mercoledì 13 ottobre 2010

LA RAI PUNISCE SANTORO. DIECI GIORNI DI STOP. PROTESTA A VIALE MAZZINI

Michele Santoro di nuovo nella bufera. Il conduttore di 'Annozero', su decisione del direttore generale della Rai, Mauro Masi, e' stato multato con una sospensione di 10 giorni, a partire dal giorno 18, e con la detrazione dallo stipendio, per il 'Vaffa...' ai vertici dell'azienda detto nella trasmissione d'apertura del 23 settembre. Scoppiano subito le polemiche e le accuse di "azione censoria". Ma Masi, in una nota spiega: "Il provvedimento disciplinare non puo' essere in alcun modo considerato riconducibile a iniziative editoriali tendenti a limitare la liberta' di espressione o il diritto di critica. Santoro si e' reso responsabile di due violazioni disciplinari ben precise: l'uso del mezzo televisivo a fini personali; un attacco diretto e gratuitamente offensivo al Direttore Generale". Una decisione da cui si dissocia subito il presidente della Rai, Paolo Garimberti, che parla di provvedimento "manifestamente sproporzionato"e non condivisibile, "al di la' di altre considerazioni". Santoro scrive al cda dell'azienda: "Il provvedimento disciplinare assunto nei miei confronti, con una procedura ad personam, e' di una gravita' inaudita e, contro di esso, reagiro' con tutte le mie forze in ogni sede". Il giornalista parla di "un vero e proprio attentato alla televisione di fronte al quale ognuno deve assumersi le proprie responsabilita'". Per l'avvocato Domenico D'Amati, legale di Michele Santoro, il provvedimento al programma rientra in ''un uso abnorme del potere disciplinare con finalita' repressive del diritto di informazione e di critica correttamente esercitato in Annozero''. L'abnormita' e' resa evidente, tra l'altro, ''dalla entita' della sanzione, che, pur se risultante dal regolamento aziendale, e' pari al doppio del massimo consentito dal CNLG per la sospensione, che e' di cinque giorni, in considerazione della elementare esigenza di continuita' del lavoro giornalistico''. Il fatto e' ''molto grave - spiega D'Amati - perche' si aggiunge ad altri precedenti comportamenti diretti ad ostacolare la messa in onda di Annozero e quindi a sottrarsi non solo ai doveri dell'azienda verso i telespettatori ma anche all'esecuzione di una sentenza del Tribunale di Roma confermata in appello''. Per il legale, ''questo modo di agire non e' conforme ai doveri di un pubblico amministratore anche perche' appare in linea con interessi extra aziendali, emersi tra l'altro da recenti indagini della Procura della Repubblica di Trani. Questi saranno i temi delle iniziative che promuoveremo in sede giudiziaria''. D'Amati conclude sottolineando che ''Il Consiglio di Amministrazione della Rai non puo' restare spettatore di questa vicenda in quanto ha precisi doveri di intervento a tutela del pubblico interesse. La sua inerzia comporterebbe una piena assunzione di responsabilita'''. La sospensione di Michele Santoro per 10 giorni è "una decisione sbagliata ed abnorme" di cui "il direttore generale si assume ogni responsabilità", secondo i consiglieri di minoranza della Rai, Nino Rizzo Nervo e Giorgio van Straten, secondo i quali lo stop di Masi al conduttore di 'Annozero' "conferma, come era già emerso dalle intercettazioni di Trani, la sua volontà di assecondare le pressioni politiche esterne per chiudere la trasmissione di Santoro". "Ci chiediamo con preoccupazione - aggiungono i due consiglieri - in quale Paese sarebbe possibile quello che sta avvenendo in Rai: un'azione continua e destabilizzante che ha come obiettivo ormai scoperto quello di intimidire e ostacolare le trasmissioni sgradite al presidente del Consiglio". "Adesso Santoro deciderà cosa fare, da parte nostra - avvertono Rizzo Nervo e Van Straten - non possiamo però accettare che i tempi di attuazione di un provvedimento disciplinare, destinato peraltro ad essere annullato in sede di ricorso, possano avere come effetto la mancata messa in onda di una trasmissione di successo determinando un grave danno aziendale anche in termini di mancati ricavi pubblicitari. Nel caso in cui ciò dovesse accadere, non vi è dubbio che il direttore generale sarà chiamato personalmente a risponderne. E' consolidata prassi aziendale, infatti, che la decisione di indicare le date in cui la sospensione verrà applicata spetta ai direttori di rete e di testata per evitare, come è del resto logico, che un provvedimento disciplinare possa tradursi in un danno per il funzionamento della rete o della testata". Matteo Orfini, responsabile Informazione e Cultura del Pd, e Morri, capogruppo Pd in commissione di Vigilanza: "La decisione su Santoro dimostra l'ossessione del centrodestra nei confronti di Santoro". Antonio Di Pietro, leader dell'Idv, torna a chiedere le dimissioni "immediate" di Masi e afferma che il provvedimento "e' la conferma che l'ordine impartito da Palazzo Chigi sulle epurazioni delle voci libere e sulla censura nei confronti delle opposizioni definite scomode e' arrivato a destinazione". L'Idv, il 'Popolo viola' e la Fnsi aderiscono alla protesta davanti agli studi Rai, indetta da 'Articolo 21'. Non solo: Il movimento del Popolo Viola lancia l'iniziativa 'Tv spenta il 21 e 28 ottobre' come forma di protesta dontro la direzione generale della Rai di Mauro Masi e segno di solidarietà con la redazione di Annozero e con Michele Santoro. Si tratterà di uno 'sciopero dei telespettatori' in concomitanza con le giornate di sospensione inflitte a Santoro e alla sua trasmissione da Masi, considerata espressione "dell`ennesimo inaccettabile attacco alla libertà d`informazione perpetrata dal Governo". "Nei giorni di giovedì 21 e giovedì 28 ottobre invitiamo tutti i cittadini che hanno a cuore il pluralismo e la libertà a tenere e televisioni spente dalle 6 alle 24 - spiegano i coordinatori del 'Popoplo viola'- per ribadire che i diritti alla critica e al dissenso sono valori fondamentali della democrazia". Per promuovere l`iniziativa, è stata aperta una pagina Facebook dedicata che si chiama 'Sciopero dei telespettatori' contro la sospensione di Santoro e Annozero. "Nei primi minuti dalla nascita ha registrato un’ impennata di consensi (http://www.facebook.com/pages/Sciopero-dei-telespettatori-contro- la-sospensione-di-Santoro-e-Annozero/154482654590432?v=wall) a dimostrazione che i cittadini hanno fortemente a cuore la libertà d`informazione nel nostro Paese", dicono al coordinamento dei Viola. Daniele Capezzone, portavoce del Pdl, difende la decisione di Masi: "Chiunque abbia occhi per vedere sa bene la strategia che Michele Santoro ha messo in atto. Per un verso, cerca l'escalation, alimenta un crescendo di provocazioni, insulta uno dei massimi dirigenti dell'azienda".Verna, segretario nazionale dell'Usigrai, il sindacato dei giornalisti Rai: "Se Masi crede di fermare Annozero con la sanzione disciplinare a carico di Michele Santoro si sbaglia di grosso. Il sasso in bocca alla liberta' di informazione di cui giustamente parla il segretario della Fnsi, Franco Siddi, si trasformera' per lui in un boomerang.E' evidente che Santoro potra' andare in onda, anche nelle giornate di sospensione indicate dal direttore generale", dice verna. "E' stato fatto un errore marchiano da parte del direttore generale- prosegue Verna.- Ha gia' scelto i giorni in cui Santoro dovra' fermarsi. Questo e' precluso dallo statuto dei lavoratori, dall'articolo 7, in cui si dice che il lavoratore ha 20 giorni di tempo per impugnare la sanzione. Dunque entro quei 20 giorni la sanzione non puo' essere eseguita". Per il segretario la sospensione "e' l'ennesimo errore dei tanti che Masi sta facendo sul piano industriale, sul mancato rinnovamento tecnologico, sulla riduzione degli spazi informativi e di fatto del pluralismo".
Aggregatore notizie RSSShareContatore visite gratuito