sabato 15 ottobre 2011

LA GUERRA, DEL GOVERNO TESTIMONIANZE SUGLI SCONTRI BERLUSCONIANI i DRAGHI: «CAPISCO GLI INDIGNATI POVERI »


 
BILANCIO SUGLI SCONTRI: 70 FERITI, TRE GRAVI


ROMA
Sale a 70 il bilancio delle persone ferite nel corso degli scontri durante il corteo degli Indignati. Venticinque persone sono state medicate nell'ospedale da campo montato dall'Ares 118 nei pressi di San Giovanni, gli altri 45 sono stati trasportati nei vicini pronto soccorso. Tre di loro sono gravi.


RIMOSSE BARRICATE ALL'ESQUILINO La situazione tesa si è spostata nel quartiere dell'Esquilino. La polizia ha rimosso le barricate. CARICA DELLA POLIZIA IN VIA MERULANA-Le forze dell'ordine hanno caricato i manifestanti del corteo di Roma che si erano asserragliati in via Merulana innalzando barricate. La carica è stata lanciata con dei blindati che hanno sfondato le barricate. BLINDATI SFONDANO BARRIERE BLACK BLOC-Almeno otto blindati della polizia hanno sfondato le barriere di reti metalliche e cassonetti dei black block su via Merulana. Una via Merulana al buio. Le luci sulla strada sono state tutte spente. Gli incappucciati indietreggiano.


BLINDATO CARABINIERI IN FIAMME


Incendiato blindato dei carabinieri. Può scoppiare.


30 I FERITI TRA FORZE DELL'ORDINE


Sarebbero circa 30 i feriti tra le forze dell'ordine


VIOLENTI A S GIOVANNi: CENTINAIA


Sarebbero qualche centinaio i black bloc in piazza S. Giovanni. CARICHE POLIZIA. ANCHE SU MANIFESTANTI


Cariche della polizia. Che investono anche i manifestanti pacifici.


SEL: MANIFESTANTE AGGREDITO DA INCAPPUCCIATI


Il manifestante che ha perso due dita per l'esplosione di un petardo nel corso del corteo degli indignati a Roma, è un militante di Sel «aggredito da un gruppo di incappucciati» mentre stava sfilando «pacificamente in via Cavour e protestava contro i violenti». Lo afferma Massimo Cervellini, coordinatore romano di Sinistra Ecologia e Libertà.


RAINEWS: POLIZIA INTERVENUTA TARDI


I reporter di Rainews raccontano: le forze dell'ordine sono intervenute in via Labicana quando la situazione era difficilmente controllabile.


DIVERSI FERITI TRA MANIFESTANTI


Diversi i manifestanti feriti da bombe carta e petardi. MARONI HA AUTORIZZATO L'USO DI IDRANTI


Un'agenzia riferisce che il ministro dell'Interno Roberto Maroni ha autorizzato l'utilizzo degli idranti. SASSAIOLA IN SAN GIOVANNI


MA ARRIVANO I MANIFESTANTI PACIFICI


Sassaiola in piazza San Giovanni. Ma arriva il corteo dei pacifici da un'altra direzione. I più però hanno desistito. La situazione resta molto complicata e rischiosa. MANIFESTANTI CERCANO DI USCIRE


DA SAN GIOVANNI, MA E' CAOS- Manifestanti camminano a mani alzate dal sagrato cercando di uscire dalla piazza San Giovanni coperta da una nube di lacrimogeni. La polizia cerca di sgombrare la piazza: è un caos infernale. La gente che non c'entra con gli scontri si trova in mezzo. CORTEO PACIFICO CONTINUA IN VIA CAVOUR- Il corteo, nella parte che è partita molto più tardi, intanto prosegue da via Cavour in modo tranquillo e pacifico. Le immagini tv di Rainews rimandano due situazioni opposte: gli scontri da un lato, i colori dall'altro. MANIFESTANTI PACIFICI ASSERRAGLIATI.I manifestanti pacifici volevano sentire i comizi asserragliati sul sagrato. Chi è lì si trova in una situazione a imbuto. FERITO DA PIETRA FOTOGRAFO


Fotografo dell'agenzia Adnkronos ferito da una pietra lanciata dai black bloc. Che impediscono il riformarsi pacifico del corteo e proseguono con gli assalti.GRAVE IL MANIFESTANTE FERITO: BOTTIGLIATA AL VOLTO- E' grave il manifestante è stato ferito in via Cavour a Roma, all'altezza di via dei Serpenti, da una bottigliata al volto. Il sessantenne colpito dè stato trasportato al pronto soccorso dell'ospedale San Giovanni. I VIOLENTI DIVELGONO PIETRE- I violenti divelgono pietre. Ribadiamo: hanno deliberatamente sabotato il corteo per fare guerriglia. La piazza è diventata teatro di battaglia.PIAZZA SAN GIOVANI SVUOTATA CARICHE, BOMBE CARTA, UN FERMATO - All'angolo tra piazza San Giovanni e via Emanauele è guerriglia. Il grosso del corteo sparito. Bombe carta. Fermato un ragazzo dalla polizia. Vola di tutto. I violenti stanno riuscendo nel loro obiettivo: svuotare il corteo. La piazza che doveva concludere la manifestazione è stata svuotata dalla violenza. IN VIA CAVOUR POLIZIA NON INTERVENUTA


Emerge dalle cronache che in via Cavour la polizia all'inizio degli incidenti non è intervenuta. I vigili del fuoco, per il numero di persone in strada, hanno avuto difficoltà a raggiungere le auto in fiamme. IDRANTI E LACRIMOGENI IN SAN GIOVANNI


All' imbocco di piazza San Giovanni le forze dell'ordine sparano acqua con gli idranti. La tensione si sta spostando lì: ci sono giovani con i caschi in testa. I VIOLENTI IN PIAZZA S. GIOVANNI: CARICHE


Dopo gli scontri in via Emanuele Filiberto i blac bloc si sono spostati. Carica della polizia, finanza e carabinieri a San Giovanni. Ma tutto il corteo è arrivato fino alla piazza sotto il ricatto di questi violenti: tra i manifestanti c'era rabbia e anche paura verso i violenti che hanno fatto irruzione nella piazza. Lì ci sono palloncini colorati che dicono "il fine non giustifica i mezzi". POLIZIA CARICA, BARRICATE ERETTE E SGOMBRATE DA PEZZO CORTEO


Corteo deviato dai Cobas, all'incrocio con via Manzoni i violenti hanno eretto barricate sgombrate dagli stessi manifestanti. La polizia carica i violenti. Che hanno rovesciato cassonetti e incendiato un'agenzia interinale. Sassi contro gli agenti. FUMOGENI, SASSI CONTRO ASSESSORATO Fumogeni e lacrimogeni della polizia all'incrocio tra via Labicana e via Merulana che cerca di contenere gli incappucciati. Nella loro marcia violenta per le vie del corteo degli indignados, i blac block hanno assaltato un edificio in via Labicana con all'interno uffici del ministero della Difesa; sono entrati nel palazzo, hanno sfondato vetri e dato alle fiamme altre auto in strada. Colpita anche una struttura probabilmente dismessa della Guardia di finanza. Hanno lancio sassi contro l'assessorato delle Politiche sociali. PIAZZA SAN GIOVANNI TRANQUILLA- Piazza San Giovanni si sta riempiendo, la situazione qui è tranquilla. Qui deve confluire il corteo come meta finale. COLONNA DI FUMO DAL CENTRO DI ROMA- La tensione resta alta. Una densa colonna di fumo si leva dal centro della città ed è visibile da lontano in una giornata assolata. I VIOLENTI VOGLIONO CAOS PER SABOTARE IL CORTEO


I violenti sanno di sabotare la manifestazione ed è chiaro: a questo puntano: al caos per deligittimare un corteo partito in modo variopinto. Non possono avere scusanti né appigli. La reazione dei manifestanti lo dimostra. Come è chiaro che gli attacchi erano pianificati. Torna la domanda: chi sono?SESSANTENNE FERITO DAI VIOLENTI- Un ferito in via Cavour a Roma: si tratta di un militante dei Cobas, di circa 60 anni, rimasto ferito mentre stava tentando di impedire ad altri manifestanti di lanciare bottiglie contro i vigili del fuoco intervenuti per spegnere le auto date alle fiamme. L'uomo è rimasto ferito in modo non grave da una bottigliata al volto. I VIOLENTI ASSALTANO CASERMA- Assaltata caserma dell'esercito dalle parti di via Labicana, sfondato un portone, lanciano fumogeni, lacrimogeni, bottiblie, bruciata un'altra auto, distruggono motorini. Il resto del corteo cerca di isolarli e continua a urlare: bastardi, fascisti, smettetela. MANIFESTANTI CONTRO I VIOLENTI: BUFFONI


MA I BLACK BLOC LANCIANO BOMBA CARTA


Un fumogeno e una bomba carta sono stati lanciati contro la ex sede Agenzia delle entrate a via Labicana. Alcuni manifestanti hanno urlato «buffoni» contro i teppisti ma questi non hanno desistito e ad un certo punto i manifestanti sono fuggiti per paura di «vendette» e ritorsioni da parte dei violenti. E' sempre più chiaro che chi provoca disordini è in contrasto con chi manifesta. PANNELLA AL CORTEO: INSULTATO- Marco Pannella è stato insultato durante la manifestazione romana degli Indignados. Il leader storico dei Radicali è stato apostrofato con un «bastardo» dai manifestanti per il comportamento dei Radicali in aula ieri alla Camera durante la fiducia al governo che - diversamente dall'opposizione - hanno votato sin dalla prima chiama alla fiducia del governo. INCAPUCCIATI BLOCCANO CORTEO,


COBAS LI CONTESTANO- Un gruppo degli incappucciati sta bloccando il corteo all'altezza del Colosseo. I Cobas da un camion li contestano con molta durezza: andate via, abbiamo la crisi a cui pensare, smettetla.


AGGREDITE DUE TROUPE DI SKYA erai300MILA I MANIFESTANTI- La manifestazione è imponente. Saranno forse 300mila o più. SPEZZONE DI VIOLENTI: OCCUPIAMO FORI IMPERIALI- Lo spezzone che ha fatto incidenti ha annunciato che non andrà a San Giovanni perché - dicono - non li rappresentano. Vogliono occupare i Fori Imperiali. L'hanno annunciato al megafono. MANIFESTANTI TRA ROVINE DI MASSENZIO- Prima gli incappucciati, poi una parte di manifestanti entrato nella Basilica di Massenzio. Tra le rovine romane. Lì non ci sono guardie. "Riprendiamoci i nostri spazi", urlano alcuni. Ancora tensione. CLIMA MENO FESTOSO


La manifestazione partita in modo festoso ha ora un clima più serio: l'ironia dopo gli incidenti si è affievolita. SARANNO TRECENTO I VIOLENTI


NEL CORTEO NON SANNO CHI SONO Quelli che provocano disordini saranno chi dice 40-50, ad altri sembrano di più. In realtà saranno trecento. Alcuni hanno i caschi. Di sicuro i partecipanti al corteo non sanno chi sono. ANCHE GENTE DA' DI FASCISTA AI "NERI"


La parte più dura è arrivata ai Fori Imperiali. Blindati impediscono di andare verso piazza Venezia. Gente comune insulta quelli vestiti di nero e incappucciati: anche loro gridano loro "fascisti". DUE LE AUTO A FUOCO- Auto a fuoco, arrivano i vigili, un palazzo avvolto dal fumo, il corteo si spezza e si è fermato. Un incendio è stato spento dai vigili. In città si vede la colonna di fumo nero. Un'auto è una Mercedes. QUELLI DEI NO TAV CONTRO I VIOLENTI: NO VIOLENZA- La contestazione agli incappucciati è molto forte. Quell i vestiti di nero si mescolano allo spezzone dei no tav, ma quelli dei no tav a volto scoperto brandiscono bandiere hanno e urlanourlaTo no alla violenza, la violenza fa reprimere il movimento . I MANIFESTANTI AI BLAC BLOC: FASCISTI


Molti manifestanti contestano i black bloc, uralno loro che non si fa così e gli dicono fascisti. SFONDATE VETRINE DA INCAPPUCCIATI DI NERO


Sfondata una vetrina di un supermercato in via Cavour all'altezza di via dei Serpenti, dei ragazzi hanno preso merci tra cui alcolici e distrutto auto a colpi di mazzate. Al centro del corteo ci sono gruppi incappucciati, vestiti nero. CORTEO VERSO I FORI IMPERIALI, IN MIGLIAIA ANCORA A PIAZZA ESEDRA Con la testa del corteo degli indignati già all'altezza di via dei Fori Imperiali, ci sono ancora migliaia di persone ferme in piazza della Repubblica. BRUCIATA BANDIERA DELL'ITALIA E DELL'UE- Alcuni dimostranti che stanno sfilando per via Cavour si sono arrampicati sopra l'ingresso dell'hotel Atlantico e stanno lanciando alla folla decine e decine di volantini con su scritto «È arrivata la vendetta precaria». I manifestanti, mascherati con l'immagine di Guy Fawkes, hanno anche dato fuoco, usando alcuni fumogeni, a una bandiera italiana e a una dell'Unione Europea. CAMION TEATRI OCCUPATI, MOMENTI DI TENSIONE CON UN GRUPPO DI 'INCAPPUCCIATI' Un gruppo di ragazzi vestiti di nero, felpa con cappuccio in testa e il volto coperto da sciarpe, è passato vicino al camion dei teatri occupati: momenti di tensione mentre il corteo attraversa piazza della Repubblica. CORTEO GIA' PARTITO DA PIAZZA ESEDRA Il corteo dalla piazza è già partito, in anticipo rispetto alle 14. Lo aprono i Comitati per l'acqua, seguono i Cobas. Alla manifestazione partecipa anche la Fiom. CORTEO PARTITO DALLA SAPIENZA In testa c'è il camion dei quattro spazi occupati: il cinema palazzo nel quartiere di San Lorenzo, il teatro Valle, il teatro di Ostia, il teatro Marinoni di Venezia, ovvero spazi culturali autogestiti. Il camion è molto colorato, dietro segue il dragone dei Draghi ribelli. Nel corteo alcune migliaia di studenti, saranno due-tremila. DALLA SAPIENZA, STRISCIONE 'LADY VENDETTA' «Ci avete detto di studiare per essere libere. Ci avete detto di lavorare per emanciparci. Ora ci volete rinchiudere in casa? La vendetta sarà lady». Contiene questa frase lo striscione calato dalla facciata principale dell'università La Sapienza di Roma. Due camion aprono lo spezzone di manifestazione che partirà da piazzale Aldo Moro. Tra gli altri striscioni: «Siamo il 99% e siamo in credito, studenti e precari in rivolta permanente» GLI OCCUPANTI DEL TEATRO VALLE


Con i manifestanti arrivano anche gli artisti e tecnici che occupano il Teatro Valle di Roma.






STRISCIONE ALLA SAPIENZA: 'NON E' IL NOSTRO DEBITO'


Molti manifestanti sono già in piazzale Aldo Moro, davanti all'università La Sapienza dove si sono dati appuntamento studenti, precari e docenti da tutta Italia. Srotolato un grande striscione con la scritta: «non è il nostro debito». Il corteo convergerà nella manifestazione che partirà alle 14 a piazza Esedra, vicino alla stazione Termini. CORI ANTI BERLUSCONI ALLA TERMINI- A Termini un treno di 'indignatì che hanno riempito la stazione di Roma di cori contro Berlusconi. Circa 400 le persone giunte con un regionale da Pisa. Sceso dal treno un corposo gruppo di ragazzi ha iniziato a gridare: «Livorno antifascista», «Bandiera Rossa» e «Berlusconi pezzo di m....». DONNE IN VIA DEL CORSO: 'EVA CONTRO IVA"


Al grido 'Noi la crisi non ve la paghiamo' un ordinato corteo di circa 50 donne si è snodato su via del Corso, davanti al Parlamento, nei pressi di Largo Chigi. Hanno distribuiti volantini. 'Eva contro Iva: o la Borsa o la vita', si legge su uno dei piccoli poster affissi su una vetrina della Galleria Alberto Sordi, che è stata percorsa dalle «indignate col sorriso», come si sono definite alcune delle partecipanti alla protesta. «Basta shopping». Lanciata una borsa di carta rossa contro un portone degli uffici della Presidenza del Consiglio che affacciano su via Santa Maria. CHIUSE STRADE, 4 STAZIONI METRO E SITI ARCHEOLOGICI Scatta intorno alle 12 a Roma la chiusura delle strade del centro e di quattro stazioni della metropolitana per la manifestazione degli Indignati prevista per le 14 da Piazza della Repubblica. Sono 500 i vigili urbani previsti in servizio per oggi nelle strade mentre per la sicurezza ci saranno 1500 uomini delle forze dell'ordine. Alle 12 chiuse le stazioni metro Barberini, Spagna, Cavour e Colosseo, mentre l'Atac devia 39 linee bus. Chiusi per tutto il giorno i siti archeologici centrali come Colosseo, Fori Imperiali, Foro Romano, Mercati Traianei e Colle Oppio, ai quali non si potrà accedere per tutto il giorno. I PUNTI PIU' TEMUTI


Previsti sbarramenti lungo il percorso della manifestazione che arriverà a piazza San Giovanni attraverso via Cavour, via dei Fori Imperiali, via Labicana e viale Manzoni. I passaggi ritenuti più pericolosi, e che quindi verranno sbarrati e presidiati, si trovano all'incrocio tra via dei Fori Imperiali e via Alessandrina, via Napoleone III e via Gioberti, largo del Tritone, Piazza del Popolo all'angolo con il Tridente (Via del Babbuino, Via di Ripetta e Via del Corso). Due elicotteri della polizia sorvoleranno la capitale. DEVASTATE CARROZZE TRENO A CASSINO, UN FERMATO -La Polfer Lazio riferisce che alcuni manifestanti che intendevano partecipare al corteo degli Indignati a Roma hanno devastato due carrozze di un treno diretto dal sud a Roma all'altezza di Cassino, nel Frusinate. Una persona è stata fermata e quattro denunciate. PRIMI ARRIVI IN PIAZZA REPUBBLICA PER CORTEO ROMA- Sono arrivati in piazza della Repubblica a Roma i primi partecipanti alla manifestazione nazionale del movimento degli Indi


gnati prevista per le ore 14. Zaini e sacchi a pelo alla mano sono giunti con i pullman da Milano alla stazione Anagnina e da qui si sono spostati nella zona di Termini. «La passione politica non ha prezzo - recita uno dei primi cartelli esposti in piazza - per tutto il resto c'è Berluscard». «Siamo del popolo viola di Milano - dice Pino, tra i primi arrivati in piazza della Repubblica -. Siamo arrivati con dieci pullman alla stazione Anagnina e di qui alcuni sono andati a San Giovanni dove è in corso un'assemblea pubblica, altri stanno facendo un giro per Roma in attesa dell'inizio del corteo». «Perchè mi sento un indignato? - dice Pino - Perchè mio figlio guadagna 700 euro al mese, assiste disabili ed è costantemente precario e non può costruirsi un futuro. Spero che oggi non ci siano scontri, ma la tensione credo sarà inevitabile». ATTESI MANIFESTANTI DA 80 PROVINCE, 750 PULLMAN DAVANTI A UNIVERSITÀ SAPIENZA PRIMI GRUPPI DI CORTEO Sono circa 80 le province italiane dalle quali si prevede l'arrivo di manifestanti per il corteo degli Indignati di oggi pomeriggio a Roma. Tra le province con il maggior numero di partecipanti attesi alla manifestazione ci sono Milano, Genova e altre dell'Emilia Romagna e della Toscana. Intanto ai caselli autostradali intorno alla capitale sono già in transito i pullman: ne sono attesi circa 750. Gli organizzatori stimano che per l'I-Day potrebbero sfilare in corteo tra le 100 mila e le 200 mila persone. Di fronte all'Università La Sapienza, in piazzale Aldo Moro, si stanno radunando i primi gruppi di studenti, il cui corteo è previsto che si muova verso le 12 per confluire in quello principale che partirà da piazza della Repubblica. NOVECENTO CITTA'


Oltre novecento città in tutto il mondo si preparano alla manifestazione degli 'indignatì. Giovani, disoccupati e precari replicheranno la protesta organizzata a Madrid lo scorso 15 maggio, con presidi ininterrotti dei luoghi cruciali della capitale spagnola. In alcune città la mobilitazione si attende imponente: a Roma - a partire dalle 12 - sono attesi fino a 150mila partecipanti, una folla eterogenea di organizzazioni extraparlamentari, sigle sindacali, movimenti no global, così come collettivi studenteschi e singoli cittadini. Il corteo occuperà il cuore della Città eterna, da Piazza della Repubblica fino a Piazza San Giovanni, passando per il Colosseo (chiuso come altri siti archeologici all'accesso ai visitatori), i Fori Imperiali e via Manzoni. Duemila, gli agenti cui spetterà il compito di tenere sotto controllo la situazione. Un appuntamento atteso anche in altri luoghi simbolo di una protesta che intende denunciare le responsabilità dei centri di potere politico e finanziario nell'attuale crisi: si va dalla marcia su Times Square promessa dagli 'indignatì statunitensi, al ritorno dei precari spagnoli sulla strada che porta dalla periferia di Madrid alla centralissima Puerta del Sol. Complice il fuso orario, il movimento si è già fatto sentire in Giappone, con una marcia che interessa le sedi della okyo Electric Power Co e del ministero dell'Economia.                       s.m.c.p.