venerdì 7 maggio 2010

ATTACCO ALLA DANDINI BERLUSCONI TACE SU SCAJOLA E CRITICA "PARLA CON ME!"

Nessun accenno a chi sarà il sostituto di Claudio Scajola («ne riparleremo tra qualche giorno»), nè tantomeno Silvio Berlusconi si è soffermato in Consiglio dei ministri sul momento politico. Il premier, però, durante la riunione di oggi, riferiscono alcuni partecipanti al Cdm, ha criticato Parla con me, la trasmissione condotta da Serena Dandini, in onda ieri sera su Rai3. «Avete visto, è veramente incredibile come un servizio pubblico possa continuare in queste aggressioni», ha osservato il premier. "Come al solito, una trasmissione pagata con i soldi pubblici si diletta nell'avere come unico bersaglio il governo e si diverte ad aggredirlo" è stato il commento di Berlusconi. Ieri sul divano rosso della Dandini c'era Stefania Sandrelli, candidata ai David di Donatello per il film di Virzì La prima cosa bella ma è stato altro ad andare storto al Cavaliere, quel monologo di Ascanio Celestini, in chiusura di programma, su «Toni corrotto e Toni mafioso» - uniti nel «grande partito del piccolo popolo» - il primo «più importante» capo del Governo, l'altro «Presidente della Camera». Governo che in una «grande stagione di riforme» avvia la «depenalizzazione della corruzione» e della «mafia». Stamani, in Cdm, lo sfogo di Berlusconi, contro un programma che «pagato con i soldi pubblici» ha un unico bersaglio, il Governo. Ma è «la natura» della satira, replica in una nota la Dandini, che le fa prendere di mira «il potere», e il potere tout court se è vero che «sono stati numerosi gli elettori del centrosinistra che hanno inviato le loro mail di protesta perché in trasmissione abbiamo fatto numerose battute contro il gruppo dirigente del Pd». E se oggi in Italia il potere «si identifica con Berlusconi siamo costretti ad occuparci di lui con una certa continuità. In passato è toccato a Prodi, D'Alema, Craxi, Veltroni e tanti altri. Tutto qui». La difendono esponenti dell'opposizione (per Pardi - Idv -, «la satira è libera», per Vita - Pd - lo sfogo del Premier in Cdm «con tutto quello che avviene nel mondo la dice lunga»), anche in Cda Rai. Per Nino Rizzo Nervo quella di Berlusconi su Raitre e certi suoi programmi è «un'ossessione», Giorgio Van Straten chiede al Premier di «rispettare la Rai e tutelarne l'autonomia per motivi evidenti di conflitto di interessi, tanto più in questi giorni in cui ha assunto l'interim del ministero competente». La domanda, chiosa Rizzo Nervo, è se la Dandini non piaccia al Cavaliere nel ruolo di «da presidente del Consiglio, proprietario della tv concorrente e o da ministro ad interim dello Sviluppo economico». Ma per il Premier e la maggioranza quella vista non è satira, è insulto. E questo, commenta il consigliere di maggioranza Antonio Verro «non deve accadere mai», soprattutto quando «oggetto di denigrazione e insulto sono i vertici delle istituzioni democratiche», in primis il Presidente del Consiglio. Allora è altro, è «gettare fango sul Paese» e chiedere che ciò non avvenga sulla Rai «non è ingerenza politica ma manifestazione di semplice buon senso».

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