sabato 16 aprile 2011

BERLUSCONI SCATENATO:
TOGHE EVERSIVE, NON MOLLO


Silvio Berlusconi difende la legge sul processo breve appena incassata alla Camera e chiama alla crociata contro le toghe e la sinistra. «Sono 17 anni che la magistratura tenta di farmi fuori considerandomi un ostacolo, ma io sono ancora qui e nonostante tutti i processi non sono mai stato condannato». «Andiamo a votare per cambiare questo sistema. Non possiamo continuare a permettere che la sovranità appartenga ai pm eversivi della sinistra». Il premier invoca la commissione di inchiesta «per accertare l'esistenza di una associazione a delinquere a fini eversivi all'interno della magistratura». Non risparmia la Consulta: «La Corte Costituzionale da organo di garanzia è diventato un organo politico, sottoposto al volere dei pm di sinistra». «La sinistra pur di fare il male di Silvio Berlusconi nuoce al Paese». Non usa mezzi termini il premier allaConventionPdl organizzata dalla ministra Brambilla a Roma. «Abbiamo a che fare con un'opposizione che è rimasta quella di sempre. Ha sposato l'ideologia più disumana della storia dell' uomo che è il comunismo. I leader dell'opposizione sono gli stessi giovani dell'89 quando cadde il muro di Berlino: non ebbero il coraggio di dire che avevano torto», ha ripetuto il Cavaliere puntando poi il dito contro i giudici. «La magistratura è permeata dalle idee della sinistra e cercano di cambiare ciò che gli italiani hanno deciso con il loro voto: in termini crudi si chiama eversione, sostituire il governo mandato da voto con chi vogliono loro». Le toghe per il premier hanno molte colpe, tra quelle cita la fine di Bettino Craxi «accusato di tutto e di più, di aver ammassato ricchezze», tutto dimostratosi infondato quando ormai era morto, dice scatenando la standing ovation della convention Pdl. Non mollo dice in tono di sfida. «Ci sarò finché sarà necessario, farò tutto quello che serve». E' convinto di vincere ancora nonostante lo tsunami del Rubygate. ««Vinceremo le prossime elezioni - dice- e siamo pronti a dare il benvenuto, ad aprire le porte del pdl a tutti gli italiani che vogliono dedicarsi a rendere più giusto e migliore il paese».
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