giovedì 15 aprile 2010

ADDIO A RAIMONDO VIANELLO. GENTILUOMO DEL PICCOLO SCHERMO

di PAOLA MAURIZIO


Vianello è deceduto alle 06.50 di questa mattina dopo dieci giorni di ricovero presso l'ospedale San Raffaele di Milano. È stata con lui per tutta la vita e lo ha accompagnato anche nel suo ultimo istante: Sandra Mondaini era insieme al marito, Raimondo Vianello, quando alle 6:52 di questa mattina è morto all'ospedale San Raffaele di Milano, dov'era ricoverato dallo scorso 4 aprile. Lo riportano fonti ospedaliere, spiegando anche che è stato un progressivo aggravarsi dello stato di salute generale a portare alla morte del celebre conduttore. La salma di Vianello si trova al servizio mortuario del San Raffaele e non è visitabile, in quanto per l'ospedale non è possibile allestire una camera ardente. Spetta alla famiglia, alla moglie Sandra - che si è ritirata sconvolta dal dolore nella loro casa di Milano 2 - e alla nipote del conduttore, stabilire se lasciare la salma al San Raffaele o trasferirla altrove, in attesa dei funerali che dovrebbero essere celebrati sabato a Milano 2. Per ora, al San Raffaele, pare che non sia ancora passato nessuno del mondo della televisione per dare un ultimo saluto al padre del varietà.Scompare così quel giovanotto dall'aria eterea da perfetto gentleman inglese, che nel 1954 faceva il ragazzaccio irriverente e provocatorio accanto al sanguigno Ugo Tognazzi in 'Un, due, tre' segnando l'ingresso dello sketch nella neonata tv italiana. Era nato a Roma il 7 maggio 1922. Attore per caso, dopo la guerra venne scelto per il ruolo di un ufficiale americano nella rivista satirica 'Cantachiaro' di Garinei e Giovannini. Subito dopo Vianello fece coppia fissa con Ugo Tognazzi dal '51 nel teatro di rivista e dal '54, per 5 anni e 77 trasmissioni, in tv. Un duo perfetto, paritario, in cui non c'era la «spalla», un caso irripetibile, consacrato anche da 25 film. L'irriverenza della coppia fu però punita dai dirigenti Rai dell'epoca, quando nel '59 Tognazzi alluse allo scivolone in diretta del presidente Gronchi durante una serata alla Scala in onore del generale De Gaulle. E così Tognazzi e Vianello, ovvero T&V, campioni del piccolo schermo all'alba della sua storia, si congedavano dal numeroso pubblico con queste parole: «Come avete sentito abbiamo esposto il nostro programma con una canzoncina vanerella e banale. Lo abbiamo fatto apposta nel timore che, dicendole in prosa, le nostre sciocchezze possano essere scambiate per cose intelligenti, come è capitato ad altri». Ma il mattatore aveva davanti a sè un'altra irripetibile stagione di sketch, quelli in coppia con Sandra Mondaini, diventata sua moglie, con cui iniziò il sodalizio nel 1961. Ecco allora 'Studio Uno', 'Sai che ti dico', 'Sandra e Raimondo show' del 1987 e poi la sitcom 'Casa Vianello' con cui la coppia più amata dagli italiani portava in scena i problemi della vita coniugale e nel '96, una nuova sitcom di Canale 5 'Cascina Vianello'.Dal '91 Vianello divenne conduttore del settimanale sportivo di Italia 1 'Pressing'. Tra le ultime apparizioni in tv quella al festival di Sanremo del 2008 con Bonolis. Nella sua carriera è comparso in più di 50 film. Ma destinati a fare scuola sono soprattutto i suoi sketch dal ritmo datato, ma dal contenuto modernissimo e le sue parodie di personaggi e categorie professionali, dai rocker agli avvocati azzeccagarbugli, dal Claudio Villa al Gino Bartali di Tognazzi cui si deve l'invenzione del celebre: 'L' è tutto sbagliato, l' è tutto da rifare'.Il cordoglio di Napolitano: Il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, appresa la notizia della scomparsa di Raimondo Vianello, ha inviato alla moglie, Sandra Mondaini, un messaggio in cui esprime la sua vicinanza ricordando il popolare attore che «tanto ha dato al teatro, al cinema e alla TV italiani». È quanto si legge sul sito del Quirinale.
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