venerdì 25 febbraio 2011

SANITÀ PUGLIA: GIP DI BARI ARCHIVIA LA POSIZIONE DI VENDOLA

Il gip del tribunale di Bari Sergio Di Paola ha archiviato, su richiesta della procura, l'indagine a carico del presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola. Questi era indagato, assieme ad altre dieci persone, per presunte pressioni politiche, nel 2008, nei confronti dei direttori generali di alcune Asl pugliesi per indurli a nominare direttori amministrativi e sanitari graditi al governo regionale. Nell'indagine Vendola era indagato per concussione, per fatti che sia la pubblica accusa sia il gip hanno ritenuto non penalmente rilevante. La richiesta di archiviazione era stata depositata presso l'ufficio gip nel marzo 2010 ed era firmata dai tre pubblici ministeri titolari del fascicolo - Francesco Bretone, Marcello Quercia e Desirè Digeronimo - che hanno condiviso che nell'indagine nei confronti del presidente Vendola e di alcune persone indagate non vi fossero elementi per sostenere l'accusa in dibattimento. Nella richiesta di archiviazione, oltre al nome di Vendola, compaiono quelli di altre 10 persone, tra cui l'allora assessore ai trasporti Mario Loizzo, l'ex assessore alla Sanità Alberto Tedesco, ora senatore del Pd, e l'ex dg della Asl Bari Lea Cosentino. Nei confronti degli undici indagati i carabinieri avevano ipotizzato numerosi episodi di concussione (anche tentata) per aver «imposto nel maggio 2008 ai direttori generali delle Asl e di differenti presidi ospedalieri pugliesi le nomine dei direttori amministrativi e sanitari, nonchè di primari di strutture operative complesse al fine di rafforzare la presenza della propria coalizione politica nelle istituzioni locali». Le quattro ipotesi di reato di concussione per le quali la procura di Bari ha chiesto l'archiviazione della posizione del presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola, vanno archiviate perchè «in nessuna delle vicende scandagliate ed esaminate risulta positivamente l'esistenza di elementi di fatto riconducibili alle nozioni di 'minaccià o 'costrizionè penalmente rilevante». Lo scrive il gip del tribunale di Bari, Sergio Di Paola, nelle sette pagine del provvedimento con cui ha archiviato l'indagine a carico di Vendola e di altre dieci persone. Le accuse archiviate facevano riferimento a presunte pressioni compiute anche da politici e dirigenti regionali sui direttori generali delle Asl, per far nominare da questi direttori amministrativi e sanitari e primari indicati dagli amministratori regionali. Il giudice spiega che l'inesistenza di elementi che possano far pensare alla concussione «risulta dall'esame del materiale raccolto sia attraverso le intercettazioni, sia mediante l'assunzione di informazioni dalle persone che sarebbero state destinatarie delle sollecitazioni da parte di taluni degli indagati». Esaminando i singoli capi d'imputazione, il giudice Di Paola spiega che in nessun caso vi sono state «pressioni e influenze», tutt'al più, almeno in un caso, le nomine dei direttori amministrativi e sanitari «appaiono frutto di contrasti tra esponenti politici che si fronteggiano, non senza asprezza e commenti ironici, sulla capacità di raggiungere determinati risultati». L'archiviazione riguarda oltre a Vendola, l'allora assessore alla sanità della Regione Puglia e oggi senatore Alberto Tedesco - accusato di sei episodi di concussione e di altri cinque tentativi di concussione - e gli ex assessore regionale Mario Loizzo (Pd) e l'assessore del comune di Bari Ludovico Abbaticchio (Pd), accusati di un episodio di concussione ciascuno. Nell'inchiesta archiviata erano coinvolti anche il capo dell'ufficio di gabinetto di Vendola, Francesco Manna, il presidente del consiglio comunale di Triggiano (Bari), Adolfo Schiraldi, e Aldo Sigrisi, consigliere comunale di Terlizzi (Bari), ritenuti vicini politicamente a Tedesco; gli ex direttori generali delle Asl di Bari e Lecce Lea Cosentino e Guido Scoditti, l'imprenditore Francesco Petronella e l'ex capo della segreteria politica di Tedesco, Mario Malcangi. Scoditti e Malcangi sono stati arrestati ieri nell'ambito dell'indagine sulla gestione delle nomine nella sanità pugliese.

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