venerdì 16 luglio 2010

BERLUSCONI: P3 E INCHIESTA SULL'EOLICO «UNA MONTATURA»

Berlusconi, Eolico? «Una nuova vergognosa montatura» Alcuni giornali «stanno mettendo in atto una nuova vergognosa montatura già smentita dai fatti tentando di coinvolgere il presidente del Consiglio e il Popolo della Libertà in vicende poco chiare da cui siamo lontani anni luce». Lo ha dichiarato il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, in un audiomessaggio sul sito dei Promotori della Libertà. «Non ci sono ipotesi diverse di governo» «Voglio ricordare ancora una volta che la nostra è la prima forza politica in Italia», ha continuato il premier. «Abbiamo vinto tutte le sfide elettorali, degli ultimi 2 anni: le elezioni politiche, le elezioni europee, le elezioni amministrative, le elezioni regionali. Siamo quindi il pilastro portante del governo, e nella realtà e nei numeri non ci sono ipotesi diverse di governo». Ferranti, Pd: «Sarà il caldo ma Berlusconi straparla» «Sarà il caldo ma Berlusconi straparla – commenta la capogruppo del Pd nella commissione Giustizia della Camera, Donatella Ferranti. - L'inchiesta sulla P3 non è una invenzione giornalistica ma un'accurata indagine della procura di Roma che dovrebbe allarmare tutti coloro che rivestono ruoli di responsabilità nelle istituzioni repubblicane. Berlusconi, invece, non dimostra responsabilità politica e delegittima la fiducia nelle istituzioni. Ancora più goffo il tentativo di prendere distanza da una inchiesta che ha già portato alle dimissioni del sottosegretario Cosentino e che vede coinvolto il sottosegretario alla Giustizia, Giacomo Caliendo, il coordinatore nazionale del Pdl, Denis Verdini e alti rappresentanti delle istituzioni. Mi sembra che ce ne sia abbastanza per tirare fuori la testa dalla sabbia». Bersani: il premier deve venire in Parlamento«Sotto l'idea del “ghe pensi mi” alla fine si costruiscono dei meccanismi paralleli alla vita politica e amministrativa, favoriti da una legislazione speciale». Lo ha detto il segretario del Pd intervistato dal Tg3 a New York. «È un problema di singolo malaffare e di malcostume ma anche di meccanismi cui mettere mano». Per Bersani, Berlusconi invece di minimizzare dovrebbe andare in parlamento a dire cosa pensa dello Stato. «Bisogna che le intercettazioni siano garantite, che la magistratura possa fare il suo lavoro e che la politica, quando c'è qualcuno coinvolto, abbia la forza di dire dimettiti». Ma, ha sottolineato, «serve anche qualcosa di più: una riscossa civile» del Paese. «Non c'è da essere preoccupati» «Non c'è da essere preoccupati, occorre continuare a lavorare con tranquillità». Silvio Berlusconi invita gli esponenti dell'esecutivo ad «andare avanti» e soprattutto ostenta sicurezza «nonostante i tentativi di delegittimazione» in corso. Il premier, secondo quanto riferiscono fonti ministeriali, questa mattina in Consiglio dei ministri è stato categorico: «Andiamo avanti cinque anni. Non date retta ai giochi di palazzo. Dobbiamo concentrarci sulle cose concrete, parliamo dei fatti e dei risultati che abbiamo raggiunto». Inchieste: «Un disegno per delegittimarci» Il Cavaliere, riportano le stesse fonti, ha fatto un accenno proprio alle ultime inchieste giudiziarie quando ha spiegato che si tratta solo di «chiacchiere che non ci scalfiscono». «C'è un disegno per delegittimarci», ha insistito il Capo del governo, «noi andiamo avanti per la nostra strada». Il presidente del Consiglio ha annunciato poi di volersi concentrare sul partito, arrivando a rinunciare anche alle vacanze, e ha intimato i presenti a non prestare il fianco a polemiche sterili, soprattutto con i finiani. Il premier ha messo uno stop anche alla 'querelle sulle quote latte. L'argomento è stato posto in Consiglio dei ministri proprio dal responsabile dell'Agricoltura che ha fatto intendere di voler raffreddare le tensioni su questo tema. Chiudiamo la vicenda, è stato l'invito del Cavaliere che avrebbe trovato d'accordo tutti. Berlusconi dopo il Consiglio dei ministri ha poi avuto un incontro con Umberto Bossi sul federalismo. Prima della riunione qualche battuta nei confronti di Giulio Tremonti. Secondo alcuni quotidiani ambirebbe a diventare presidente del Consiglio: i ministri hanno scherzato così con il responsabile di via xx settembre: «Già che ci sei prendi contatti con le stanze presidenziali...». Il ministro Alfano«Non si può fare di tutta l'erba un fascio e dare la caccia alle streghe». Così il Guardasigilli Angelino Alfano, a Bruxelles dove ha partecipato al Consiglio dei Ministri Ue di Giustizia e Affari Interni. «Sono il ministro della Giustizia - ha detto ancora Alfano - e non intendo commentare un'inchiesta in corso. Ciascuno faccia il proprio dovere, sia dal punto di vista degli inquirenti che da quello dei diritti di chi deve difendersi». L'avvocato del premierNiccolò Ghedini annuncia «azioni giudiziarie» contro i giornali che «tentano di gettare discredito» nei confronti del premier in relazione alla vicenda degli appalti per l'eolico. «In relazione agli articoli apparsi in questi ultimi giorni ed ancora oggi su alcuni quotidiani - scrive il legale e parlamentare del Pdl - tendenti a far ritenere che vi fosse una consapevolezza da parte del Presidente Berlusconi di attività antigiuridiche di terzi, peraltro ancora da comprovare, si deve ribadire come tali prospettazioni siano del tutto inveritiere e contraddette dagli stessi atti processuali. Ancora una volta con la parziale pubblicazione di atti di indagine, in palese violazione di legge, si tenta di gettare discredito nei confronti del Presidente Berlusconi. È evidente che saranno esperite tutte le azioni giudiziarie del caso».Ghedini: querelo Orlando Ghedini sapeva nulla delle riunioni della cosiddetta P3 con Verdini? Lo chiede Leoluca Orlando, portavoce dell'Idv: «C'è da chiedersi se l'onorevole Ghedini, collega di partito dei vari Scajola, Brancher e Cosentino, non sia stato in qualche modo a conoscenza delle riunioni in casa Verdini per fare pressioni indebite sui membri della Consulta che stavano per giudicare la costituzionalità del Lodo Alfano, che è un suo obbrobrio giuridico». «L'Onorevole Leoluca Orlando è evidentemente assai confuso. Come dovrebbe facilmente comprendere un conto è la critica politica altra cosa è l'indicazione di precisi comportamenti antigiuridici - replica Ghedini - Comunque avrà occasione in giudizio di spiegare le sue tesi. Vi è un unico dato certo e che sarà agevole provare ovvero la mia totale estraneità diretta o indiretta alle vicende in oggetto. Solo di questo dovrà rispondere l'onorevole Orlando». Anche Sica in Procura L' ex assessore all' Avvocatura della Regione Campania Ernesto Sica, indagato per l' inchiesta sugli appalti per l' eolico in Sardegna e sul falso dossier contro il presidente della giunta regionale campano Stefano Caldoro, è stato ascoltato questa mattina dai magistrati della Procura di Roma. Sica è stato accompagnato dai legali Felice Lentini e Fabrizio Merluzzi. L'ex assessore e sindaco di Faiano-Pontecagnano (Salerno) ha detto di aver «ribadito la mia assunzione di responsabilità politica per atti esclusivamente politici ed ho avuto modo di chiarire la mia assoluta estraneità ad associazioni segrete o palesi che siano. Ringrazio, pertanto, i magistrati della serenità con la quale hanno compreso un aspetto squisitamente politico e non delittuoso del mio operato». Sica si era dimesso domenica scorsa da assessore al termine di un faccia a faccia con Caldoro
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