venerdì 26 marzo 2010

BERLUSCONI: «SE PERDIAMO NESSUNA CONSEGUENZA SU GOVERNO». BUSTA SOSPETTA AD ARCORE

«Ogni regione in più sarà un successo: la vera vittoria sarebbe avere alla fine la maggioranza dei cittadini amministrata da noi». Lo dice Silvio Berlusconi, intervistato da Skytg24.«Non cambia nulla. Noi abbiamo un mandato di cinque anni», dice rispondendo a chi gli chiede cosa accadrebbe qualora l'esito del voto non fosse positivo per il Pdl. «Comunque se mi consente - aggiunge - io non sono abituato a fare riflessioni su ipotesi che non sono possibili».Busta sospetta a Macherio Una busta contenente una polvere bianco-grigiastra è stata recapitata nella tarda mattinata nella villa di Arcore di proprietà di Silvio Berlusconi. In un primo momento era stato comunicato che la busta era arrivata nella villa di Macherio, dove vivono Veronica Lario e i figli del premier. Sono stati avvisati subito i carabinieri e i vigili del Fuoco che analizzeranno la polvere mentre i militari della Compagnia di Monza stanno conducendo le indagini per risalire ai mittenti. La missiva non conterrebbe nessuna rivendicazione. Sulla busta ora stanno procedendo, insieme con i carabinieri di Monza, gli esperti del nucleo batteriologico chimico radiologico (Nbcr) dei vigili del fuoco di Milano, intervenuti sul posto anche con un'autopompa. Il personale del Nucleo sta presumibilmente procedendo nell'«inertizzazione» della polvere, prima che questa venga trasportata in appositi laboratori medici dove dovrà essere analizzata.L'ultimo allarme per delle buste contenenti polvere sospetta era scattato a Milano a fine gennaio scorso, quando una serie di missive furono inviate nelle sedi di alcuni quotidiani. Allora le buste contenevano una rivendicazione a firma delle Tigri Tamil, il braccio armato del movimento indipendentista del popolo Tamil in lotta in Sri Lanka.Cavaliere contro Bersani e Casini «I miei dati sono di una pressione fiscale del 43,1% ereditata dallo scorso governo, oggi è del 42,7%: un minimo» di abbassamento delle tasse «c'è stato, compatibilmente con la crisi», aggiunge Berlusconi. «Non c'è stato nessun caos liste» elettorali per le regionali, «c'è stata violenza nei confronti nostri delegati, violazione della legge da parte di alcuni magistrati e una ingiustizia nei nostri confronti». «È allucinante che la sinistra abbia dimostrato totalmente la sua antidemocraticità battendosi affinchè noi restassimo fuori dalle liste». Il sorpasso della Lega sul Pdl al Nord? «È una ipotesi che non esiste: da tutti i sondaggi questo sorpasso non c'è», dice poi Berlusconi. Pierluigi Bersani? «È un professionista che capovolge la realtà», attacca il premier. Tagliare la spesa pubblica? «Non è che uno arrivando al governo può diminuirla improvvisamente. Moltissime delle spese pubbliche sono dovute da governi precedenti». «Abbiamo ereditato - dice il presidente del Consiglio - il terzo debito pubblico del mondo. La sinistra ha moltiplicato il debito italiano». Il Cavaliere poi tiene a precisare un concetto: «Non ho mai approvato l'evasione delle tasse, in questo modo si commetterebbe una ingiustizia nei confronti di tutti i cittadini». Berlusconi ribadisce che nel programma di governo è prevista una riduzione delle tasse che sarà possibile grazie ai risparmi che arriveranno dalla digitalizzazione dell'amministrazione. Con questi fondi ci sarà nei prossimi mesi «la riduzione dell'Irap, una tassa rapina, per le imprese e il quoziente familiare», spiega il premier. Queste - chiarisce - sono «due direttrici che abbiamo in testa, ma si possono fare solo quando i conti del bilancio pubblico lo permettono. Vogliamo attuare - conclude Berlusconi - la nostra rivoluzione liberale, nel nostro dna c'è la riduzione della pressione fiscale». Attacco a Marcegaglia Le critiche della Confindustria alla campagna elettorale? «La Marcegaglia ha un suo elettorato da accontentare», dice Berlusconi. «Dice sempre le stesse cose. Vuole ridurre l'Irap, anche io se fossi al suo posto direi le stesse cose».«No, io non temo l'astensionismo. Ho molta fiducia nel buonsenso degli italiani che tra l'altro vedono tutti i guasti compiuti dalla sinistra». «In questi ultimi giorni Pier Ferdinando Casini si è illustrato molto malamente», guidato da «un comportamento schizofrenico», che lo ha portato ad allearsi a volte con la destra a volte con la sinistra. «Gli elettori si sapranno regolare» insomma non lo seguiranno. La sinistra vuole «continuare con la pratica barbara e incivile delle intercettazioni su tutti» e per questo il centrodestra vuole varare «subito, credo nelle prossime settimane» una legge sulla materia. La sinistra, ha aggiunto Berlusconi, «vuole spalancare le frontiere in Italia, perché vogliono un'Italia multietnica per far entrare il numero maggiore possibile di extracomunitari per cambiare la bilancia tra la maggioranza dei moderati e la sinistra che finora a oggi è minoranza».«Io vorrei andare in Aule a tutelare la mia difesa, ma i miei avvocati continuano a dissuadermi perchè dicono che mi troverei di fronte ad un plotone di esecuzione», aggiunge Berlusconi spiegando che anche questa mattina il tribunale di Milano «ha negato l'audizione dei testimoni della difesa». «Il palazzo di giustizia di Milano - continua il Cavaliere - ha rivolto a me aggressioni sul nulla. Nessuno dei fatti attribuiti è stato da me compiuto. Il partito dei giudici ha inventato un'accusa dietro l'altra». Il Pdl «sarà protagonista della politica italiana per i prossimi decenni» quindi «non credo» che ci sarà bisogno di un nuovo predellino. Quanto ai contrasti con Fini e i finiani, il premier ha osservato: «Ho già detto che in un grande partito del 40% che punta al 50-51%, e che con orgoglio ho realizzato, le differenti sensibilità sono una ricchezza. Se non si trova l'unanimità si discute e la minoranza deve attenersi al voto della maggioranza». Berlusconi ha ricordato come nella Dc che era un grande partito c'erano anche le correnti. «Noi non abbiamo le correnti - ha spiegato - ma soltanto delle differenze». «La Rai è diventata ormai una televisione commerciale, non può continuare così come ha fatto fino ad adesso se vuole che italiani paghino il canone», arringa il Cavaliere che definisce la trasmissione di Santoro da Bologna un «lugubre carro di Tespi», citando il drammaturgo greco che secondo Orazio girava l'Attica con un carro su cui montava un palco. Eppure la premessa era stata: «Non mi sono affatto scagliato contro questa manifestazione. Mi hanno chiesto un parere e ho detto 'non lo do perchè sarei stato troppo severò». Il presidente del Consiglio si è comunque detto convinto che «molti ascoltatori abbiano tratto indicazioni opposte a quelle volute dagli organizzatori di questo lugubre carro di Tespi». E con l'occasione ribadice il giudizio sui «processi in tv» a suo dire organizzati da Santoro: «Inaccettabili, incivili e barbari».Il successore a candidato premier non sarà indicato da Silvio Berlusconi, ma scelto dal partito con un congresso o le primarie. Lo ha spiegato lo stesso presidente del Consiglio in un'intervista a Skytg24. «Penso che assolutamente chi ci sarà candidato premier dopo di me - ha detto - sarà scelto con un tipo di elezione di questo tipo, primarie o altro. Di certo non sarò io a indicare chi mi succederà, non sono un monarca. Potrò anche a posteriori dire che avrei preferito qualcun'altro, ma sarà il partito, con un congresso, a fare una scelta».Non sono d'accordo» sull'ipotesi di cambiare l'attuale legge elettorale, ha detto Berlusconi. «Si può cambiare per certi versi, per certi dettagli -ha aggiunto- ma questa legge ha dato un buon risultato, credo che si debba continuare in questa direzione». Questa tornata elettorale «ha una valenza politica nazionale», ha concluso Berlusconi facendo un appello diretto agli elettori, guardando in telecamera, al termine dell'intervista a SkyTg24. «Vorrei fare un invito ai miei elettori - ha detto - e a tutti gli italiani che amano la libertà. Questo voto ha una valenza nazionale e se volete essere liberi non potete che scegliere il Pdl e vedrete che non vi deluderemo. Bisogna andare a votare e votare bene». «A Roma - ha concluso - dovete mettere solo una croce sul nome e sul simbolo di Renata Polverini».
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