima per la maggior parte delle famiglie è già stata pesantemente ipotecata non solo per pagare tasse, ratei e bollette delle utenze domestiche (Enel,Telecom,Gas,ecc.), ma un ulteriore 8,86 per cento, pari a 3,1 miliardi di euro, servirà per pagare i prestiti contratti con banche, finanziarie, parenti, amici e/o conoscenti per sopravvivere, dato che stipendi, salari e pensioni non bastano più per far quadrare i bilanci famigliari. Per scopi più piacevoli restano 7,1 miliardi di euro, il 20,28% del monte tredicesime, che potranno essere utilizzati per cenone, regali (spesso ai più piccoli), qualche viaggio, qualcosa da mettere da parte per future esigenze. I presidenti di Adusbef e Federconsumatori, invitano il Governo ad evitare ulteriore inasprimento dell' Iva,la «tassa sui poveri» che colpisce indistintamente tutti i consumatori».                                                                              s.p.m.c.
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