domenica 13 febbraio 2011

CAMPIONATI INTERNAZIONALI D’ITALIA/ E’ IL SUPERMARECROSS PROTAGONISTA A FRANCAVILLA


Trofeo “Gaetano Di Stefano”

di SERGIO CONTI

Con lo sfondo dell’Adriatico si è svolta questa seconda tappa degli Internazionali d’Italia Supermarecross a Francavilla al Mare. Una pista davvero ben disegnata che si estendeva per una lunghezza di un chilometro. Un’ottantina i concorrenti approdati per questo evento che si sono detti entusiasti del percorso ben tracciato dagli uomini del MC Ferentum Francavilla con la supervisione del “vulcanico” Giuliano Pardi. Il pubblico, accorso numeroso, si è assiepato lungo il tracciato e sulla battigia assistendo, entusiasta, ad uno spettacolo intenso e ricco di colpi di scena.Partendo dalla classe regina, la MX1, l’unica meno elettrizzante dell’intera giornata di gare per via del domino incontrastato di Felice Compagnone (Honda-Pardi Racing) autore di due spunti pregevoli nelle rispettive manche. Il campione in carica ha lasciato tutti al palo, partendo al comando, dominando entrambe le frazioni dal primo all’ultimo giro. Al secondo posto un volto nuovo di questo campionato, Nicola Di Luccia, che rimasto fedele alla 250 a 2 tempi, unica in gara, ha sfidato tutti soccombendo solo a Compagnone, mettendo a segno due meritate piazze d’onore. Terzo, per ben due volte, Giuseppe Marafioti. Grande spettacolo e colpi di scena nella MX2. Al primo via scatta Maddii che va a vincere indisturbato. Secondo start con un altro protagonista davanti a tutti, Antonio Mancuso. Il siciliano dopo la caduta al primo via che l’ha costretto ad una rimonta dalle ultime posizioni sino al quarto posto, qui non sbaglia nulla e comanda dal primo all’ultimo giro. Mancuso è rincorso da Carbone e Maddii, quest’ultimo partito attardato. Il toscano passa Carbone ma su questo slancio si trova un doppiato davanti, inevitabile l’impatto che coinvolge anche il calabrese. Carbone è il più lesto a ripartire mentre la KTM di Maddii non si riaccende. Marco ripartirà subito dopo il doppiaggio di Mancuso. A guadagnare su tutti è così Damir Angius (KTM-MC Gonnessa) che con i due secondi posti sale sul primo gradino di giornata.La classe 125, ancora una volta, a senso unico con la doppia vittoria di Manfredi Caruso (KTM-Pardi Racing) che continua con la sua supremazia sugli avversari che, questa volta, hanno visto un importante risultato per Bisi e Gizzi, rispettivamente secondo e terzo in entrambe le manche. Per l’emiliano Bisi si è trattato di una prestazione da incorniciare per via di due spunti in partenza davvero pregevoli. Suoi, infatti, gli hole shot nelle due manche in programma, con alcuni giri davanti a tutti, l’unico che ha potuto davvero contrastare il predominio di Caruso scambiando con lui, per alcune tornate, la testa della corsa. Minicross con importanti colpi di scena: gara 1 è caratterizzata dalla vittoria di Tropepe, incontenibile, dopo un avvio imperioso di Ricciutelli, al comando per un giro. Lo stesso Tropepe è stato protagonista anche di gara 2, dominata per buona parte, ma stavolta commette un errore cadendo sul finire di manche che stava dominando. La vittoria della frazione di chiusura è andata così al bravo Furbetta che si è riscattato da una deludente gara 1 quando, dopo una caduta si è ritrovato con lo scarico danneggiato della sua KTM.


Classifiche di giornata


MX1 (Gara 1) Gr.A: 1.Compagnone; 2.Di Luccia; 3.Marafioti; 4.Amodeo; 5.Tinari.


MX1 (Gara 2) Gr.A: 1.Compagnone; 2.Di Luccia; 3.Marafioti; 4.Fantin; 5.Tinari.


MX2 (Gara 1) Gr.A: 1.Maddii; 2.Angius; 3.Carbone; 4.Mancuso; 5.Zinetti.


MX2 (Gara 2) Gr.A: 1.Mancuso; 2.Angius; 3.Carbone; 4.Weighert; 5.Zinetti.


Minicross (Gara 1): 1.Tropepe; 2.Lentini; 3.Marini; 4.Ricciutelli; 5.Paolucci.


Minicross (Gara 2): 1.Furbetta; 2.Tropepe; 3.Lentini; 4.Marini; 5.Ricciutelli.


125 (Gara 1): 1.Caruso; 2.Bisi; 3.Gizzi; 4.Milani L.; 5.Marinelli.


125 (Gara 2): 1.Caruso; 2.Bisi; 3.Gizzi; 4.Milani L.; 5.Scala.


Classifica provvisoria di campionato dopo la 2^ prova


MX1: 1.Compagnone pt.920; 2.Di Luccia 730; 3.Marafioti 660; 4.Amodeo 640; 5.Tinari 450.


MX2: 1.Mancuso pt.850; 2.Maddii 810; 3.Angius 700; 4.Carbone 630; 5.Zinetti 490.


Minicross: 1.Tropepe pt.880; 2.Furbetta 770; 3.Marini 700; 4.Lentini 670; 5.Paolucci 470.


125: 1.Caruso pt.1000; 2.Bisi 710; 3.Milani L. 700; 4.Gizzi 510; 5.Scala 450.

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MOTO ONE CREA PER LE DONNE RIDERS



di PAOLA MAURIZIO

Nella collezione di MOTO ONE la giacca JC 118 è stata modellata pensando alle donne motocicliste. Funzionalità, protezione ma anche stile in questo indumento indispensabile per le donne “riders” che vogliono sentirsi alla moda. Un capo realizzato in poliestere dalle innumerevoli qualità. Come spesso accade per il mondo maschile, parlare di un capo d’abbigliamento per la moto, s’intende prendere in esame diversi parametri quali sicurezza, praticità, protezione, impermeabilità, ecc. Parlando di una giacca indirizzata al mondo femminile, oltre ai soliti dettagli, MOTO ONE fa particolarmente attenzione anche al pensiero che una donna esprime nel sentirsi a proprio agio con un capo tecnico ma fashion, pur indossandolo in un contesto di svago, come viaggiare in motocicletta.JC 118 è la giacca nata da questi pensieri ed interpretazioni che MOTO ONE ha saggiamente concentrato in questo capo. JC 118, realizzata in Poliestere 300 D, è dotata di membrana impermeabile antivento, di giacca interna staccabile con polsini elastici e tasca porta cellulare. La lunga zip frontale, presenta un flap di protezione con chiusura a velcro che garantisce un ulteriore “stop” alla penetrazione di acqua e vento. Ovviamente non mancano le protezioni CE su schiena, gomiti e spalle, removibili ed intercambiabili, oltre ai bottoni regolabili sulle maniche, alla cintura in vita, alle cerniere apribili sui fianchi per conferire al capo la giusta conformazione e adattabilità al proprio corpo. Inoltre JC 118, sulla parte frontale, presenta tasche a tenuta stagna oltre ad altre tasche di ventilazione presenti anche sulla parte posteriore del capo. Infine vi è la presenza, sulla schiena, di una zip di connessione per un pantalone tecnico della linea MOTO ONE.
Principali caratteristiche:
· Giacca da donna in poliestere 300 D ACT D3
· Membrana impermeabile e antivento
· Protezioni CE removibili su spalle e gomiti
· Protezione antishock su schiena
· Schienale omologato CE (opzionale)
· Giacca interna staccabile con polsini elastici
· Tasche anteriori con zip a tenuta stagna
· Tasca di ventilazione anteriore e posteriore
· Cuffia interna ferma vento
· Cintura regolabile in vita
· Cerniera apribile sui fianchi
· Bottoni di regolazione sulle maniche
· Inserti in reflex sulle spalle
· Zip di connessione pantalone sulla schiena
Colore disponibile: nero
Taglie disponibili: XS - XXXL
Codice prodotto: M1 JC 118
Prezzo al pubblico (consigliato), Iva compresa: Euro 159,00.
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«FINALMENTE L'ITALIA SI STA SVEGLIANDO»

Non c’è ragazza che, dagli anni Sessanta in poi, non conosca le sue battaglie in difesa della donna, della sua libertà di scelta, della sua dignità. Sola una così poteva trasformare una violenza orrenda subita con dolore, in una consapevole e generosa scelta di campo a favore di chi ha poco o niente. Partendo dal palcoscenico, è ovvio, perché Franca non si è mai dimenticata di essere un’attrice che racconta storie insieme a suo marito Dario Fo, ma anche da sola, avendo sempre ben presente il consapevole orgoglio della sua condizione. Anche per questo è entusiasta della manifestazione che si terrà il giorno 13, alla quale parteciperà. Dice: “È un momento di grande fiacca generale, la gente è disinteressata, non ha soldi ed è preoccupata soprattutto di apparire e non di essere. C’è bisogno di una sveglia. Già la manifestazione del 29 gennaio a Milano, è stata bellissima: tantissima gente, uomini e donne, tanti applausi, un grande affetto che ci univa… mi sono commossa. È importante che questa manifestazione accada proprio in questi tempi in cui “il povero Berlusconi” è lì con le mutandine delle sue ragazze in testa. È importante questo svegliarsi, questo campanello d’allarme. Da parte mia spero in un risveglio totale di donne e di uomini da questo sonno profondo. Non mi è mai capitato di vedere un periodo così imbevuto di egoismo, di perdita di dignità, di denaro facile. E queste ragazze che si umiliano e l’uso umiliante che se ne fa per soldi, soldi, soldi. Il 13 ci sarò anch’io. Quello che succede in questi giorni testimonia che in ognuna di noi covava qualcosa. E quando ho letto sull’Unità della “chiamata” per testimoniare il nostro rifiuto, il nostro lutto, mi è sembrato che mi avessero letto nel pensiero perché io credo veramente che in ognuna di noi, casalinga, miliardaria, prostituta, ci sia un forte desiderio di comunicare, di esistere, di esprimere quello che sentiamo. È stata proprio come una grande spinta. E pensare che tutto nasce dal comportamento del signor B., il signore con le mutandine in testa, da un’idea, da un’immagine mortificante della donna. E queste belle ragazze cresciute a pane e televisione, nel culto di una società che premia solo l’apparire, sono un po’ vittime di questa cultura, sembrano non rendersene conto, si tolgono sorridendo le mutandine, guardano alla busta “pesante”… A un certo punto qualche anima bella ci ha definite l’altra metà del cielo. Da parte mia non sentendomi la metà di questo cielo non l’ho mai neanche voluto tutto per me. Non voglio essere al centro delle cose. Penso sempre agli altri, non solo alle donne ma anche agli uomini, al precariato, al debito pubblico che sale, cerco di vedere dove posso essere utile. Credo che per cambiare ci sia bisogno di una politica diversamaquesto nonsarà possibile fino a quando la sinistra non si risolleverà.
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