sabato 17 aprile 2010

FOLLA AI FUNERALI DI VIANELLO. LO STRAZIO DI SANDRA MONDAINI

di PAOLA MAURIZIO

Sconvolta dal dolore, seduta sulla sedia a rotelle su cui è costretta ormai da anni, con una vistosa benda sull'occhio, Sandra Mondaini questa mattina ha dato l'ultimo saluto al suo Raimondo, nei funerali celebrati nella chiesa di Dio Padre a Segrate, a due passi dalla residenza Acquario, dove viveva la coppia più bella della tv. Al suo fianco, a darle coraggio, i due ragazzi filippini adottati da lei e Raimondo, Gianmarco e Raymond, che li chiamavano zii, ma li consideravano come dei genitori. E poi gli amici , di tutta la tv, che si sono stretti a Sandra con affetto. E soprattutto Silvio Berlusconi, il presidente del Consiglio che, questa mattina, è stato soprattutto «l'amico Silvio», come lo ha definito Pippo Baudo, ricordando il lungo legame di amicizia con Raimondo. Proprio Berlusconi è riuscito a strappare alla Mondaini l'unico sorriso di questa triste giornata e sempre lui le è stato accanto per tutta la funzione, accarezzandole la nuca con affetto, mentre monsignor Carlo Faccendini celebrava le esequie. Da quando due giorni fa era mancata la sua metà, Sandra si era chiusa in casa, sola con la sua perdita. In ospedale era stata vicina al marito fino all'ultimo istante, ma poi il dolore era stato talmente forte che era stato necessario sedarla e riportarla a casa. Fedele a quella discrezione che li aveva accompagnati per tutta la vita, inizialmente aveva deciso di non allestire una camera ardente per il suo compagno, ma poi le insistenze di Mediaset l'hanno convinta. Lei, però, non se l'è sentita di fare visita in quegli studi dove insieme avevano lavorato per tanti anni e dove in migliaia, ieri, hanno salutato la sua metà. Sorretta dall'affetto dei familiari filippini, questa mattina è riuscita a uscire di casa. È arrivata in chiesa in auto ed è stata aiutata a scendere sulla sua sedia: il volto tirato, i piedi nudi. Mentre la gente le urlava "coraggio Sandra, resisti", i familiari le hanno infilato in fretta un paio di pantofole e le hanno sistemato uno scialle nero attorno al corpo. In chiesa, le condoglianze degli amici più cari come Giancarlo Magalli, Alba Parietti, Pippo Baudo. Poi Sandra ha chiesto di essere avvicinata alla bara del suo Raimondo, l'ha toccata ed è scoppiata a piangere. All'arrivo di Silvio Berlusconi, l'ha salutato ed è rimasta ancora un poco accanto alla bara, lamentandosi con voce rotta dal dolore. Proprio il premier, insieme a Gianmarco e Raymond, è rimasto al suo fianco per tutta la durata della funzione, accarezzandole i capelli. Anche Pippo Baudo ha provato a tirarla un pò sù, ricordando l'umorismo del suo Raimondo e invitandola a chiamarlo a voce alta. "Raimondo" ha detto Sandra, con la voce rotta dal dolore, ancora incapace di dire addio all'uomo con cui ha diviso la vita professionale e privata. Insieme avevano passato oltre 50 anni, «tanto che è innaturale - ha detto nella sua omelia monsignor Carlo Faccendini - immaginarli separati». Lo è anche per gli amici, che infatti sono tutti molto preoccupati per Sandra, già provata prima dal cancro e poi dalla devastante vasculite che l'ha colpita cinque anni fa, portandola all'addio al piccolo schermo. «Speriamo che resista, le abbiamo detto di non piangere ma di mangiare, visto che non si alimenta, ma sappiamo - ha detto Pippo Baudo - che questo è un colpo tremendo. Abbiamo tutti l'obbligo di starle vicino». Lo sta facendo, con affetto, anche Giancarlo Magalli: «sono 25 anni che ci frequentiamo e ieri, per la prima volta, l'ho sentita piangere: non l'aveva fatto nè per il tumore nè per la sedia a rotelle. Piangeva e mi diceva 'sono rimasta solà». Sola davvero, grazie all'affetto degli amici più cari e dei figli adottivi, i filippini Gianmarco e Raymond, Sandra non lo sarà mai, ma da oggi deve fare i conti con una triste realtà: «Raimondo non c'è», come è sembrata ripetere lei stessa tra le lacrime, prima di risalire in macchina e fumarsi subito una sigaretta.Entrambi lo chiamavano zio Raimondo, ma per loro era «come un padre». Così Raimond e Gianmarco, i due figli dei filippini Rosalie ed Edgar adottati dai Vianello, hanno ricordato al termine dei funerali l'artista scomparso il 15 aprile. Raimond il primo a parlare dall'altare, ha ricordato l'ultimo incontro con Vianello di tre giorni fa al quale, su suggerimento della Mondaini, non ne sono seguiti altri «per avere solo ricordi positivi». «Leggevamo insieme i giornali, davamo il pane ai piccioni, guardavamo le partite di calcio. Eri la mia famiglia, la tua famiglia, la nostra famiglia. Mi hai insegnato l'educazione, la simpatia e il rispetto». Il fratello Gianmarco ha poi aggiunto che la morte di Vianello «é un duro colpo» ma quelli legati alla sua persona sono «tutti ricordi belli. Ci regalavi un angolo di paradiso con i tuoi sorrisi sinceri. In maniera discreta e efficace hai saputo amarci come un padre ama un figlio».Accanto alle due corone floreali della Rai e della presidenza della Camera, poste all'ingresso della chiesa di Segrate sono sfilati per l'ultimo saluto a Raimondo volti noti della televisione come Gerry Scotti, Alba Parietti, Rita Pavone, Marco Columbro, Giancarlo Magalli, il numero uno di Mediaset Fedele Confalonieri, il ministro della Difesa Ignazio La Russa, il sindaco di Milano Letizia Moratti, Daniela Santanchè, Wladimir Luxuria. Mentre all'esterno della chiesetta un migliaio di persone ha seguito la messa trasmessa in diretta in maxischermo. Curiosi, ammiratori, vicini di casa, giovani e anziani, interisti come lui che hanno issato lo striscione della Curva Nord 'Ciao Raimondò: persone comuni si sono accalcate per scattare foto con il cellulare al feretro e per gridare «Coraggio» all'arrivo della moglie Sandra. «È come se fosse entrato adagio adagio nelle case di tutti - così lo ha ricordato nell'omelia, monsignor Carlo Faccendini - perderlo è stato per tutti motivo di dispiacere e di amarezza. Perchè è stato così amato? Perchè ci ha fatto ridere per cinquant'anni e non è stato semplice farlo con generazioni diverse, occorre avere classe, essere professionisti seri di talento e di intelligenza». «Il suo legame straordinario con Sandra - aveva ricordato poco prima Letizia Moratti - è stato un esempio di famiglia italiana». Molti suoi vecchi amici, alla fine della messa, hanno ricordato le lezioni di ironia di Vianello. «Raimondo non avrebbe accettato questa cerimonia - ha affermato Pippo Baudo - avrebbe fatto una delle sue gag anche oggi: ci direbbe 'andate via tuttì». «Ho trovato Sandra molto provata - ha poi aggiunto - Con Raimondo le viene a mancare tutto, era il padre, il marito, l'amico, il confidente». A conclusione delle esequie Sandra è stata riaccompagnata in auto e seduta accanto al posto di guida, fumando una sigaretta, ha ricevuto le condoglianze degli amici. Ha voluto stringerle la mano Alba Parietti. Poi si è inginocchiata davanti a lei a lungo per parlarle Daniela Zuccoli, vedova Bongiorno. Nel settembre scorso Sandra, sulla sua sedia a rotelle, non aveva voluto mancare ai funerali di Mike in Duomo. Dopo le esequie la salma di Vianello è stata trasferita a Roma per la sepoltura nella tomba di famiglia al Verano.

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