martedì 12 ottobre 2010

«BETTINI SI È DIMENTICATO DI ME» SCARPONI NON HA DIGERITO LA MANCATA CONVOCAZIONE AZZURRA. ORA ‘GIRO DI LOMBARDIA’

di SERGIO CONTI

Sono farciti di rabbia e amarezza i podi colti in Toscana e in Emilia da Michele Scarponi. Per la mancata convocazione in Nazionale per il mondiale australiano. Michele Scarponi ci sperava, confidava in una chiamata da parte del nuovo cittì Paolo Bettini. Sarebbe stata una fantastica accoppiata con l’ altro marchigiano Andrea Tonti. Invece neanche uno squillo. «Bettini in questi mesi non si è fatto mai sentire, sia in senso positivo che negativo — confessa Michele Scarponi —. Dispiace, mi aspettavo un altro tipo di trattamento». IN FIN DEI CONTI il professionista filottranese, classe 1979, era reduce dal Mondiale 2009 di Mendrisio, quando sull’ammiraglia c’ era ancora il compianto Franco Ballerini, dove aveva lasciato una buona impressione. «In Australia non potevo sicuramente ricoprire il ruolo di velocista, però un altro incarico me lo potevo ritagliare. Magari simile al compito che hanno svolto Nibali e Visconti». Invece è stato costretto a guardare l’ iride in tivù «e alla fine il 4° di Pozzato è stato un buon risultato, per come si era messa la gara all’ ultimogiro, quando davanti, a un certo punto, non c’ era nessun italiano». ORMAIACQUA PASSATA, il presente parla di uno Scarponi in grande forma. E ciò aumenta ancor di più il rammarico. Secondo alcune settimane fa a Prato, terzo sabato all’ Emilia. Poteva arrivare anche l’ oro sull’ erta bolognese di San Luca, «ma ho optato per una volata lunga—racconta —. Sono partito ai 350 metri contando di farcela, invece Gesink e Martin avevano più birra di me. Poteva andar meglio, ma sono contento lo stesso. Ho dimostrato di avere una buona gamba e sono fiducioso per l’ ultima gara». Sabato, il Giro di Lombardia. «La corsa più importante dopo il Giro d’ Italia (dove ha sfiorato il podio, ndr)». Quest’ anno ancora più impegnativa. Dopo il Ghisallo ci sarà il ritorno di una salita lunga, la Colma di Sormano, in attesa del San Fermo che come consuetudine potrebbe decidere la corsa. «UN TRACCIATO che mi si addice particolarmente. Voglio far bene, vorrei fare l’ ultimo regalo a Gianni Savio». Sarà infatti l’ ultima gara di Michele Scarponi in maglia Androni. Il giorno dopo comincerà a pensare alla nuova avventura che lo attende nel 2011 con la Lampre Farnese, diretta da Giuseppe Saronni. Ma per ora testa e gambe solo per il Lombardia.
Nella foto> Michele Scarponi e Gianni Savio

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