domenica 26 giugno 2011

CAMPIONATO ITALIANO MOTOCROSS BEGGI, APERIO E ZECCHINA SUGLI ALLORI A CAVALLARA



di SERGIO CONTI


CAVALLARA- Il quarto appuntamento con il Campionato Italiano Motocross a Cavallara ha consegnato una giornata anomala. Ovviamente questo ha un po’ scombussolato i programmi ma anche gli esiti finali che hanno ovviamente inciso sulla classifica. A vincere sono stati Beggi (MX1), Aperio (MX2) e Zecchina (125).Purtroppo questo appuntamento di Cavallara è cominciato subito in modo anomalo, sin dalle prime ore del mattino. Un imprevisto ritardo delle ambulanze, non arrivate all’orario previsto per l’apertura della manifestazione, ha di fatto slittato di un’ora il programma giornaliero che ha dovuto subire un forte sconvolgimento. Questo non è piaciuto ai piloti, soprattutto quelli della MX1 gruppo A, chiamati per primi al via delle gare e che hanno scelto di non partire per gara 1. Un vero peccato perché la giornata si preannunciava come una delle più interessanti e agonisticamente concitate, ma soprattutto avrebbe reso onore agli organizzatori locali visto l’importante impegno degli uomini del sodalizio del Cross Club Cavallara.Persa l’occasione di scendere in pista per i riders della classe regina ecco il via per la prima manche della giornata: gara 1 della MX2. Qui i piloti hanno faticato per il fondo ancora bagnato (nessuno era ancora sceso in pista) e hanno disputato una gara difficile che ha avuto il suo epilogo con la bandiera rossa esposta a pochi minuti dallo scadere del tempo a disposizione. In questa manche onore al merito per Stefano Terraneo (KTM-Aldini Racing) che si è posizionato subito al comando della corsa per non lasciarla più sino alla conclusione. Dietro a Terraneo giungono nell’ordine Dal Vecchio e Aperio. La seconda manche è stata dominata da Matteo Aperio (Honda-Motobase), secondo ha chiuso un rimontante Klement Gercar (KTM-SRT Motogamma) che proprio sul finire di manche ha avuto la meglio su di un redivivo Stefano Pezzuto (KTM-Ligurcross) giunto terzo. La 125 è stata a senso unico e per questo dobbiamo parlare di un solo protagonista: Simone Zecchina (Suzuki-Team Castellari). Risalito sulla ottavo di litro dopo l’esperienza Mondiale in MX2, Simone non ha perso tempo e si è involato subito, in entrambe le manche, staccando gli avversari di parecchi secondi, addirittura trenta in gara 2. Agli inseguitori non è rimasto che “inseguire” da lontano. Tra questi Luca Moroni (KTM-Steel/Dr.Jack) autore di due secondi posti, così come Alessio Della Mora ha bissato entrambe i risultati, terzo in gara 1 e gara 2.Della MX1 vi è da raccontare della sola seconda manche che ha chiuso la giornata di gare. Qui un primo assolo di Felice Compagnone (Honda-Pardi Racing) che ha tenuto le redini della corsa per nove giri per poi lasciare strada a Cristian Beggi (TM-FG Racing) che è andato vincere la manche. Dietro ai due Stefano Dami (Honda-MB Team).CRONACA DELLE GARE-MX1-Gara 1: la prima manche non è andata in scena in quanto i piloti hanno scelto di non prendere il via.Gara 2: al via è Compagnone ad imboccare la prima curva dopo il rettilineo di partenza ma alla seconda D’Angelo sorprende il battistrada ed è seguito da Lazzaroni. I due però entrano in contatto dopo un salto e hanno la peggio. Né approfitta Compagnone che si insedia in prima posizione seguito da Aldini. Beggi è attardato, alla prima tornata transita quarto ma il reggiano è incontenibile e al giro n°10 attacca il battistrada e passa al comando per non lasciarlo sino alla fine. Secondo chiude Compagnone seguito da Dami.MX2- Gara 1: alla prima curva è Aperio al comando del gruppo di piloti ma dopo poche curve viene sorpassato da Terraneo che rimane leader incontrastato per tutta la durata della manche. Dietro al battistrada si era inserito Dal Vecchio che chiude in seconda posizione, terzo conclude Aperio. Da segnalare che nel corso dell’ottavo giro, a pochi minuti dal termine del tempo a disposizione, viene esposta bandiera rossa perché molti piloti avevano tagliato il tracciato in un punto insidioso. Durante questo giro Aperio aveva già conquistato la seconda piazza ma per il regolamento vigente, con l’esposizione di bandiera rossa, viene tenuto valido il giro completo precedente.Gara 2: avvio concitato con Pezzuto e Aperio, nell’ordine, mattatori sin dalle prime curve. Poi Aperio rompe gli indugi e passa subito al comando. Testa della corsa che mantiene dalla prima all’ultima tornata. Pezzuto resta in seconda posizione sino tre giri dal termine quando Gercar lo attacca e passa secondo.125 2T- Gara 1: hole shot di Moroni che viene subito attaccato da Zecchina, dopo poche curve passa al comando. La sua è una cavalcata solitaria vincendo con grosso margine di vantaggio su Moroni che giunge alle spalle del mantovano. Terzo è Della Mora.Gara 2: stavolta Zecchina è il più lesto seguito da Croci e Peverieri. Moroni si fa sotto e dopo breve tempo si insedia in seconda piazza. Il duo di testa proseguirà, con Zecchina che comanda con ampio margine di vantaggio sul marchigiano, sino alla fine della corsa. Dietro ai due alcuni colpi di scena che hanno avuto come protagonista Alessio Della Mora. Il pilota di San Severino incappa in una incolpevole caduta, causa un altro pilota già a terra dietro ad un salto e perciò non visto. Della Mora ha dovuto così rifare tutto daccapo arrivando comunque al terzo posto finale.MX1 – Gruppo B: una vittoria a testa per Vittorini e Ciuffetelli.MX2 – Gruppo B: due nette vittorie per Dalla Bona.125 – Gruppo B: stesso vincitore per le due manche in programma, Tamagnini.Classifiche provvisorie di campionato dopo la 4^ prova-MX1-Under 21: 1.Amodeo pt.557; 2.Lazzaroni 512: 3.Panzani 429.MX1-Over 21: 1.Pagliacci pt.680; 2.De Rosa 489; 3.Debbi 479.MX1-Elite: 1.Beggi pt.1610; 2.Compagnone 1360; 3.Bracesco 1190.MX2-Under 21: 1.Marrazzo pt.709; 2.De Bortoli D. 660; 3.Muratori 644.MX2-Over 21: 1.Sommaruga pt.487; 2.Bonacina 487; 3.Cogo 439.MX2-Elite: 1.Aperio pt.1500; 2.Mercandino 1205; 3.Bertuzzo 1090.125 2T: 1.Zecchina pt.1960; 2.Moroni 1520; 3.Della Mora 1322.

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NAPOLI, SUI RIFIUTI SCONTRO TRA CALDORO E LEGA

IL J'ACCUSE DI CALDORO «Non ci sto, non ci sto, non ci sto». Con questi tre «non ci sto» il presidente della regione Campania Stefano Caldoro commenta il coinvolgimento nell'inchiesta condotta dalla procura di Napoli in cui risulta indagato per epidemia colposa e dice di non voler pagare colpe altrui. Il governatore ha anche annunciato di abbandonare tutti i tavoli nazionali ed istituzionali per risolvere l'emergenza rifiuti.iniziata con queste parole la conferenza stampa del presidente della Regione Campania Stefano Caldoro. I tre «non ci sto» sono stati così spiegati: «A pagare le colpe di 15 anni di inadempienze e responsabilità dei comuni, responsabilità anche perduranti ancora oggi; a pagare le colpe dei ricatti e del boicottaggio della camorra; rispetto ai comportamenti irresponsabili, di fronte a questa emergenza nazionale, della Lega Nord». Quella della Lega di fronte all'emergenza rifiuti «è una posizione inaccettabile. La crisi si risolve con la solidarietà», ha detto Caldoro, in una conferenza stampa sull'inchiesta rifiuti. «Se abbiamo 15 anni di ritardo, - ha spiegato - non bastano pochi mesi per superarlo. Il governo è già intervenuto nel 2008,ma dobbiamo affrontare ancora tutti insieme la situazione di crisi perchè l'emergenza è nazionale». Caldoro rivendica che la Regione Campania ha fatto «tutto quello che doveva fare. Altri non hanno fatto quello che dovevano, a partire dai comuni e dal governo, per i veti della Lega».Caldoro ha assicurato che alla magistratura fornirà «tutti i chiarimenti necessari, anche documentali, così come ho sempre fatto quando sono stato chiamato».Il reato contestato è quello di epidemia colposa legato ad un atto omissivo ma Caldoro ha ricordato che finora «grazie alle intese» sono state trasferite in altre province della Campania ben 100mila tonnellate di spazzatura provenienti dalla provincia di Napoli. «La Regione ha fatto tutto quello che poteva». Lo ha detto il presidente della Regione Campania, Stefano Caldoro nella conferenza stampa sull'inchiesta rifiuti. La Regione, ha spiegato «ha competenze residuali. La contestazione della magistratura non è su non aver fatto quello che era competenza della Regione, ma quello di non avere attivato le procedure per un'ordinanza».Sono i sindaci a dover fronteggiare la situazione perchè «loro sono la massima autorità sanitaria», ha detto Caldoro «Per quali motivi Nola e Portici, ad esempio, riescono a superare le crisi tenendo le strade pulite?», mentre altri, come Napoli, non «riescono a farlo». Per Caldoro i sindaci «hanno la responsabilità di far trovare sul loro territorio le condizioni per far funzionare il ciclo. Noi daremo sostegno economico, tecnico ed anche politico per favore gli accordi nei comuni per aprire siti di trasferenza, siti di stoccaggio e discariche». «Sono loro che devono rispondere con atti adeguati al problema», ha aggiunto.La camorra «guadagna sulla crisi e sull'emergenza rifiuti e non ha alcun interesse che il sistema funzioni». È il pensiero del governatore campano, Stefano Caldoro, espresso nel corso di una conferenza stampa indetta a Palazzo Santa Lucia a Napoli dopo la sua iscrizione nel registro degli indagati per epidemia colposa da parte della Procura partenopea. «Anche quello che sta avvenendo a Napoli, come ha denunciato il sindaco de Magistris (»dietro ai roghi un'unica regia«, ndr), deve far scattare l'allarme. In alcuni quartieri della città - ha spiegato con un esempio - non ci sono sacchetti, in altri si è oltre i limiti della sostenibilità, colpiti in modo assurdo dalle giacenze. Diversità - ha sottolineato - che destano sospetti. Credo che dietro ci sia la camorra e, per questo, - ha concluso - il mio è un 'nò deciso e netto a subire i ricatti dai clan».LA LEGA CONTRATTACCA-Napoli deve trattare con tutte le regioni, non può sperare in un decreto legge che scavalchi le scelte del Tar del Lazio». Lo ha detto il leader della Lega Nord Umberto Bossi rispondendo ai giornalisti sull'emergenza rifiuti in Campania. Al termine di un tiro alla fune sul Ticino, Bossi, che non ha replicato direttamente al governatore Stefano Caldoro, ha ribadito la richiesta che il sindaco di Napoli Luigi De Magistris sia nominato commissario straordinario ai Rifiuti «così non scappa». «Irresponsabili sono una città e una regione che non riescono a far fronte ai propri rifiuti, che è il primo dovere di un'amministrazione». Replica così, il capogruppo della Lega alla Camera Marco Reguzzoni, a chi gli chiede un commento alle dichiarazioni del presidente della Regione Campania Stefano Caldoro, che ha parlato di atteggiamento «inaccettabile e irresponsabile» della Lega sulla questione rifiuti. «Il governo ha fatto molto per due volte per Napoli - ha aggiunto Reguzzoni - adesso è ora che si rimbocchino le maniche e ognuno pensi ai propri rifiuti». UNICO INDAGATO- Il presidente della Regione Campania, Stefano Caldoro, «al momento è l'unico indagato» nel fascicolo aperto dalla procura di Napoli sull'emergenza rifiuti legato «a una ipotesi d'accusa di epidemia colposa, dovuta a una presunta violazione dell'articolo 7 di una legge regionale 2010 che prevede che in caso di criticità sia il presidente della Regione a dover reperire siti fuori dalle province». A dirlo è il procuratore capo di Napoli Giovandomenico Lepore. «Noi non facciamo atti dovuti - conclude Lepore - noi facciamo inchieste». L'ALLARME DEI PEDIATRI- «La federazione dei pediatri italiani fa sapere oggi che tra i bambini che vivono a Napoli si è registrato un aumento delle malattie respiratorie che va dal 10 al 20%. È una notizia che conferma la gravità della situazione nel capoluogo campano e i seri pericoli per la salute dei suoi cittadini. Occorre un approfondimento a livello istituzionale». Così, in una nota, il senatore del Partito democratico, Ignazio Marino. «Per questo - aggiunge - chiederò al nucleo dei Nas operativo presso la Commissione d'inchiesta sul servizio sanitario nazionale, da me presieduta, di acquisire presso l'Agenzia Regionale per la Sanità Pubblica della Campania, i dati relativi all'incidenza di alcune malattie tra la popolazione di Napoli nell'ultimo anno, per verificare se ci sia stato un incremento delle patologie infettive e non infettive, respiratorie e gastrointestinali».                                                                   r.d.c.

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