lunedì 8 marzo 2010

MOTOGP /ROSSI SEMPRE
SUPER FAVORITO ECCO CHI PUÒ«RUBARGLI»IL TITOLO N. 10

di SERGIO CONTI

Mancano 33 giorni al via (11 Aprile, Qatar) in Moto Gp, e Valentino IX, dominatore incontrastato nei quattro giorni di test di Sepang, è ancora una volta il favorito. È partito a razzo «Sua Velocità», spinto dall’ intramontabile classe e dosi massicce di cattiveria agonistica; dentro e fuori dalla pista. L’istinto del cannibale è quello di sempre. Ma Rossi ha imparato ad ascoltare e preservare il suo fisico e se dice «posso competere a questi livelli per altri due o tre anni» è bene credergli. Ma a 31 anni, compiuti lo scorso 16 Febbraio, ogni minuto, ogni ora, ogni giorno, hanno un altro peso sul corpo e sulla mente rispetto a quando hai tutta la carriera davanti. E la sensazione è che il Dottore voglia disputare un 2010 superlativo. Senza gli errori ed i malumori della scorsa stagione. Nell’orizzonte del Campione si delinea «il bivio»; restare in Yamaha o accettare l’ennesima sfida, forse la più suggestiva, e passare in Ducati per cercare un monumentale trionfo su una moto italiana. Nel frattempo, VR46 dovrà tenere a bada i soliti giovani inviperiti, su tutti Stoner e Lorenzo, forse Pedrosa. E chissà che Ben Spies, ultimo Campione del Mondo in Superbike, non possa dire la sua cavalcando la Yamaha-jet sviluppata dal Dottore. Contro il “despota” delle due ruote, come accadrà in Formula Uno con Schumacher,nessun pilota cederà un centimetro. Con l’aggiunta della pressione che arriva puntuale appena Rossi arranca. La conseguenza di 14 stagioni al top, o quasi. Quelle del Rossi dittatore. Anche per questo motivo, nel suo universo tutto gag e simbologie da fumetto, nulla è lasciato al caso. A cominciare dalla tranciante decisione di non condividere dati, assetti e telemetrie con il team-mate. Che ci è rimasto malissimo e subito dopo, nella due giorni di prove, si è beccato distacchi piuttosto clamorosi. Poi Lorenzo si è spaccato la mano destra facendo moto-cross. La frattura è guarita, ma la presenza dello spagnolo negli ultimi, preziosi, test (18-19 Marzo in Qatar) è ancora in forse. Jorge il guascone, 23 anni il prossimo 4 Maggio, è un grande incassatore ed ha uno stile di guida fluido, chirurgico, pulito. Il suo corpo però, è martoriato da troppe fratture a polsi, mani, caviglie e clavicole. Ed ogni infortunio grave, non solo scalfisce la confidenza di un pilota, ma rischia di ridurne la longevità sportiva. Se «por fuera» vuole sconfiggere questo Valentino in apparente stato di grazia, serviranno nervi saldi,concentrazione ed una forma fisica perfetta, oltre che l’esperienza accumulata nel pre-season (nel suo caso poca) e nei ruvidi corpo a corpo (quasi sempre persi) dell’ultimo biennio. Il discorso riguarda anche e sopratutto Casey Stoner. A Sepang l’australiano ha chiuso con il secondo crono, girando a poco più di un decimo dal pesarese. Ma sono i trascorsi psico-fisici del canguro a preoccupare, non certo la velocità. Quella non gli è mai mancata. Nel 2008, nel post- Laguna Seca, Stoner è andato in tilt per tre gare consecutive e il Mondiale è sfuggito. Nel 2009 un misterioso quanto devastante malessere, ha compromesso la stagione di desmo-Casey. Suona strano, ma pare che tutto sia stato risolto eliminando il lattosio dalla dieta del ragazzo di Southport, che è tornato a sorridere e vincere. Tanto. Nell’era delle 800cc è il rider con più successi (20 contro i 18 di Rossi). Il nuovo Team Manager della Ducati, Vittoriano Guareschi, dice che «il talento di Stoner non ce l’ha nemmeno Rossi». Però bisognerà aspettare i momenti di pressione, di difficoltà, per capire se il 24enne australiano sarà in grado di strappare lo scettro al Re.La formichina Dani Pedrosa, il quarto candidato al trono, incute al marchigiano lo stesso timore di un micio domestico. Ne ha riportato la Honda ad alti livelli. La Ducati rivista e corretta, non sembra ancora avere la guidabilità della Yamaha. Se Valentino dovesse «volare» anche negli ultimi test in Qatar, «un circuito dove non siamo mai andati bene», l’ipotesi di un campionato/monologo tinto di giallo sarà più che concreta.
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MOTOSLITTE/ PLONER IMBATTIBILE ANCHE A LIVIGNO. VITTORIA PER COMELLA NELLA 500 E BETTIGA NELLA 800

di SERGIO CONTI


Alex Ploner (foto) si aggiudica il suo quinto poker di vittorie stagionali. Nella 500 un ottimo Alessandro Comella conquista la prima piazza davanti a Giacomo Deghi. Andrea Bettiga trionfa invece nella 800, dove però si registra una brutta caduta per il pilota di casa Marco Galli, costretto a chiudere la stagione con una prova di anticipo.Sole, spettacolo e suspance hanno caratterizzato la giornata di Livigno. Nella nota località turistica, incastonata nelle innevate Alpi Lombarde ed ad un passo dalla Svizzera, si è svolta ieri la quinta e penultima tappa del Campionato Italiano Motoslitte 2010. Una giornata positiva per il Motoclub organizzatore, il Trelapass in collaborazione con la società Axiver che gestisce l’immagine per conto della Federazione Motociclisti Italiana, che consolida la sua passione e la sua esperienza nel mondo dei monocingoli su neve. Ad aggiudicarsi la prova nella classe regina è Alex Ploner (Polaris), che allunga il suo vantaggio in classifica generale e si porta a più 94 punti sul secondo Christian Merli (Lynx). Quest’ultimo è stato uno dei protagonisti assoluti nella tappa livignasca, grazie alle sue prodezze che ha tenuto testa al campione italiano in carica, regalando ai presenti sfide fianco a fianco in tutte e quattro le prove. Purtroppo la determinazione e la voglia di vincere non hanno potuto niente di fronte al gigante delle nevi Ploner, che sembra proprio avere una marcia in più rispetto ai suoi avversari.Presente a Livigno anche lo svedese Marcus Evensson (Polaris), giunto terzo a fine giornata davanti all’azzurrino del Team Italia di Enduro, Michael Pogna (Arctic). In quinta posizione, in sella alla sua Ski Doo numero 17, si piazza Peter Gurndin, che ciò nonostante riesce a mantenere il gradino del podio in classifica generale, distaccando Pogna di soli 2 punti. Nel Trofeo Italia 500 ad aggiudicarsi la giornata è Alessandro Comella (Arctic) che conquista la sua prima vittoria di classe davanti al leader in classifica Giacomo Deghi (Yamaha) e, grazie ai 75 punti guadagnati, si porta a soli 13 punti dallo stesso Deghi nella generale. Terzo a Livigno si piazza Davide Meytre in sella alla sua Ski Doo numero 80, precedendo Diego Poiatti (Arctic) e il più giovane pilota in gara, classe 1996, Marco Tognola (Ski Doo). Nella 800 a trionfare è il pilota Yamaha Andrea Bettiga, protagonista nella terza batteria di uno scontro con il livignasco Marco Galli (Ski Doo), il quale ha riportato la lussazione della spalla. Nonostante la caduta Bettiga ha recuperato poi posizioni, arrivando alla fine secondo di manche. Ad aggiudicarsi la medaglia d’argento di giornata è il pilota del Motoclub Tenno, Andrea De Donà (Polaris) che si piazza davanti al pilota di casa Mauro Bormolini (Ski Doo). In classifica generale De Donà occupa la seconda piazza dietro Bettiga, mentre in terza posizione troviamo Peter Senoner (Lynx), il quale però ha dovuto chiudere la sua stagione 2010 anticipatamente a causa della rottura del legamento crociato anteriore nella precedente tappa di Lepre . Tra le squadre continua la sua marcia il Motoclub Sebino che totalizza un punteggio di 137 punti grazie ai suoi piloti Michael Pogna e Mario Lanzetti (Lynx).Quest’ultimo, inoltre, si aggiudica il 3° Trofeo “Gino Piasini” (pilota scomparso in un tragico incidente automobilistico) come miglior pilota valtellinese in classifica generale fino alla tappa di Livigno. Ultimo appuntamento della stagione è fissato per domenica 14 marzo a Foppolo dove si festeggeranno i nuovi campioni italiani 2010 e non mancheranno sfide per la conquista del gradino più alto del podio, soprattutto tra i giovani piloti del Trofeo Italia.

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