giovedì 4 novembre 2010

BERLUSCONI ORA ACCUSA LA MAFIA «VENDETTA CONTRO DI ME» GOVERNO TECNICO «ILLEGITTIMO»


«Contro «di me rivolti quotidianamente attacchi infondati» ma «il mio convincimento profondo è che l'amore vince sempre sull'odio e l'invidia». Così il premier Silvio Berlusconi alla direzione del Pdl che aggiunge: «Amo la libertà e resto alla guida del paese finchè gli italiani me lo chiederanno».
«DISCORSO SCRITTO IMPOSTO»
Il premier apre il suo intervento scusandosi per l'attesa e il ritardo, giustificato perchè aveva impegni ufficiali a palazzo Chigi. Poi spiega, scherzando, alla platea che avrebbe voluto fare un intervento «col cuore e a braccio», ma lo «stato generale del partito mi ha imposto un discorso scritto» preparato insieme. Tuttavia, Berlusconi non rinuncia ad una digressione dalle pagine che in mano: «permettetemi, apro una parentesi...» e rivendica la grande democrazia che c'è all'interno del partito.
«NON ESCLUDO VENDETTA MAFIA»
Eenca i «successi» del governo contro la mafia e prevede: «Per la prima volta si profila la possibilità di sconfiggere e debellare per sempre la piaga della mafia e della criminalità organizzata». Quindi il premier aggiunge un timore: «Visti i colpi che stiamo infierendo, nessuno oggi può con certezza escludere che alcune cose che accadono siano frutto della vendetta della malavita».
ALLA SINISTRA E "CERTE" PROCURE: «NON MI ARCHIVIERANNO»
Continuano a «gettare fango» su di me ma io non mi fermo. Berlusconi assicura che il governo andrà avanti per completare la legislatura. Il Cavaliere spiega che non si farà fermare «dagli attacchi e dagli espedienti ad arte» «basati su invidia e odio» che «certe Procure» sferrano contro di lui. “Non mi archivierete con congiure”. «Non mi archivierete con una congiura di palazzo perchè gli italiani non lo consentirebbero», ha esclamato tra gli applausi della platea.
«DA FLI CHIAREZZA O VOTO»
«Se Fli ritiene esaurita l'esperienza di questo governo e non intende andare avanti, lo deve dire con chiarezza e lo deve dire subito», afferma il premier dal palco della direzione del Pdl. In quel caso, il Pdl e la Lega sono «pronti ad andare subito alle urne».
SNOCCIOLA LE COSE FATTE
«La sinistra ed il sindacato avevano reso la scuola e le università un ammortizzatore sociale costoso e dequalificato. Noi abbiamo fatto tre riforme e tolto le incrostazioni che rischiavano di uccidere la nostra università». parlando della riforma dell'università il premier aggiunge: «Vi dico che arriveranno i soldi necessari per completare le riforma» del ministro Gelmini: bisogna approvare «subito e senza indugi la riforma dell'università già votata dal senato».
«PM SOTTO GOVERNO: MAI PENSATO»
«Dobbiamo evitare strumentalizzazioni sulla giustizia. Ci accusano di voler assoggettare i pm ai poteri dell'esecutivo. Non c'è mai stata quest'idea, non c'è mai stata nei progetti».
«SUI MEDIA SOLO ANTIBERLUSCONISMO»
«Ci sono due realtà: quella del fare e quella virtuale che raccontano i media, una realtà fatta solo di antiberlusconismo condito in tutte le salse che i giornali prendono in considerazione», sottolinea il presidente del Consiglio.
«ABBIAMO I NUMERI PER ANDARE AVANTI»
«Noi siamo gli unici a poter garantire stabilità politica e crescita del Paese. Siamo in campo e ci resteremo, vogliamo completare la legisaltura. In questa situazione in cui sono state avviate le riforme» lo scioglimento del governo «sarebbe un atto di autentica irresponsabilità che il paese e gli italiani non capirebbero». «Noi abbiamo i numeri per andare avanti - assicura il Cavaliere -. Non avendo i numeri per governare, questa sinistra chiede tutti i giorni a gruppi che sono usciti dal Pdl di staccare la spina al governo, ennesima manifestaione di iresponsabiltià e disperazione politica».
«CINQUE PUNTI» Il governo porterà avanti i cinque punti programmatici sui quali ha ottenuto la fiducia del governo a settembre, assicura il premier. «Lo ricordo a chi parla di immobilismo e a chi ci chiede un passo indietro: non faremo alcun passo indietro e faremo invece cinque passi avanti», dice. «Forse si sarebbe potuto fare di più - riconosce Berlusconi - per ridurre le pesanti eredità del passato. Io mi sono rivolto al Parlamento per completare le riforme necessarie e per ammodernare l'Italia in cinque settori strategici, su quei cinque punti su cui il governo ha avuto una fiducia più ampia del 2008».
«UNITI AL VOSTRO LEADER»
«Oggi è in atto un tentativo estremo, violento di aggredirci. Mi appello a tutti voi, di fronte a questo attacco è il momento della coesione, è l'ora che la nostra classe dirigente faccia squadra e diventi blocco granitico e metta da parte le questioni personali per difendere il Pdl e gli italiani moderati», Afferma il presidente del Consiglio rivolgendosi agli esponenti del Pdl presenti alla direzione nazionale. «Il partito va preservato come un bene comune, il Pdl è forte e unito intorno al suo leader e al suo governo», osserva il Cavaliere. Berlusconi parla di «una grande prova di democrazia interna» riferendosi alle nuove regole dello statuto.
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