martedì 22 dicembre 2009

MALTEMPO, NORD ANCORA AL GELO. CAOS DI FERROVIE E AUTOSTRADE
L'Italia nella morsa di gelo e neve mostra tutte le sue carenze strutturali. Nelle regioni settentrionali il maltempo ha mandato in tilt le ferrovie con centinaia di convogli soppressi nel Nordest e il blocco del traffico in molte città della Lombardia. E negli aeroporti la situazione non è migliore. I principali scali del nord sono rimasti chiusi per ore e migliaia di passeggeri sono stati costretti ad accamparsi in attesa di poter salire su un volo. Disagi pesanti che hanno avuto ripercussioni anche sugli scali del resto del paese, dove sono stati cancellati decine di voli in partenza per le città del nord Italia. L'hub milanese di Malpensa è rimasto chiuso fino alle 13, mentre Linate è andato a singhiozzo per tutta la mattina e poi in serata è stato chiuso di nuovo fino alle 22. Chiusi anche Bologna e Verona, che ha riaperto solo in serata, e Genova, mentre a Fiumicino sono stati complessivamente 40 i voli cancellati. Quanto alle ferrovie, Trenitalia ha soppresso anche oggi il 6% dei convogli regionali e il 5% dei 430 treni a media e lunga percorrenza, dunque dieci volte più di ieri, con attese di ore nelle stazioni. L'Italia è stata praticamente divisa in due a causa della chiusura dell'A1 fino alle 13 all'altezza del nodo di Bologna, ma anche dell'A14, dell'A13 e delle autostrade attorno a Genova. Chiusure che hanno provocato lunghe code e rallentamenti. Centinaia di automobilisti bloccati 12 ore sulla Milano-Lecco a causa di auto e camion finiti di traverso sulla carreggiata per l'abbondante nevicata. Diversi anche gli incidenti stradali verificatisi a causa del ghiaccio e della neve: il più grave sulla A6 Torino-Savona dove in un maxitamponamento una persona è morta e altre 15 sono rimaste ferite in modo grave. Non è stata la neve ma una tromba d'aria a provocare invece il ribaltamento di due tir sulla A19 Palermo-Catania, che ha costretto alla chiusura dell'autostrada. Nel lodigiano chiuso un tratto dell'A1 per un tamponamento a catena che ha coinvolto venti mezzi. L'esecutivo è corso ai ripari mettendo in campo l'esercito. Soldati schierati a Bologna, Verona, Forlì, Ferrara e soprattutto a Milano dove fin dalla serata di ieri ne sono scesi in strada 800 per spalare la neve. Altri 400 soldati restano a disposizione in caso di necessità. Ma il Pd presenta una interpellanza urgente con cui chede al governo di «spiegare subito agli italiani la catastrofe trasporti».Intanto l'innalzamento della temperatura ha fatto sciolgiere il ghiaccio e ha trasformato la neve in pioggia. La tregua però durerà poco: gli esperti prevedono una ripresa delle nevicate soprattutto sul nord ovest del paese, mentre sulle regioni centro meridionali saranno ancora le piogge intense e il vento forte a provocare i maggiori disagi. Una situazione che dovrebbe mantenersi stabile fino a giovedì e per questo il Dipartimento della Protezione Civile ha rinnovato l'invito ad evitare di mettersi in auto se non in casi strettamente necessari e ad informarsi con i vettori prima di raggiungere aeroporti e stazioni ferroviarie.
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