domenica 6 dicembre 2009

VANCOUVER 2010: PRESENTATA CASA ITALIA PER I XXI GIOCHI OLIMPICI INVERNALI

di SERGIO CONTI

E’ stata presentata questa mattina al Salone d'Onore la doppia location di "Casa Italia" in vista dei Giochi Invernali di Vancouver 2010. Il Presidente del CONI, Giovanni Petrucci, ha illustrato il progetto olimpico azzurro a 69 giorni dall’appuntamento, unitamente al Segretario Generale, Raffaele Pagnozzi, e al Direttore Generale del progetto Italia Team per Assist Group, Massimo Dutto. Alla conferenza ha partecipato anche il portabandiera azzurro Giorgio Di Centa, bicampione olimpico di Torino 2006 e primo fondista uomo del dopoguerra (quarto in assoluto) a rappresentare l’Italia in qualità di alfiere. Presenti anche Gianluigi Contin, Direttore Area Eventi di Assist, Carlo Freddi e Luca Sordi di Freddy, sponsor tecnico e fornitore ufficiale di abbigliamento per il team azzurro, e Antonio Nucci, Direttore Regionale Lazio, Sardegna e Sicilia di Intesa Sanpaolo. Attraverso un video hanno voluto inviare un saluto alla missione italiana anche Giuseppe Aloi, Presidente del Consorzio Parmigiano Reggiano, e Lucio Dalla, autore dell’inno della squadra italiana ai Giochi Olimpici di Pechino. Per la prima volta nella storia delle olimpiadi invernali, Casa Italia si articolerà in due sedi, una a Vancouver e una a Whistler, località sciistica situata a 125 km a nord di Vancouver. A Vancouver, Casa Italia sarà ospitata presso la Roundhouse, un esempio suggestivo di archeologia industriale collocato a Yaletown, cuore pulsante della città. Attualmente adibita a centro culturale e polifunzionale, la Roundhouse fu costruita nel 1888 come parte integrante di un complesso edilizio destinato a stazione delle locomotive a vapore, un esemplare delle quali è ancora conservato all’interno. Presso Casa Italia a Vancouver si concentreranno la maggior parte delle attività di intrattenimento rivolte al grande pubblico e alle aziende partner. A Whistler, sarà allestito un avamposto di Casa Italia dotato di ristorante dove il CONI e i partner potranno svolgere attività di hospitality e comunicazione, un punto di riferimento per tutti coloro che decideranno di seguire le gare di sci alpino, sci di fondo, slittino, salto, biathlon, bob e combinata nordica che si terranno in zona. Dall’edizione dei Giochi Olimpici di Salt Lake City le gare si svolgono in più sedi: la scelta della doppia location deriva dall’esigenza di usufruire di una struttura di accoglienza vicina ai luoghi di gara, evitando spostamenti tra le diverse sedi olimpiche. Tra le due location, Casa Italia metterà a disposizione dei suoi ospiti una superficie di 6.000 metri quadrati e 40 giorni di attività. Il Presidente Petrucci, dopo aver ringraziato Octagon e Assist Group per il lavoro legato alla valorizzazione dell’Italia Team, ha parlato con emozione dell’ormai imminente XXI edizione dei Giochi Olimpici Invernali: "Siamo una grande potenza mondiale sportiva. Quest'anno abbiamo vinto tanto ma dobbiamo tenere i piedi per terra. Ribadire i valori e l'importanza dello sport è importante, ma ora dobbiamo puntare a vincere le medaglie, anche se le altre nazionali sono molto forti. Anche perché sarà un evento che riscuoterà grande attenzione in tutto il Paese. Negli ultimi anni abbiamo bruciato le tappe e lo sport italiano è uno dei migliori esempi del Made in Italy". Il Segretario Generale, Raffaele Pagnozzi, ha analizzato i dettagli della spedizione azzurra in Canada: "La squadra sarà composta da 115-120 unità. La delegazione scende di numero rispetto a Torino ma ci presenteremo con una squadra ben preparata: spero di colmare lo zero di medaglie di Torino nello sci alpino". Visibilmente raggiante Giorgio Di Centa. "Ricoprire questo ruolo era un sogno nel cassetto che si è avverato. Per me è più importante rispetto all'aver conquistato medaglie: spero che tutta la squadra faccia il suo dovere, proveremo a portare a casa il numero più alto possibile di podi".
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GRAN FONFO: L’ANIENE VINCE NELL’OTTAVO MASCHILE

di PAOLA MAURIZIO


L’otto dell’Aniene firma la seconda regata nazionale di Gran Fondo, disputata nelle acque del Tevere grazie alla congiunta regia Salaria Sport Village-Tevere Remo in collaborazione con il Comitato Regionale Lazio. L’ equipaggio di Niccolò Mornati, Andrea Palmisano, Dario Dentale, Pierpaolo Frattini, Lorenzo Porzio, Giuseppe De Vita, Elia Luini e Vincenzo Capelli (tim. Alessia Merli) completa il proprio percorso in 15.59.90, tredici secondi in meno rispetto alle Fiamme Gialle (Andrea Tranquilli, Sergio Canciani, Francesco Fossi, Romano Battisti, Marco Resemini, Massimiliano Landi, Catello Amarante, Salvatore Di Somma, tim. Vincenzo Di Palma): il bronzo va al Posillipo (Enrico Cecere, Marco Di Costanzo, Giuseppe Minichini, Rosario Agrillo, Alessandro Addabbo, Fabio Infimo, Matteo Gragnaniello, Domenico De Cristofaro, tim. Pietro Vitucci) allenato da Mimmo Perna. Nel quattro di coppia Jean Smerghetto guida la Canottieri Lazio al successo in 16.32.50: con lui in barca Massimiliano Rocchi, Mauro Acerra e Luigi Sorrentino) ed è buona anche la prova del CUS Ferrara, secondo con Giuseppe Vicari, Dario Del Vecchio, Stefano Ferrarini e Pietro Gorgoglione mentre la terza piazza viene conquistata dal misto Sisport Fiat-Lario (Marco Alberti, Jacopo Palma, Marius Wurzel, Luca Bonacina). Prime barche femminili l’otto della Sisport Fiat (Marta Novelli, Gaia Palma, Maura e Sara Carando, Maria Demagistris, Adele Dell’Aquila, Laura Basadonna, Laura Morone, tim. Francesco Salute) e il quattro di coppia dell’Elpis (Arianna Costadura, Sara Grigoletto, Marina Plos, Camilla Travi). L’otto Junior del Tirrenia (Leone Barbaro, Giorgio Dal Pra’, Andrea Sterlicchio, Giorgio Pietroletti, Gerardo Palumbo, Gianluca Guazzaroni, Giovanni Balocchi, Marco Amato, tim. Andrea Esposito) batte l’Aniene per soli sette decimi: alti i contenuti tecnici in questa gara dove la Canottieri Firenze conquista il bronzo.Tirrenia in rosa nel quattro di coppia Junior con la leadership di Silvia De Matteis, Giulia Domini, Clara ed Elisa Pandolfi. Nel quattro di coppia Junior netto successo per il misto Baldesio-Calcinaia (Michele Manzoli, Lorenzo Cortesi, Chiodelli Palazzoli, Edoardo Margheri) su Irno e Fiamme Gialle. Tra i Ragazzi belle affermazioni per Tevere Remo-Civitavecchia (Stefano Berretti, Carlo Bartolini, Alessandro Rossetti, Alessandro Padoa) e Aniene (Agnese Dezi, Alessia Del Panta, Giulia Salvetti, Federica Allegra): l’otto va al CUS Ferrara (Umberto Sandri, Eugenio Ballardini, Pierre Calderoni, Giovanni Volta, Filippo Piccoli, Nicola Maccari, Marco Rizzieri, Luigi Fenderico, tim. Edoardo Marchini). Tra i Cadetti sorridono Arno (Pietro Fanucchi, Edoardo Mariotti, Dario Mazzoni, Francesco Vanni) e Pro Monopoli (Giorgia Innocente, Marika Perta, Alessia Brancia, Daniela Calderaro). Queste le società vincitrici tra i Master: Aniene (otto femminile, quattro di coppia Over 43 maschile), Lazio (otto maschile, quattro di coppia femminile) e Corgeno (quattro di coppia Under 44 maschile).
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PARMALAT, TROVATO IL TESORO CHE TANZI HA NEGATO DI AVERE
Aveva dichiarato neppure una settimana fa di non sapere nulla delle opere d'arte che un servizio di Report sosteneva fossero state occultate nell'imminenza del crac del 2003. La Guardia di Finanza ha trovato 19 tra dipinti e disegni dei più grandi artisti del XIX e XX secolo che Calisto Tanzi, patron della Parmalat inseguito dai creditori, aveva fatto nascondere nelle cantine e nelle soffitte di tre appartamenti, due a Parma e uno nella vicina Pontetaro.Il ritratto di ballerina, matita su carta Degas, questa mattina si trova nell'ufficio del procuratore della Repubblica di Parma Gerardo Laguardia, accanto ad un autoritratto di Ligabue, alla scogliera di Pourville di Monet, ad una natura morta di Gauguin, ad un tronco d'albero di Van Gogh, ad una natura morta di Picasso datata 1944, ad un ritratto di signora, a grandezza naturale, di De Nittis. Ancora imballati invece sono un olio di Manet raffigurante alberi, una natura morta di Van Gogh, un acquerello su carta di Cezanne, un pastello di Pizarro, un paesaggi di Severini, una illustrazione di Grosz e una matita di Bergerie di Modigliani, ed altro ancora. È stata la Guardia di Finanza nucleo tributario di Bologna a risolvere in meno di una settimana il mistero della pinacoteca di Tanzi. Quattro giorni di intercettazioni telefoniche continuate (alcune durate trenta ore di seguito) hanno consentito agli uomini delle Fiamme Gialle di individuare i terminali di una trattativa che a breve avrebbe portato alla vendita in blocco di tutta la pinacoteca del Cavaliere. Le trattative erano in stato avanzatissimo e la Procura ritiene che le opere sarebbero state acquistate da compratori provenienti dalla Russia. Il luogo in cui sarebbe dovuto avvenire il passaggio di mano, probabilmente, è Forte dei Marmi, località turistica dove si registra una forte presenza di miliardari provenienti dall'est Europa. Grazie alle intercettazioni i finanzieri sono riusciti a dare un prezzo ad almeno una delle opere che avrebbero dovuto essere vendute: 10 milioni di euro per la scogliera di Monet. Custodi inconsapevoli del tesoro tre famiglie che abitano gli appartamenti dove i dipinti erano stati nascosti. Consapevole invece, Stefano Strini, genero di Tanzi perchè ne ha sposato la figlia Laura, a cui la cura dei quadri era stata affidata proprio dal Cavaliere. Strini è indagato per ricettazione e favoreggiamento assieme ad un altro soggetto sul nome del quale vige il segreto istruttorio. Secondo le dichiarazioni dello stesso Strini i dipinti sono stati occultati prima del crac. L'indagine è stata condotta a ritmi serrati dai pm Lucia Russo e Vincenzo Picciotti. «Abbiamo recuperato i quadri del cavalier Tanzi - ha detto il procuratore Laguardia senza celare la legittima soddisfazione per il risultato raggiunto - l'indagine è partita dal servizio di Report. Avevamo dei sospetti su alcuni soggetti che sono stati confermati una volta che i loro telefoni sono stati messi sotto controllo».
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