giovedì 17 marzo 2011

NAPOLITANO: «L'ITALIA È UNA, VIVA LA REPUBBLICA»

Nel pomeriggio tutta l'aula di Montecitorio in piedi ha cantato l'Inno di Mameli eseguito da una banda interforze. Lo hanno cantato anche i cardinali Tarcisio Bertone e Angelo Bagnasco. Al termine Berlusconi, ha levato il braccio come in segno di vittoria e l'assemblea ha risposto con applauso lungo e corale. LE CELEBRAZIONI DELLA MATTINA- Questa mattina c'è stata la deposizione di una corona di alloro sulla tomba di Vittorio Emanuele II di Savoia, primo re d'Italia, al Pantheon. L'evento, che rientra nelle celebrazioni per il 150esimo dell'Unità d'Italia ha visto la presenza del capo dello Stato Giorgio Napolitano, del presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi e dei presidenti della Camera e del Senato Gianfranco Fini e Renato Schifani. Alla cerimonia nella capitale hanno preso parte anche i membri della famiglia Savoia: Vittorio Emanuele con la moglie Marina Ricolfi Doria e il figlio Emanuele Filiberto con la moglie Clotilde Coureau. Alla cerimonia erano presenti anche il ministro della Difesa Ignazio La Russa, il sottosegretario Gianni Letta, tra gli altri la presidente della Regione Lazio Renata Polverini, il sindaco di Roma Gianni Alemanno e il presidente della Provincia Nicola Zingaretti. Applausi per il capo dello Stato al termine della cerimonia. Mentre invece al presidente del Consiglio, Berlusconi in più momenti e luoghi della Capitale, i cittadini hanno riservato molti fischi.E Bossi,sulle contestazioni a Berlusconi, ha rilasciato un commento secco: «Peggio per lui».I primi fischi sono arrivati sotto la statua di Giuseppe Garibaldi. Il presidente del consiglio è stato accolto da una serie di urla e di insulti al suo arrivo: «buffone», «bunga bunga», «dimettiti, dimettiti». Un centinaio di persone, assiepato dietro le transenne al Museo della Repubblica romana, al Gianicolo, ha contestato chiaramente il primo ministro, ma pochi minuti dopo, all'arrivo del presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, sono partiti invece applausi e incitamenti. Un solo, sparuto incitamento per il presidente del Consiglio: tra la folla al Gianicolo si è levato infatti anche un urlo 'positivo' verso il premier: «Resisti, resisti». Poi, Berlusconi è arrivato nella basilica di Santa Maria degli Angeli per prendere parte alla messa celebrata dal cardinale Angelo Bagnasco per i 150 anni dell'Unità d'Italia. Al suo arrivo, in piazza della Repubbblica, accompagnato dal presidente del Senato Renato Schifani, il premier è statonuovamente accolto da numerosi fischi dei cittadini che si sono radunati in piazza per assistere alla sfilata delle autorità che partecipano alla celebrazione. Dai commenti della gente è spiccato qualche «vergogna», mentre in chiesa il Cavaliere è stato accolto anche da qualche applauso di incoraggiamento. Diversa l'accoglienza per il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano: un grande applauso della piazza e della chiesa ha salutato il suo arrivo. Applausi anche per il ministro dell'Economia Giulio Tremonti al suo ingresso nella Basilica.
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