venerdì 14 maggio 2010

LA CRISI IRROMPE SUI MERCATI BORSE IN DECISO CALO EURO SEMPRE PIÙ GIÙ

Dopo una partenza negativa le borse europee ampliano le perdite a meta' mattinata. Si fa piu' pesante l'andamento degli indici nelle capitali, mentre tornano a farsi sentire sui mercati i timori legati al debito degli Stati del Vecchio Continente e all'impatto che le manovre di contenimento del deficit potrebbero avere sulla ripresa economica. L'indice Dj Stoxx 600, principale indicatore dei listini europei, arretra dell'1,8%. Maglia nera delle borse e' Madrid (-4%), seguita da Milano (-3%) e Parigi (-2,5%). Cedono oltre un punto percentuale Londra (-1,5%) e Francoforte (-1,1%). I timori relativi all'economia, con l'euro sceso sotto quota 1,25 dollari e con un aumento del rendimento dei titoli di Stato dei Paesi piu' a rischio, pesano in particolare sulle banche (-3,7% l'indice Dj Stoxx di settore), sulle materie prime (-3%) e sugli assicurativi (-2,6%). Le vendite piu' massicce colpiscono i bancari Societe Generale (-6,7%), Banco santander (-6%), Bbva (-5%). Si fa ancora piu' pesante la situazione a Piazza Affari, con gli indici che cedono oltre il 3%: il Ftse Mib scivola del 3,16% mentre il Ftse All Share scivola del 3,05%. Ad affondare Piazza Affari sono ancora una volta le banche guidate da Ubi (-6,37%), Banco Popolare (-5,02%) e Bpm (-5,19%). Ribassi superiori ai quattro punti percentuali per Intesa, Unicredit e Mediobanca. Ulteriore stretta sugli indici di borsa milanesi, con il Ftse Mib in calo del 3,5% a 20.149 punti ed il Ftse All Share del 3,39% a 20.756 punti, in attesa di conoscere i dati Usa sulle vendite al dettaglio, previsti per le 14.30, sulla produzione industriale, 45 minuti piu' tardi e sulla Fiducia del Michigan, poco prima delle 15.00. Il listino di riferimento appare completamente in rosso, conparticolare tensione sui bancari Ubi (-5,9% a 7,98 euro), i cui dati trimestrali hanno deluso le attese degli analisti, Banco Popolare (-4,01% a 4,25 euro) e Bpm (-4,86% a 3,57 euro). Pesanti Unicredit (-4,4% a 1,83 euro), Intesa Sanpaolo (-3,26% a 2,22 euro), che ha riunito nella mattinata il Consiglio di Gestione, Mediolanum (-3,72% a 3,62 euro), dopo la corsa della vigilia con i conti trimestrali, e Mediobanca (-3,65% a 6,2 euro). In campo assicurativo Generali lascia sul campo il 3,77% a 15,04 euro e Unipol, che ha diffuso i i dati trimestrali, il 3,12% a 0,71 euro. Scivola Prysmian (-5,16% a 11,76 euro), all'indomani dei dati trimestrali, diffusi quasi a borsa chiusa. I timori per la crisi frenano Impregilo (-4,94% a 2,06 euro), Italcementi (-2,69% a 7,59 euro), Cementir (-4,12% a 2,5 euro) e Buzzi (-2,56% a 10,28 euro). Sotto pressione Fiat (-2,94% a 9,23 euro) e Pirelli (-2,35% a 0,45 euro), insieme ad Eni (-2,6% a 16,11 euro) ed Enel (-2,82% a 3,7 euro). Piu' caute Terna (-1,13% a 3,05 euro), Snam (-0,93% a 3,46 euro) e Parmalat (-0,77% a 1,92 euro). Non mancano i rialzi in una seduta difficile, con Risanamento (+6,41% a 0,36 euro) e Juventus (+1,44% a 0,8 euro). Limitato (-0,65% a 0,76 euro) il calo della Roma. Sono in calo anche i futures sugli indici di Wall Street, appesantiti dalle crescenti preoccupazioni per la crisi del deficit in Europa e dall'andamento dei titoli finanziari. Il contratto sul Dow Jones cede lo 0,7% a 10,697 punti; quello sullo S&P 500 arretra dello 0,8% a 1.147,1 punti e il derivato sul Nasdaq-100 perde lo 0,7% a 1.933 punti. Nel pre-mercato, e' da segnalare il ribasso di Citigroup (-1,7%). Male anche il colosso dell'alluminio Alcoa (-1,3% alla Borsa di Francoforte) penalizzato dal calo dei prezzi dei metalli. Tra i tecnologici va giu' l'azienda di chip per computer grafica Nvidia (-3,3%) dopo aver previsto un calo delle vendite del 5% rispetto al trimestre passato. Sul versante macro, oggi sono in programma i dati su vendite al dettaglio, produzione industriale e scorte industriali e fiducia dei consumatori.
Contatore visite gratuito Aggregatore notizie RSSAggregato su Addami